Nel Bolognese “Il Pd ospita Vannacci in casa. E dov’è finito l’antifascismo?”
CARO “FATTO”, vi scriviamo da Medicina, un Comune in provincia di Bologna. Il generale Roberto Vannacci (neo candidato alle Europee con la Lega, ndr) ha presentato qui il suo secondo libro – Il coraggio vince – alla vigilia della Festa della Liberazione. L’evento era in programma al Centro Cà Nova, gestito dalla coop La Nuova Popolare: in paese non c’è molto da discutere sui suoi legami col Pd, e non solo perché esso svolge in quel luogo le feste di partito. Contrasti tra il Centro e il Pd locale, prima e dopo? Non sembrerebbe proprio. Il centrosinistra locale, Pd e non solo, ha tuonato contro le idee dell’ospite, ha annunciato l’adesione al conco- mitante contro-presidio indetto dall’anpi presso il municipio, ma non è riuscito a dire una parola (così come la sezione dell’anpi, purtroppo) verso chi ospita la presentazione, che, non sappiamo, forse ha incassato il dovuto. Non è qui in discussione la libertà di parola, ma l’apertura delle porte della propria casa per questa operazione, la cui rilevanza è tale da ritenere probabile che i livelli superiori dei partiti del centrosinistra, fino a quelli nazionali, sappiano e condividano le posizioni dei loro rappresentanti medicinesi.
Noi troviamo questa situazione grave, grottesca e profondamente diseducativa. Immaginiamo che essa faccia soffrire e imbarazzi molti antifascisti dello stesso centrosinistra, che in tutta onestà contrastano la propaganda del generale. Pensiamo però che la situazione sia
solo un aspetto di un problema ben più ampio, in cui una certa declinazione dell’antifascismo si accompagna anche a scelte concrete assai poco antifasciste, a tutti i livelli, fino a quello dei maggiori problemi, connessi alla pace e alla guerra. In particolare, l’allineamento all’aggressivo Pd americano ha contribuito notevolmente all’“unità nazionale” e occidentale a fianco di Israele e Ucraina, non da due anni, ma da lungo tempo.
Se ora arriviamo pure a un aperto mancato contrasto della diffusione di un’ideologia che, in forma più o meno larvata, è di stampo fascista, cosa dobbiamo pensare? Forse la narrazione che vede il centrosinistra come argine all’ondata nera che avanza, in Italia e non solo, non tiene alla prova dei fatti.