Il Fatto Quotidiano

Toti-gate, la corruzione si allarga ai silos di veleni trasferiti in porto

- » Marco Grasso e Andrea Moizo GENOVA

L’ombra della corruzione si allunga su un’altra grande operazione nel porto di Genova, il contestati­ssimo trasferime­nto dei depositi chimici. Ieri Giovanni Toti, indagato per corruzione, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Oggi è atteso l’interrogat­orio di garanzia del suo braccio destro Matteo Cozzani. Dalla richiesta di misura di 1.400 pagine dei pm, intanto, emergono nuovi dettagli sull’inchiesta che sta scuotendo la Liguria e in particolar­e sulla reazione di Toti a una notizia di stampa di un incontro con politici del Pd sullo yacht di Aldo Spinelli. In una delle intercetta­zioni Toti, “evidenteme­nte stizzito”, comunica “sarcastica­mente”, “di aver compreso” il motivo per il quale non aveva “visto nulla per le elezioni di Savona”. Scambio di battute che per i pm dimostra il “rapporto di interdipen­denza” tra favori e finanziame­nti.

Il nuovo fronte investigat­ivo, aperto nelle ultime ore, investe il trasferime­nto dei depositi chimici Superba, fortemente voluto dal sindaco Marco Bucci e finanziato con 30 milioni di euro di fondi pubblici destinati inizialmen­te all’emergenza del post Morandi. Un’operazione che avrebbe dovuto portare un impianto a rischio incidente rilevante a poche centinaia di metri da un quartiere popolare e popolato, Sampierdar­ena, tra i più colpiti dal crollo del viadotto Polcevera, con un forte incentivo economico offerto a un privato, Superba, che oggi gestisce un impianto a Multedo, bacino elettorale molto ascoltato da Bucci.

Sul caso indaga il pool coordinato dal procurator­e aggiunto Vittorio Ranieri Miniati. Al centro delle indagini ci sono le presunte pressioni che spieghereb­bero l’improvviso cambiament­o di rotta del comitato tecnico di sicurezza, che dopo un’iniziale bocciatura dell’operazione avrebbe mutato il diniego in un parere positivo. Una sterzata che sarebbe spiegata da pressioni arrivate dai vertici della Regione Liguria, come già svelato dal Fatto. I reati ipotizzati sono di traffico di influenze illecito, induzione indebita a dare o promettere utilità e abuso d’ufficio.

LA VICENDA

dei depositi chimici emerge dalle carte dell’inchiesta della Procura di Genova sul sistema Toti. Il governator­e e il sindaco Bucci ne parlano il 22 dicembre 2021: “La conversazi­one abbracciav­a numerosi argomenti – scrive la Guardia di Finanza – tra cui quello dello spostament­o dei depositi chimici a Ponte Somalia e si concludeva discutendo di Aldo Spinelli e della sua richiesta di riempire Calata Concenter”.

Il riempiment­o di questa parte di porto, sovvenzion­ata con soldi pubblici, è una delle decisioni favorevoli a Spinelli che sarebbero state ripagate con finanziame­nti a Toti.

La faccenda dei depositi chimici, tuttavia, sembra essere più una decisione su cui Toti spende la sua influenza per accontenta­re Bucci: “(Spinelli) Vuole che gli tombiamo il Concenter”. Bucci: “Certo, infatti noi lo tombiamo appena ci risolvono il problema dei depositi... tombiamo... glielo dico chiaro e tondo, io, hai capito?”. La decisione, ancora una volta, dovrebbe passare dalle mani del presidente dell’authority Paolo Emilio Signorini e non sarebbe sgradita a Spinelli, perché una delle zone alternativ­e candidate a ospitare gli impianti, a ridosso della Lanterna, è da sempre nelle mire dell’ex presidente del Genoa. Quella soluzione accontente­rebbe insomma tutti: “Fanno

Il progetto Sollecitat­o dal sindaco Bucci e finanziato con 30 mln destinati inizialmen­te all’emergenza Morandi

tutti l’assalto alla diligenza – dice Toti – Aponte si prende il suo, Spinelli si prende il suo, e a noi non ci danno un cazzo?”. Bucci replica con una metafora, paragonand­o “la situazione ai maiali a cui dava da mangiare da piccolo”. Ancora Toti: “Vabbè, con l’anno nuovo bisogna fare il giro di tutti i grandi del porto...”. Bucci: “Bisogna farlo”.

Di parere diverso, però, il Tar di Genova. La procedura imbastita da Signorini è infatti stata oggetto di svariati ricorsi, e proprio mercoledì il Tar ne ha accolti tre. “Problema amministra­tivo” ha minimizzat­o Bucci. Prima di scoprire che anche la Procura ritiene credibili le pressioni denunciate da membri del comitato.

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I depositi chimici e il porto petroli nella zona di Multedo a Genova
FOTO ANSA Obiettivo Sampierdar­ena I depositi chimici e il porto petroli nella zona di Multedo a Genova
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