Rivolta anti-vannacci a Nord-est E la lista fa litigare Lega e Crosetto
Da Fedriga a Zaia, il gelo per la corsa del generale voluta da Salvini: “Non lo votiamo” Sarà capolista al Centro
Un corpo estraneo. Un generale dell’esercito che sembra non aver nulla da spartire con la storia della Lega, a partire dal tormentone dell’autonomia. Che dimostra la distanza che separa Roberto Vannacci da una parte del partito che lo candida alle Europee, almeno quella di Luca Zaia. Al governatore del Veneto dev’essere venuto un colpo quando, a domanda (“Ma lei nell’autonomia ci crede o no”?), il pluricandidato leghista ha risposto: “Dipende da che punto la si osserva, questa autonomia. La riforma del Titolo V della Costituzione è stata fatta ed è già una parte di autonomia”. Il ricordo corre a più di 20 anni fa, al frettoloso del centrosinistra, dopo la stagione padana di Umberto Bossi. Evocazione urticante per Zaia, che dell’autonomia ha fatto una ragione di esistenza politica. Non dice parola, ma il suo rifiuto a entrare in lista, come avrebbe voluto Matteo Salvini, per rialzare il borsino elettorale depresso, è già una presa di distanza. E infatti, si schierano prontamente tre assessori regionali veneti. Gelidi, respingenti. Roberto Marcato: “Vannacci non rappresenta i valori della Lega. Io sono antifascista, non mi sembra che lui rappresenti questi valori, né che sia un combattente per l’autonomia”. Federico Caner: “Dubito ci possa portare voti, voterò chi ha il dna leghista”. Gianpaolo Bottacin: “Non c’entra nulla con la Lega, faccio veramente fatica a capire questa scelta”.
NON CHE IN FRIULI vada meglio. Massimiliano Fedriga a Un giorno da pecora: “Vannacci? Spero possa contribuire a fare un buon risultato: io sono molto contento dei tre candidati proposti dal Fvg. Sono possibili solo tre preferenze”. Quindi, non lo voterà, a dimostrazione di una linea comune dei governatori del Nord-est in rotta di collisione con il generale (e di conseguenza con Salvini). Uno dei tre candidati friulani è Anna Cisint, sindaca di Monfalcone, paladina della crociata contro l’islam. Ha appena scritto un libro (Ora Basta! Immigrazione, islamizzazione, sottomissione) che sguazza nello stesso acquario ideologico di Vannacci. Soffre l’incursione, anche se diplomaticamente dichiara: “Benvenuti tutti coloro che hanno voglia di lottare per la libertà e le tradizioni”.
Ci sono poi i volgari conti di bottega. Nel 2019 la Lega ottenne nella Circoscrizione Nord-est 6 seggi su 15, ma allora valeva il 40,9 per cento dei voti. Adesso, soltanto se andrà in doppia cifra potrà ambire a 2 seggi. Vannacci dovrebbe optare per il seggio nel Centro, dove sarà capolista, ma se ne portasse via uno ai leghisti veneto-friulani, a Nord-est ne rimarrebbe un altro soltanto.
Segnali contro anche dalla Lombardia, e non solo dal “bossiano” Paolo Grimoldi (“speriamo di candidare anche qualcuno della Lega...”) ma pure dal vicepresidente del Senato Gian Marco Centinaio, che aveva già anticipato: “Se Vannacci sarà nella mia circoscrizione, sceglierò uno della Lega che si è fatto il mazzo nel territorio”.
Il generale guarda un campo di battaglia già martoriato, ma non se ne cura: “Le critiche sono problemi loro, io non ho la tessera e al momento non la prenderò. Lo ha detto anche Salvini: sono indipendente”.
Ma la mina Vannacci, ieri, ha fatto esplodere l’intero centrodestra. Con il ministro della Di
“Win win” Il ministro della Difesa critica la scelta e si scontra con Crippa: “Io amico di Leonardo? E lui chi è?”
fesa, Guido Crosetto, che prende atto: “La sua presenza aiuterà elettoralmente la Lega, una scelta win-win, per lui, per la Lega e per l’esercito”. Da ricordare che il generale, che si è scontrato con il ministro, è attualmente sotto inchiesta per peculato e istigazione all’odio razziale. Poi interviene il vicesegretario leghista Andrea
Crippa: “Visto che Crosetto ha tanto seguito nelle Forze Armate e in Leonardo, si candidi, dia un contributo al centrodestra europeo”. Il ministro in persona, a muso duro, risponde: “Crippa dice che sono amico di Leonardo? Sì, assolutamente lo sono. Ma chi è Crippa? Chi? Non sapevo la Lega avesse un vicesegretario”.