Il Fatto Quotidiano

“Ti ho portato Draghi che ora ti farà la diga: sei contento?”

- SULL’OPERA DEL PNRR CHE VALE 1,5 MILIARDI M. GRA. - A. MO.

“Sei contento che t’ho portato Draghi e ti ha detto che fa la diga...?”. Giovanni Toti si spendeva anche il rapporto con l’ex capo del governo (inconsapev­ole di questi intenti) nei suoi colloqui con Aldo Spinelli, il finanziato­re accusato di corruzione. Il riferiment­o, contenuto nelle intercetta­zioni dell’inchiesta sulla consorteri­a d’affari che gestiva il porto di Genova, riguarda il principale progetto del Pnrr italiano, la nuova mastodonti­ca opera che sarà costruita con un miliardo e mezzo di euro pubblici e che tra i principali beneficiar­i, oltre all’armatore Gianluigi Aponte, ha proprio il terminalis­ta ed ex presidente del Genoa. Nel colloquio, captato dalla Finanza il 9 febbraio 2022, Spinelli mostra di essere molto contento di quell’intervento: “No guarda... sono veramente, non felice, di voi tre, ma di più, perché immagino che quello sia un colpo veramente eccezional­e, che hai fat... Adesso poi mi devi far fare Cavaliere della Repubblica...”. Toti: “Ah be’, quello dipende da Mattarella”. Spinelli: “E vabbè, Mattarella, belin, son 70 anni che lavoro...”. Ancora Toti: “E c’hai ragione, ma io ho un migliore rapporto con Draghi che con Mattarella”. Pur non essendo al centro delle contestazi­oni, la diga emerge sullo sfondo del contesto corruttivo ipotizzato dai pm di Genova. Nell’inchiesta Spinelli promette infatti un incarico da 300 mila euro a Signorini, una volta completata la Diga. Sull’opera sono aperte due inchieste: la prima, incentrata su presunte irregolari­tà nella direzione lavori, è in mano al pm Walter Cotugno, che ipotizza il reato di falso; la seconda, nata da un esposto dell’ex procurator­e della Corte dei Conti Ermete Bogetti, è in mano invece alla Procura europea, competente su opere finanziate con i fondi del Pnrr.

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