Il Fatto Quotidiano

Rai, Boschi infanga il Fatto: ecco il costo di Gomez in tv

L’ex ministra a “Repubblica” sbaglia i conti Ma per la trasmissio­ne Loft previsti solo 43.500 euro a puntata

- Tommaso Rodano

ÈCONFRONTO UN MINUTO DELLE TECHE COSTA PIÙ DEL DOPPIO

difficile rispondere in un solo articolo a tutte le mistificaz­ioni che Maria Elena Boschi ha pronunciat­o sul Fatto Quotidiano. L’ex ministra, descrivend­o un rapporto economico opaco e di favore tra la Rai e Seif – la società che manda in edicola questo giornale – allude maliziosam­ente ai misteriosi termini dell’accordo tra le parti. Eccoli qui: sono proprio i numeri a destituire di ogni senso la sua polemica.

Loft – la società di produzione di Seif – ha venduto alla Rai in tutto sette puntate della trasmissio­ne La Confession­e, ognuna delle quali composta da due interviste di 30 minuti l’una. Sono andate in onda il martedì su Rai3, in seconda serata.

LA CONFESSION­E è una coproduzio­ne Loft-rai, l’accordo nasce dall’esigenza del servizio pubblico di risolvere il buco di palinsesto che si era creato con la chiusura anticipata di

Avanti Popolo, i l p r ogramma di Nunzia De Girolamo.

Il budget complessiv­o concordato da Loft per le sette puntate, compreso l’ingaggio del conduttore Peter Gomez, è stato di 350 mila euro, ma i costi effettivi sono stati più bassi: per il casting degli ospiti sono stati spesi 45 mila euro in meno rispetto alle previsioni. Il costo della produzione riconosciu­to a Loft dalla Rai è stato quindi di 305 mila euro, per una spesa effettiva di 43,5 mila euro a puntata. Sono circa 725 euro al minuto.

Inoltre il servizio pubblico, secondo quanto risulta al Fatto, ha speso 63 mila euro di immagini di repertorio, molto meno di quanto era stato messo a budget.

cifre da sole significan­o poco, ma trovano un senso nel loro contesto. Quanto costa un programma in seconda serata sulla Rai? Una puntata viene pagata in genere tra i 60 e i 70 mila euro (dunque circa 20 mila euro più della Confession­e).

Lo scorso novembre, durante un’audizione in commission­e di Vigilanza, il direttore degli Approfondi­menti Paolo Corsini aveva rivelato invece i costi di alcune trasmissio­ni di prima serata: il sopracitat­o Avanti Popolo è costato 260 mila euro a puntata; Far West, la trasmissio­ne d’inchiesta di Salvo Sottile nata come sorta di “anti Report”, costa 240 mila euro a puntata (mentre il programma di Sigfrido Ranucci “solo” 155 mila); la prima edizione di Belve era costata oltre 300 mila euro. Persino le teche della Rai costano in media più del doppio del programma di Gomez: un minuto di immagini di repertorio viene valutato dai 1.800 euro in su (contro i 725 della Confession­e).

È CURIOSO il doppio standard di Boschi: in Vigilanza e nell’intervista a Repubblica si lamenta perché la Rai dovrebbe “rivolgersi alle numerose competenze interne” invece che affidarsi a produzioni esterne come Loft. Eppure Boschi non ha mai denunciato il dominio delle grandi case di produzione private nei palinsesti del servizio pubblico. Altro che Loft: giganti come la Stand by me di Simona Ercolani, moglie di Fabrizio Rondolino e regista delle prime Leopolde di Matteo Renzi. Entrambi – Ercolani e Rondolino – coinvolti nella “bestiolina” della comunicazi­one che avrebbe dovuto rilanciare l’ex premier nel 2018. Né abbiamo mai sentito Boschi denunciare lo strapotere di Lucio Presta, il manager che in Rai fa il bello e il cattivo tempo. Sarà che è lo stesso Presta che produsse l’indimentic­abile documentar­io di Renzi su Firenze (l’ex premier fu pagato centinaia di migliaia di euro, il prodotto fu poi ceduto per una cifra irrisoria a Discovery).

 ?? ?? In studio L’intervista di Peter Gomez al giornalist­a Corrado Augias
In studio L’intervista di Peter Gomez al giornalist­a Corrado Augias

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy