Il Fatto Quotidiano

LE GESTA DELLA SANDBERG, L’ANTIRAZZIS­MO DELUDENTE E IL CAVALLO DI JOHN WAYNE

- DANIELE LUTTAZZI

Eora, per la serie “Se nelle camere d’hotel fate i bagni senza bidet non mettete lavandini che arrivano al mento”, la posta della settimana.

Caro Daniele, il tuo pezzo su Sheryl Sandberg, ex di Facebook e ora propagandi­sta sionista che diffonde fake news su inesistent­i “stupri di massa” di Hamas, non mi ha sorpreso più di tanto. Anche in Italia abbiamo schiere di propagandi­sti che come agenti sionisti dormienti si sono attivati per l’occasione e da subito hanno occupato i media rilanciand­o bufale come “i 40 bambini decapitati” da Hamas (ce n’era pure uno che era stato “cotto nel forno”) per sostenere la rappresagl­ia criminale di Netanyahu. (Annamaria R.)

Nel caso della Sandberg pare ci sia qualcosa in più del semplice zelo sionista. Dopo il suo video bufalaro, negli Usa qualcuno s’è ricordato di una notizia data dal Wall Street Journal (t.ly/m5vbp): Sheryl Sandberg, quando era Coo di Facebook, cercò di bloccare un articolo del Daily Mail su un suo ex, il Ceo di Activision Bobby Kotick. L’articolo rivelava che Kotick sapeva da anni delle accuse di molestie sessuali nell’ambiente di lavoro di Activision (c’era stato anche uno stupro), ma non era intervenut­o per risolvere il problema, anzi aveva riconferma­to in azienda almeno uno degli accusati (t.ly/obqmr). In seguito all’articolo, le azioni di Activision crollarono in Borsa (T.LY/MGW9H). Emerse anche che Kotick aveva licenziato la hostess di una sua compagnia aerea, vittima di molestie (t.ly/hfjf4). Il nome di Kotick fu pure trovato nell’agendina telefonica di Jeffrey Epstein (Epstein, oltre a procurare escort e bambine a potenti viziosi, aveva investito in Carbyne, una start up legata all’industria della difesa israeliana, di cui era capo l’ex primo ministro Ehud Barak.) Insomma: la Sandberg, che in passato cercò di coprire un caso di molestie sessuali, adesso ha realizzato una fiction dove giustifica i crimini di guerra di Netanyahu per riciclarsi come paladina di “donne stuprate”. Diciamo che stacca i Mieli e i Molinari di parecchie lunghezze.

È vero che ti piace andare a cavallo? (Giusi L.)

Sì, da quando vidi John Wayne cavalcare in Sentieri selvaggi. O forse era Gene Wilder in Mezzogiorn­o e mezzo di fuoco? Non importa. Appena guadagnai dei soldini con la pubblicità per una nota marca di caramelle balsamiche (tinyurl.com/8zcwy63s), decisi di comprarmi un cavallo. Siccome non sapevo pilotarlo, il cavallo veniva sedato in modo da farlo galoppare molto lentamente. In effetti lo sedavo così tanto che si trascinava sulle ginocchia. Era divertente. Prendevo la mia cerbottana, colpivo il cavallo con un dardo al Seconal, aspettavo un quarto d’ora, gli montavo in sella e girellavo lentamente nel giardino di casa.

Odio i dentisti. (Fedele G.)

Basterebbe una legge che ci autorizzas­se a tenergli le palle mentre stanno trapanando. Io dico che i dentisti starebbero più attenti.

Perché nelle pubblicità sui periodici tutti gli orologi segnano sempre le 10 e 20? (Ugo M.)

Perché SONO le 10 e 20.

Sei razzista? (Giovanni V.)

No. Ho fatto l’amore con sudafrican­e, giapponesi, inglesi, francesi, spagnole, australian­e, svedesi, belghe, cinesi, cubane, torinesi, e posso affermare che non c’è differenza. Le deludo tutte allo stesso modo.

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