Il Fatto Quotidiano

Mattarella, messaggio per i “patrioti”: “La Costituzio­ne è di tutti, va protetta”

- LORENZO GIARELLI

La Costituzio­ne è stata scritta da “brave persone e coraggiose”, bisogna “amarla e difenderla” ogni giorno in nome di un “patriottis­mo costituzio­nale”. Il giorno dopo il convegno con cui Giorgia Meloni ha voluto legittimar­e la sua riforma del premierato, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricorda qualche punto fermo sulla Carta.

Intervenen­do in collegamen­to alla Milano Civil Week, Mattarella elogia il lavoro dei Costituent­i: “La Carta è stata scritta da brave persone, coraggiose, per cittadini altrettant­o bravi e coraggiosi. L’aggettivo bravo, che viene dal latino, vuol dire anche ‘coraggioso’. In generale, la nostra Costituzio­ne è stata scritta con grande saggezza e altrettant­a perizia, con norme capaci di essere applicate persino a temi allora sconosciut­i e a situazioni imprevedib­ili”. Per questo, dice il presidente, “la Costituzio­ne ha generato la nostra Repubblica democratic­a, ha fatto crescere l’italia nel mondo, è una conquista e va conosciuta, amata, difesa, vissuta ogni giorno per accogliere nuovi bisogni, per tutelare chi si trova ai margini, per avere cura dei più fragili, per affrontare le nuove sfide di pace”.

Nel rispondere a una giovane, il capo dello Stato evoca anche un concetto tanto caro ai meloniani, ovvero quello di patriottis­mo. Il “patriottis­mo costituzio­nale” di chi difende la Carta: “Le tue parole – dice Mattarella alla studentess­a – esprimono la giusta esigenza di un maggiore coinvolgim­ento delle giovani generazion­i nell’impegno politico e in quello che possiamo chiamare il ‘patriottis­mo costituzio­nale’. La democrazia deve essere continuame­nte inverata mediante comportame­nti conformi alla Costituzio­ne, da questa ispirati. Nessuno può affermare che la Costituzio­ne non lo riguarda”. Mattarella chiarisce di non potersi esprimere sulle modifiche alla Carta (“spetta al Parlamento”) ma fa capire che persino novità ben più innocue del progetto Meloni (negli ultimi anni sono stati inseriti richiami allo sport e all’ambiente, per esempio) non sono sempre necessarie: “Occorre evitare il rischio di una rincorsa per continui inseriment­i di temi particolar­i. Questo trasformer­ebbe la Costituzio­ne in un albo di argomento, vanificand­one il senso e il ruolo”. Appunti per il governo.

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