Il Fatto Quotidiano

Duemila persone per l’ultimo rave di Fiorello in Rai: “Ora mi fermo”

- STEFANO MANNUCCI

UN TIR SPARA un formidabil­e colpo di clacson. “Suca!”, grida Fiorello con il buonumore forzato di chi sta per aprire l’ultima puntata di un cult. Ci sono da spostare macchine dall’area del benzinaio. Cartelli dei bambini: “Mi fai la giustifica­zione?”. Duemila persone, molte lì dalla notte per il gran finale di Viva Rai2!. “L’italia che lavora è tutta qui”, celia lo showman. Il dj set pompa come al rave, non sono ancora le sette, Rosario legge falsi whatsapp: “Il papa: ‘mi hai portato via gente’. Mattarella: ‘merda!’”. Tutto è (quasi) possibile. Striscione in transenna: “Adesso basta! Vogliamo dormire! Firmato Via Asiago”, magari è quello originale. Qui al Foro Italico nessuno si incazza. In diretta la gag del secolo arriva al semaforo: gli “Amarello” salgono a forza su un bus affollato. Diranno loro che è della linea 9 e Fiore percula Ama: “L’hai fatto apposta!”. In realtà è il 69, ma meglio così, la fascia è protettiss­ima. Un “mattin show” da 20% di share su Rai2, 230 puntate in due edizioni, il rimbalzo su Radio2 (in autunno podcast inediti). Il cast piange, Ultimo suona (così così) la nuova Altrove e Albachiara dall’olimpico; Jovanotti, al rientro, si aggiunge ad Ama e Fiore su Azzurro, poi i tre escono di scena su una decappotta­bile. E ora, Rosario? “Ci si rivede alla prossima idea, altrimenti è inutile andare in tv. Quando? Tra sei mesi, due anni o mai”. Niente Sanremo con Conti: “Dopo sei Festival non devi tornarci più”. Un’ospitata da Ama sul Nove? “Intanto fatemi riposare”. Le censure Rai? “Mai ricevute pressioni. E più di così cosa avremmo potuto dire?”. Si sgombra il glass, la festa è finita. Per Viale Mazzini è un mezzo lutto.

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