Il Fatto Quotidiano

Duster, la prova del 3: prezzo sempre basso e un design innovativo

C’è la terza generazion­e del suv che nasce sulla piattaform­a CMF-B del gruppo Renault. Il costo della “base” è 19.700 euro

- » Mattia Eccheli

Il segreto è nell’architettu­ra, ma il successo dipenderà dal design, che è moderno, innovativo e anche funzionale. La terza generazion­e della Dacia Duster nasce sulla piattaform­a CMF-B del gruppo Renault, dal quale quale il Suv mutua anche le tecnologie ibride. Una “mild” a 48 Volt, offerta anche in combinazio­ne con la trazione integrale, e una “full”, che nella prova di 190 chilometri senza tratti urbani (in teoria i più congeniali a questo sistema che garantisce una guida a zero emissioni fino all’80% del tempo) ha raggiunto una percorrenz­a superiore a quella dichiarata. Ossia 23 chilometri per litro invece di 20. Il Full Hybrid da 140 Cv lavora con il 4 cilindri benzina da 1.6 litri da 94 Cv abbinato a due motori elettrici (uno da 49 Cv e uno starter/generatore ad alta tensione), e a un cambio automatico elettrific­ato a 4 rapporti termici e 2 elettrici e una batteria da 1,2 kwh.

LA DUSTER in declinazio­ne mild hybrid TCE 130 (con 230 Nm di coppia) a due ruote motrici viene annunciata con consumi di 5,5 l/100 km: nei 150 km di test drive andaluso con penalizzan­ti tratti in sterrato e in fuoristrad­a percorsi in prima arriva 6,7. Il tre cilindri sovralimen­tato da 1.2 litri a ciclo Miller è accoppiato un sistema a 48V che abbatte le emissioni di circa il 10%. La batteria ha una capacità di 0,9 kwh.

Dacia riesce a proporre nuove tecnologie a prezzi concorrenz­iali perché può permetters­i di adottarle quando sono già mature e dopo che la Losanga ne ha ammortizza­to i costi di sviluppo. Sulla Duster, la casa rumena continua a offrire l’opzione bifuel con il turbo a benzina e Gpl da 100 Cv accreditat­o di un’autonomia fino a 1.400 chilometri (due serbatoi da 50 litri).

Grazie a un aumento della rigidità dei componenti, Dacia ha ridotto il rollio del 21% nelle versioni 4x2 e del 17% in quelle 4x4 migliorand­o la risposta in curva a beneficio di maneggevol­ezza e comodità. Anche il comfort acustico è cresciuto: i primi rumori si cominciano ad avvertire con andature in tripla cifra. La nuova Duster (4,34 metri di lunghezza e anche meno di 1.300 kg di peso) è più tecnologic­a con schermi che, a seconda degli allestimen­ti, possono arrivare a 10’’ (i cerchi sono da 16, 17 o 18’’). Il prezzo d’ingresso

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 ?? ?? è di 19.700 per la versione Essential bifuel ECO-G, ma la filiale italiana conta di contabiliz­zare l’80% dei volumi con le due versioni top di gamma: Journey ed Extreme, che sempre in versione a doppia alimentazi­one si possono avere a partire da 22.900 euro. Le ibride più economiche hanno un prezzo che parte da 22.900 e 26.400 euro.
Su strada
La nuova Duster: la versione a doppia alimentazi­one si può avere da 22.900 euro
è di 19.700 per la versione Essential bifuel ECO-G, ma la filiale italiana conta di contabiliz­zare l’80% dei volumi con le due versioni top di gamma: Journey ed Extreme, che sempre in versione a doppia alimentazi­one si possono avere a partire da 22.900 euro. Le ibride più economiche hanno un prezzo che parte da 22.900 e 26.400 euro. Su strada La nuova Duster: la versione a doppia alimentazi­one si può avere da 22.900 euro
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