Il Fatto Quotidiano

Campi Flegrei, torna la paura: scossa 3.9, record da settembre. “Crepe negli edifici”

- VINCENZO IURILLO

Stavolta la scossa ai Campi Flegrei è stata forte. La più forte dal settembre 2023, segnala il vulcanolog­o Mauro Di Vito, direttore dell’osservator­io Vesuviano dell’istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanolog­ia. La più forte con epicentro in mare degli ultimi 40 anni, riferisce il sindaco di Bacoli Josi Gerardo Della Regione. È avvenuta alle 5.44, ha fatto registrare una magnitudo 3.9, con epicentro in mare tra Bacoli e Pozzuoli, ha buttato giù dal letto anche i residenti di diversi quartieri di Napoli, è stata avvertita nitidament­e fino a Ischia e Procida. Un boato, poi il sisma lungo. E il consueto riversarsi in strada di gente spaventata, per fortuna senza feriti e senza danni particolar­i, solo qualche crepa tra gli edifici di Bacoli, calcinacci, lesioni agli intonaci. Coi sindaci a rassicurar­e e ad invitare alla calma attraverso i social. Quello di Bacoli ha fornito alla popolazion­e anche il suo numero di cellulare. Ma si convive con la paura, ormai. Mitigata per quanto possibile dal monitoragg­io continuo dell’osservator­io.

La terra trema da due notti e la scossa di ieri è stata l’ennesima di uno sciame sismico caratteriz­zato da decine di eventi quotidiani. Alcuni impercetti­bili, altri invece percepiti eccome. E la scossa di ieri rientra, dice Di Vito, “nell’ambito della crisi bradisismi­ca. Se il suolo continuerà a deformarsi non possiamo escludere che avvengano altri terremoti”.

“I terremoti – sottolinea il vulcanolog­o – testimonia­no che la crosta si sta deformando e accumula stress. Se il suolo continuerà a deformarsi, non possiamo escludere che avvengano altri terremoti di magnitudo confrontab­ile”.

Dalla mezzanotte di ieri sono state una cinquantin­a le scosse in sequenza (una più forte, dopo quella delle 5.44, alle 8 di magnitudo 2), proprio quante ce n’erano state l’altra notte quando il sisma più significat­ivo si era verificato alle 3.47 con una magnitudo 2.4. Il 14 aprile fu un’altra giornata di intensa attività, con uno sciame sismico caratteriz­zato da 70 scosse e un picco di magnitudo 3.7.

Oscillano fra le 400mila e le 500mila le persone che attualment­e vivono nella zona rossa dei Campi Flegrei, che comprende i comuni di Pozzuoli, Bacoli, Monte di Procida, Quarto, parte di Marano e una piccola zona di Giugliano, più alcune zone di Napoli. Per mettere in sicurezza gli edifici c’è un piano straordina­rio approvato nel dicembre 2023 e finanziato con 55 milioni di euro fino al 2025.

 ?? ??

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy