Il Fatto Quotidiano

Le folli spese di Spinelli padre e figlio: 1,5 mln al Casinò e 250mila€ in Rolex

A marzo 2022, in 2 settimane

- » Vincenzo Bisbiglia

Aldo Spinelli nel marzo 2022 ha bruciato oltre 1,5 milioni di euro in poco più di due settimane al Casinò di Montecarlo. Suo figlio Roberto, d’altro canto, nello stesso periodo è riuscito a spendere più di 250mila euro in soli quindici giorni nei negozi genovesi, di cui 124.500 euro “investiti” in acquisti eseguiti presso le principali gioielleri­e del capoluogo ligure.

È una mole impression­ante di denaro quello che il Nucleo di polizia economico-finanziari­a di Genova ha visto uscire dalle carte di credito dei due imprendito­ri tra il 7 marzo e il 25 marzo 2022, nei giorni in cui, si legge nelle informativ­e redatte ad aprile 2023, “venivano altresì captate conversazi­oni riguardant­i l’interessam­ento per le aree portuali del cosiddetto Carbonile, tuttora in concession­e ad Enel Spa”.

PARTIAMO DA ALDO.

Il 30 marzo 2022 arriva in Finanza una sos (segnalazio­ne di operazione sospetta) che riguarda le due carte di credito individual­i dell’imprendito­re classe 1940. Secondo l’uif di Banca d’italia ha effettuato ben 132 operazioni dal 7 marzo al 25 marzo per complessiv­i 1.584.064,57 euro. Tra queste, si legge, 24 “per complessiv­i 1.443.350 euro, sono state ricondotte a spese effettuate presso esercenti appartenen­ti alla categoria merceologi­ca del gambling (gioco d’azzardo, ndr), quasi esclusivam­ente allocate presso il Casinò di Montecarlo”. Non solo. Le operazioni, effettuate più volte al mese e, in sporadici casi, anche più volte nella medesima giornata, a breve distanza l’una dall’altra, sono consistite in importi fino ad un massimo di 200.000 euro per singola transazion­e. Notano quindi i finanzieri: “Rispetto ai motivi del sospetto si segnala che dagli accertamen­ti attualment­e in corso (...) Aldo Spinelli risulta abituale frequentat­ore del Casinò di Monte Carlo e persona dedita al gioco”.

L’UIF si è interessat­a anche a Roberto Spinelli, figlio di Aldo e suo “erede” nelle aziende di famiglia. Quattro le carte di credito “sorvegliat­e” da Banca d’italia, in questo caso: “nel periodo compreso tra il 04 marzo 2020 e il 19 marzo 2022”, Spinelli junior ha effettuat ben “439 operazioni di pagamento per un ammontare complessiv­o pari ad euro 255.691,25”. Tra queste “per complessiv­i euro 124.500, sarebbero riconducib­ili ad acquisti eseguiti presso gioielleri­e (Dell’acqua Bartolone, Dell’acqua Maria Jole, Gold For Ever e Montres Bijoux) situate prevalente­mente nel Comune di Genova”. Le operazioni, notano i finanzieri “sono state effettuate in modo variabile nel periodo di riferiment­o, più volte al mese, più volte al giorno e/o a brevissima distanza di tempo l’una dall’altra, per importi non superiori a euro 24mila euro.

Eccola la motivazion­e, secondo gli investigat­ori: “le operazioni finanziari­e effettuate da Roberto Spinelli e dal padre Aldo, appaiono coerenti con il tenore di vita dei due imprendito­ri nonché con la loro passione, più volte manifestat­a nel corso delle attività tecniche di captazione telefonica, per il collezioni­smo di orologi svizzeri di lusso (Rolex, Audemar Piguet, ecc).

Dunque, per questi acquisti, secondo la Guardia di Finanza non sono stati commessi reati: solo “vizi” e collezioni­smo estremo. E se va bene a loro, buoni orologi (e buone scommesse) a tutti.

Le Sos di Bankitalia I finanzieri indagano, poi li “assolvono”: “Gioco e collezioni­smo”

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