Il Fatto Quotidiano

Le Vespe Terese »

- Marco Travaglio

Alla demenziale decisione della Schlein di duettare con la Meloni in quella che chiama Telemeloni, legittiman­dola proprio nella sua quintessen­za che è Porta a Porta, cioè Telelingua, sono seguite le richieste altrettant­o folli dei 5 Stelle e degli altri partiti a Bruno Vespa di inscenare anche per loro siparietti analoghi in nome della par condicio. Come se la par condicio non fosse irrimediab­ilmente violata proprio dal faccia a faccia fra la premier e la segretaria Pd a due settimane dal voto con l’incredibil­e avallo di Rai, Agcom e Vigilanza. Ci avevano già provato la Meloni ed Enrico Letta alla vigilia delle Politiche del 2022 e l’agcom li aveva stoppati proprio in nome della par condicio, tant’è che traslocaro­no sul Corriere.it (dove fecero dormire tutti). Ora Meloni&schlein la violano triplament­e: perché, diversamen­te da Meloni&letta nel 2022, si candidano alle Europee solo per finta; perché alle Europee si vota col proporzion­ale, ogni partito per conto suo senza coalizioni; e perché non c’è motivo di mettere a confronto due leader alla volta, né di partire con Meloni&schlein, né di metterle in coppia fra loro e non con altri. Si dirà: valgono i voti delle Politiche. Ma allora con la Meloni dovrebbe duellare (si fa per dire) Letta: nel 2022 la Schlein non solo non era segretaria del Pd, ma neppure iscritta. Se Vespa, alla vigilia delle elezioni del 2013, avesse seguito l’ordine di quelle del 2008, avrebbe invitato B.&veltroni, salvo poi scoprire dalle urne che i primi due partiti appaiati erano Pd e M5S, che nel 2008 non esisteva e cinque anni dopo balzò da zero al 25,5%. E, se valessero i voti del 2022, sarebbero esclusi Stefano Bandecchi, Cateno De Luca e Michele Santoro.

Quindi la graduatori­a vespiana dei leader si basa sui sondaggi? Ma, se così fosse, il leader con più consensi dopo la Meloni è Conte, che stacca sempre la Schlein di 5 o 6 punti. Ma sarebbe assurdo basarsi su dati tanto aleatori. L’unica soluzione equa è sorteggiar­e le coppie e l’ordine di apparizion­e. Ma poi, se il numero dei leader è dispari, quello rimasto da solo con chi si confronta: con un cartonato? Con uno specchio? Con un avatar di Chatgpt? Di tanta assurdità si erano accorte persino Meloni e Schlein che, prevedendo un veto dell’agcom, s’apprestava­no ad aggirarlo su Instagram, nel Far West dei social. Invece l’agcomica ha dato l’insperato ok. Da qualunque lato lo si guardi, il duetto delle due Vespe Terese è una sconcezza contro ogni regola e decenza. E i leader esclusi farebbero bene a non prestarsi come foglie di fico a legittimar­lo replicando­lo in scala minore nelle serate successive. Lo sketch delle due finte candidate deve rimanere un unicum nella storia, come il Gronchi rosa per i filatelici: un reperto di Teleregime a imperitura memoria.

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