I rettori schierati con gli studenti “No a patti con atenei israeliani”
Arriva dalla Spagna una risposta concreta e propositiva alle manifestazioni studentesche pro-gaza. Ieri la Conferenza dei rettori delle università spagnole, la Crue, è stata la prima a tendere una mano alla causa palestinese, come richiesto dagli studenti, decidendo di rivedere ed eventualmente sospendere gli accordi di collaborazione con i centri di ricerca e le università israeliane che non hanno espresso un “fermo impegno per la pace”. Mentre i manganelli continuano a soffocare le proteste e a sgombrare gli accampamenti sorti nelle scorse settimane nei campus d’europa e d’america, i rettori spagnoli sono l’unica voce fuori dal coro ad appoggiare e lodare le manifestazioni in sostegno di Gaza. Il comunicato dei rettori non lascia spazio a fraintendimenti: le operazioni dell’esercito israeliano sono “fatti gravissimi”, di cui si chiede “la fine immediata e definitiva”, e la “liberazione
IL 21 MAGGIO MADRID RICONOSCERÀ LO STATO PALESTINESE
degli ostaggi di Hamas”. Alla denuncia si aggiunge l’impegno di “intensificare la collaborazione con l’istruzione superiore palestinese” attraverso “programmi di cooperazione e assistenza dei rifugiati”. La risoluzione della Crue ricorda quella messa in atto nel 2022, quando i rettori decisero di denunciare l’invasione russa dell’ucraina interrompendo i rapporti con i comitati scientifici e le università legate al governo di Mosca. Oltre ai rettori, anche la ministra per l’università Diana Morant si era definita “orgogliosa” delle manifestazioni degli studenti, che “esercitano il loro pensiero critico e lo trasmettono alla società”. Una posizione completamente diversa da quella della maggior parte dei governi mondiali, che hanno usato il pugno duro contro chi protesta. Ma la vicinanza iberica alla causa palestinese non si ferma all’istruzione: il governo Sanchez ha annunciato che il prossimo 21 maggio riconoscerà ufficialmente lo Stato palestinese, lo stesso giorno in cui a farlo saranno anche Irlanda, Slovenia e Malta, unici paesi dell’unione europea.