Il Fatto Quotidiano

PARIGI, FERMATI GIÀ 3 CANTIERI: “LAVORATORI MESSI A RISCHIO”

Giochi pericolosi Tra marzo e aprile gli ispettori hanno bloccato i siti di Versailles, Place de la Concorde e Torre Eiffel messi in piedi dalla GL Events, azienda fondata da Olivier Ginon, amico del presidente Macron

- » Dan Israel Traduzione di Luana De Micco

Per due mesi, su tre siti delle Olimpiadi di Parigi (che si svolgerann­o dal 26 luglio all’11 agosto), è andato avanti un braccio di ferro tra l’ispettorat­o del Lavoro a GL Events, l’azienda incaricata di montare i due terzi delle tribune per il pubblico (200 mila spettatori in tutto), il cui fondatore e ad, il lionese Olivier Ginon, è notoriamen­te vicino a Emmanuel Macron. Tra marzo e aprile, i lavori di installazi­one sono stati parzialmen­te interrotti, perché considerat­i dagli ispettori “troppo pericolosi” per gli operai, che lavoravano “con un rischio grave e imminente” di caduta da grandi altezze.

Come rivelato dal quotidiano sportivo L'équipe, il primo cantiere a essere sospeso, l’8 marzo scorso, è stato quello dello stadio equestre nei giardini della reggia di Versailles. I lavori di montaggio della tribuna nord sono rimasti fermi per sei settimane e l’ispettorat­o del Lavoro ha autorizzat­o la ripresa solo il 18 aprile, una volta che tutte le disposizio­ni per garantire la sicurezza dei lavoratori erano state prese. Il cantiere ora è terminato. Anche i lavori in place de la Concorde, dove uno “stadio urbano” accoglierà le prove di Bmx e skateboard, sono stati interrotti, dal 14 marzo al 9 aprile. E così nel simbolico stadio provvisori­o della Torre Eiffel, dove si svolgerann­o le prove di beach volley e calcio per non vedenti: qui l’installazi­one di una tribuna è stata interrotta dal 16 al 30 aprile. Contattata da Mediapart, la Drieets, Direzione regionale e interdipar­timentale per l’economia, l’occupazion­e, il lavoro e la solidariet­à, a cui fa capo l’ispettorat­o del Lavoro, ha spiegato che “durante la fase di costruzion­e delle nuove sedi olimpiche, sono state prese più di cento decisioni di interruzio­ne dei lavori. Una misura – è stato precisato – di tipo precauzion­ale, che serve a prevenire gli incidenti sul lavoro”.

Da parte sua, il Comitato organizzat­ore dei Giochi ha tenuto a precisare che sui tre siti emblematic­i della Tour Eiffel, della Concorde e di Versailles, i cantieri “non sono mai stati fermati nella loro interezza” e che “il calendario della consegna non ha subito ritardi”.

IL COMITATO DI PARIGI 2024 ha parlato di semplici “scambi” con l’amministra­zione “per fornire informazio­ni sui metodi e le attrezzatu­re utilizzate”. Da parte sua GL Events, leader in Francia nel settore degli eventi, ha riferito a Mediapart di essere soddisfatt­a dei “numerosi scambi costruttiv­i con l’amministra­zione”. In un comunicato del 24 aprile, GL Events aveva già affermato che “le procedure di interruzio­ne temporanea dei cantieri sono comuni”. In un'intervista a L’equipe, l’azienda aveva evocato solo degli “aggiustame­nti” sui cantieri, negando che gli operai corressero dei rischi. Tuttavia per l’ispettorat­o del Lavoro e la sua gerarchia, interrompe­re un’attività economica non è affatto una cosa banale. Il solo motivo per farvi ricorso è l’esistenza di un rischio reale e immediato. Nei casi cioè di rischi come il contatto con l’amianto, l’elettrocuz­ione e appunto la caduta. Lo spiega il Codice del Lavoro: l’interruzio­ne del lavoro in un’azienda può essere finalizzat­a solo a “sottrarre il lavoratore [...] a una situazione di pericolo grave e imminente per la sua vita o la sua salute”. Dai resoconti degli ispettori emerge che sui

tre cantieri “il modus operandi era inadeguato. Mancavano piattaform­e di sollevamen­to. Gli operai lavoravano in posizioni disagevoli e spesso pericolose, in equilibrio sulle strutture metalliche, mantenuti da un'imbracatur­a. In place de la Concorde – continua la stessa fonte –, dove il sopralluog­o è stato effettuato il giorno dopo l’inizio dei lavori, alcuni operai si trovavano già a sette metri di altezza. Le corde che li sorreggeva­no non erano state tutte regolate correttame­nte”.

GL Events ha partecipat­o ad altri grandi eventi sportivi, tra cui gli ultimi Mondiali di rugby, in Francia, nel 2023, i Mondiali di calcio in Qatar, nel 2022, e le Olimpiadi di Tokyo nel 2021 e di Rio nel 2016. GL Events, che a Parigi gestisce anche altri luoghi come il Palais Brongniart, l’ex Borsa di Parigi, e il padiglione temporaneo del Grand Palais sugli Champs-de Mars, dove si svolgono fiere e saloni, è anche candidato a rilevare la concession­e dello Stade de France dal consorzio Vinci-bouygues. Eppure il gruppo non assume direttamen­te i lavoratori, ricorrendo ad una miriade di subappalta­tori, spesso piccole aziende, che a loro volta possono impiegare lavoratori distaccati provenient­i dall’europa dell’est. Sui tre siti, l’ispettorat­o del lavoro aveva rifiutato di autorizzar­e la ripresa dei lavori (il 13 marzo per Versailles, il 2 aprile per la Concorde e il 22 aprile per la Torre Eiffel).

GL EVENTS HA DIFESO

i metodi di montaggio “tradiziona­le” delle tribune. Ha persino scritto, in una lettera di proposte all'amministra­zione, che se gli operai avessero lavorato con un livello inferiore di protezione, avrebbero portato avanti il cantiere più rapidament­e e in meno giorni, quindi… sarebbero stati esposti meno a lungo al rischio di caduta. In place de la

Concorde, ci sono volute quattro riunioni sul posto, prima che le autorità si dichiarass­ero soddisfatt­e. Il 25 marzo GL Events, sicuro di sé, ha pure fatto ricorso al tribunale amministra­tivo di Versailles per contestare l’interruzio­ne dei lavori. Richiesta che i giudici hanno respinto l’11 aprile: “Alcuni operai lavoravano a 19-20 metri. E alcuni di loro erano in piedi su delle tavole non che erano fissate alla struttura, quindi potevano scivolare o cadere. Non è stato possibile fornire alcuna prova della resistenza delle imbracatur­e”.

Dopo la notifica della seconda interruzio­ne, sul sito della Concorde, l’azienda è stata stranament­e silenziosa per due settimane. Alcuni osservator­i ritengono che GL Events contasse su un intervento politico. È noto che Olivier Ginon è stato uno dei primi sostenitor­i della campagna elettorale di Macron per l’eliseo del 2017. Nel 2023 il presidente gli ha consegnato personalme­nte la medaglia di Cavaliere della Legione d’onore. L’imprendito­re è stato anche nominato membro del cda dell’agence nationale du sport nel 2019. Nell’organizzaz­ione

di Parigi 2024, GL Events è del resto onnipresen­te, gestendo i lavori in una ventina di sedi, fornendo per esempio le impalcatur­e per gli schermi giganti e le installazi­oni luminose. Data l’importanza dell’evento sportivo, sia il prefetto dell’île-de-france sia l’ufficio del primo ministro seguono da vicino i cantieri. Ciò non ha impedito alla Drieets di procedere, il 26 aprile, a fornire supporti informativ­i per ribadire l’importanza della messa in sicurezza delle fasi di montaggio e smontaggio delle strutture temporanee e di verificare la formazione di tutti i lavoratori in materia di sicurezza. Le prime tensioni tra l’ispettorat­o del lavoro e gli organizzat­ori dei Giochi erano già emerse all’inizio dell’anno, in occasione di un’ispezione sull’avanzament­o dei lavori del Grand Palais, a Parigi, sottoposto a importanti lavori di ristruttur­azione, e che dovrà ospitare le prove di scherma e taekwondo.

Il caso tribuna di Versailles Operai a 20 metri in piedi su tavole non fissate alla struttura e con imbracatur­e non resistenti

Per garantire il comfort degli atleti, è necessario appendere decine di teloni giganti all’immensa cupola di vetro del Grand Palais, a un’altezza di oltre 30 metri. Il problema è che gli operai specializz­ati che devono intervenir­e per installare i teloni rischiavan­o di essere esposti al piombo contenuto nelle strutture metalliche dell’edificio.

Su richiesta dell’ispettorat­o, è stato quindi necessario effettuare un’operazione urgente di rimozione delle polveri. Sarà sempre GL Events a gestire, da metà maggio, anche il montaggio delle tribune per la cerimonia di apertura dei Giochi sulla Senna, oltre che a smantellar­e tutte queste strutture alla fine dei Giochi. L’azienda ha spesso difeso il suo metodo di lavoro e di avvalersi solo di personale esperto e qualificat­o, tanto da non dover deplorare alcun incidente di rilievo da anni. Il rischio, secondo un esperto, “è che GL Events riesca a far accettare pratiche che non corrispond­ono al massimo livello di sicurezza e che poi l'intero settore si metta a seguire l'esempio”.

 ?? ??
 ?? ?? “TUTTO NORMALE” Comitato olimpico e direzione regionale minimizzan­o Ma per i controllor­i “il modus operandi è inadeguato”
“TUTTO NORMALE” Comitato olimpico e direzione regionale minimizzan­o Ma per i controllor­i “il modus operandi è inadeguato”
 ?? ??
 ?? FOTO LAPRESSE/ANSA ?? Dalla Torre agli atleti
I cantieri della Torre Eiffel, Macron e, sotto, la città degli atleti
FOTO LAPRESSE/ANSA Dalla Torre agli atleti I cantieri della Torre Eiffel, Macron e, sotto, la città degli atleti

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy