Gli operatori di pace contro la follia bellicista
L’odio del presidente Meloni verso la Russia pare derivare da un genitore comunista che ha abbandonato moglie e figlie: da un doloroso trauma all’odio e a finanziare il caro Zelensky, contro la Costituzione! Parimenti l’ursula europea che ha abrogato l’essenza dei Trattati di Roma e orchestrato una feroce autolesionista campagna denigratoria ed economica: si ipotizza che la molla a tanto rancore sia la volontà di ripagare l’ignominia della disfatta tedesca nazista a opera dei barbari russi! Analoga patologia nel segretario della Nato: un politico di tale rango non nutre integralismo e fondamentalismo da SS come lui! Si è venduto a qualcuno o a qualcosa: imperdonabile che i capi di Stato continuino a sostenerlo, guerrafondaio a priori. Terribile l’italia attrice di armamenti, non contenta delle 130-140 basi militari Usa e Nato sparse nel Paese, unica in Europa, e poi quintali di soldi tolti agli italiani per obbedire a Biden e alla Nato. È il solo Paese al mondo ricco di monumenti inestimabili, e metterli in pericolo una seconda volta a favore delle guerre è colpa storica mostruosa, danno irreversibile dell’umanità: starsene zitta e quieta, imporre la propria eterna neutralità a salvaguardia, qui è la saggezza. Basta un kamikaze per annientare la Cappella Sistina o la Torre di Pisa o il Campanile di Giotto e tutti i Piazzale Loreto di questo mondo non compensano tali perdite! È altresì un delitto ignorare le parole di Gesù: “Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio” (Mt V,9): solo gli operatori di pace sono figli di Dio, è incredibile a notarsi in tutto il Vangelo, nemmeno gli apostoli! Che i cristiani, spergiuri e bombaroli professi, osino ignorare gli ammonimenti di Gesù Cristo, allora sia benvenuta una nuova inquisizione, ma quella di Torquemada e di Roberto Bellarmino, senza pietà!