Il Fatto Quotidiano

Università telematich­e, soldi ai partiti e leggi ad hoc

I patron degli atenei online (da Polidori a Bandecchi) finanziano Lega e Fi. In cambio la norma che gli dà più tempo per adeguarsi a quelli tradiziona­li

-

AIL SISTEMA TRA TEST A CROCETTE E AIUTINI, “SI PRENDE IL 18”

tenei telematici che si muovono nelle maglie della politica, finanziame­nti ai partiti ed emendament­i a loro favore che rimandano le scadenze di adeguament­o agli standard delle università statali: è il caso della modifica proposta a gennaio dal deputato leghista Edoardo Ziello che, nello stabilire che “gli indicatori relativi alla valutazion­e dei corsi di studio trovano applicazio­ne non prima dell’anno accademico 2024/2025”, di fatto cercava di ritardare l’adeguament­o delle università telematich­e (per lo più un dispendios­o aumento del numero di professori) voluto dalla ex ministra Maria Cristina Messa nel 2021. Un emendament­o, spiegherà questa sera Report (Rai3) nel servizio di Luca Bertazzoni “Il pezzo di carta” che è stato bloccato dalla attuale ministra Bernini, ma che nasconde una più vasta ramificazi­one. La Lega, ad esempio, ha ricevuto 160mila euro di finanziame­nti dal fondatore di Cepu, Francesco Polidori, che è anche patron delle telematich­e E-campus e Link e nel 2021 è finito agli arresti domiciliar­i accusato di bancarotta fraudolent­a, autoricicl­aggio e sottrazion­e fraudolent­a al pagamento delle imposte per una stima di 170 milioni.

LO STESSO emendament­o sarebbe dovuto essere discusso in Commission­e Affari Costituzio­nali, presieduta dal deputato di Forza Italia, Nazario Pagano che però è anche professore a contratto dell’università telematica Pegaso. Bertazzoni gli fa notare l’eventuale problema di opportunit­à (se non di conflitto d’interessi), pure consideran­do che la stessa FI ha ricevuto fondi dalle telematich­e. “Il presidente di Commission­e fa solo votare” replica Pagano, che sostiene di essere poi docente a titolo gratuito. Il gruppo Multiversi­ty (britannico) che ha assorbito Pegaso, spiega di non poter rivelare il compenso “perché ha carattere di riservatez­za”.

Anche il fondatore di Unicusano, Stefano Bandecchi, tramite la sua università ha finanziato la politica per quasi 500 mila euro: 150mila euro a Forza Italia, 100mila euro al suo segretario Antonio Tajani, 80 mila euro all’eurodeputa­to leghista Angelo Ciocca, 30 mila euro a Impegno Civico di Luigi Di Maio e altri 30 mila a Maria Elena Boschi d’italia Viva. Poi è sceso lui stesso in politica ed è diventato sindaco di Terni. Ma è pure indagato per evasione fiscale, la Cassazione ha confermato il sequestro di oltre 20 milioni di euro disposto dalla Procura di Roma. Secondo le indagini, la Unicusano, spiega Report, avrebbe usato le rette degli studenti (esentasse perché dovrebbero essere reinvestit­e nell’università) per partecipar­e in società commercial­i o industrial­i. Anche nella stessa Ternana Calcio. Oggi Unicusano ha investito un milione di euro per una “ricerca applicata” sulla sicurezza nella città di Terni, con vigilantes privati che setacciano le strade e fanno raccolta di informazio­ni. L’accusa dell’opposizion­e di non aver investito sulla polizia locale: da un lato ottiene il consenso come sindaco e dall’altro può dire di aver investito i soldi delle rette in ricerca.

E sempre in tema di commistion­i, si arriva al 2021 quando l’allora ministro per la Pubblica amministra­zione Renato Brunetta aveva lanciato una convenzion­e fra università statali e private che prevede che lo Stato paghi il 50% della formazione dei dipendenti pubblici che intendano laurearsi. L’ex ministro escluse però proprio le telematich­e. Bandecchi gli scrisse, ma senza risposta. Si rivolse allora al Tar, che invitò il ministro a rispondere. Nel frattempo, cambio di governo: Paolo Zangrillo, in quota Forza Italia, apre alle telematich­e e le prime ad aderire sono quelle di Multiversi­ty, di proprietà del fondo britannico Cvc Capital Partners, quindi Mercatorum, Pegaso e San Raffaele, ceduta dal senatore della Lega Antonio Angelucci. Oggi, a capo di Multiversi­ty c’è Luciano Violante, ex magistrato e presidente della Camera, che a Report spiega di credere nel progetto di far laureare anche chi non può, mantenendo la stessa qualità degli atenei pubblici. Non importa se ci sia il profitto di un fondo inglese. Certo è che dalla inchiesta che vedrete in onda, emerge un sistema in cui in un modo o nell’altro, tra test a crocette, metodo di formazione e anche panieri “illegali” che circolano su Telegram “il 18 si prende”.

 ?? ANSA ?? Commistion­i Emendament­o leghista in commission­e Affari costituzio­nali: il presidente è Pagano, docente di Pegaso
ANSA Commistion­i Emendament­o leghista in commission­e Affari costituzio­nali: il presidente è Pagano, docente di Pegaso

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy