I russi avanzano a Kharkiv e Kiev colpisce Belgorod
I soldati di Mosca guadagnano altri sette chilometri, mentre Zelensky replica bersagliando alla cieca la città di confine
L’avanzata russa nell’oblast di Kharkiv continua lentamente con l’entrata dei soldati in un nuovo punto più a est, i militari ucraini dicono di avere la situazione sotto controllo, o quantomeno “si sta ancora combattendo per recuperare la posizione mentre le difese terranno a un’eventuale sfondamento” ha dichiarato Nazar Voloshin, portavoce dell’agenzia per la sicurezza nazionale Khortytsya.
L’ESERCITO
di Putin sostiene, invece, di aver avanzato per ulteriori sette chilometri, fino al villaggio di Starytsia, da cui i soldati ucraini si sarebbero ritirati. Ora la pressione è sulla città di Vovchansk, che è stata immediatamente evacuata. Un’operazione non semplice visto che è stata fatta in pieno bombardamento. La città nel 2022 contava ventimila abitanti. “Ci sono ancora tremila persone che per scelta o impossibilità a spostarsi, sono rimaste qui”, ci racconta Filippo Mancini, direttore regionale della Norwegian Refugee Council. “Nella città di Kharkiv sono stati preparati i dormitori per la ricezione degli sfollati. Vovchansk era ancora popolata e servita dagli aiuti umanitari dell’onu nonostante fosse a tiro di artiglieria. Non è la sola città a rischio – ha aggiunto Mancini –, sempre nella regione gli attacchi si sono intensificati su Kupiansk e nella cittadina di Borova”, dove, a detta del sindaco, il 50% della popolazione era costituita da soldati regolari, ma sembrerebbe che con l’arrivo del battaglione Azov nella comunità i bombardamenti siano aumentati.
Kharkiv non è stata risparmiata dagli attacchi, colpita in due quartieri, mentre la stazione di polizia di Dergachi, a venti chilometri, è stata presa di mira e evacuata. La dimensione degli ultimi eventi va inquadrata in un’area che va da Kharkiv alla regione russa di Belgorod. In passato l’avevamo definita una guerra nella guerra e nella giornata di ieri ne abbiamo avuto la conferma. Mentre missili russi colpivano diversi quartieri della seconda città ucraina e altri villaggi dell’oblast, gli ucraini bombardavano Belgorod. Probabilmente non hanno spie in grado di comunicare le posizioni esatte di battaglioni o infrastrutture e quindi bombardano senza avere obiettivi precisi. In un attacco al villaggio di Novosadovo ventuno edifici residenziali sono stati danneggiati, l’autista di un camion è morto a seguito del lancio di un ordigno da un drone; a Novopetrovka è stata colpita una scuola, di notte e quindi senza vittime; un drone ha inseguito un’auto fino a schiantarsi su di essa e la donna al volante è rimasta gravemente ferita; distrutta un’azienda agricola e diversi negozi, un alimentari e un edificio di cinque piani. Questi gli attacchi di ieri, ma la regione è bersagliata da missili e droni da diversi mesi con un’ulteriore aumento nell’ultima settimana. Queste azioni alimentano ulteriormente la teoria che vedrebbe la Russia avanzare e
DONETSK RISTORANTE CENTRATO IN PIENO DA UN RAZZO
colpire Kharkiv con il fine di allontanare l’artiglieria ucraina e quindi limitare gli attacchi su Belgorod, rifiutando quindi l’idea di un reale interesse nel prendere la città. Tuttavia i russi hanno sfruttato la piccola avanzata per fare diversi prigionieri, non se ne conosce il numero preciso, di molti sono state esibite foto su Telegram.
Anche Donetsk ieri è stata colpita da un missile ucraino, almeno cinque persone sono state uccise e dieci ferite in un attacco a un ristorante che ospitava un evento per il decimo anniversario della repubblica di Donetsk, anch’essi, i separatisti, visti come nemici dell’ucraina. In un video satellitare russo apparso su Telegram si vede un Mlrs Rm-70 Vampire, di fabbricazione ceca, lanciare una batteria di missili verso Belgorod, prima di venire colpito da un razzo di Mosca. Da una settimana anche i missili inviati da Londra sono autorizzati a colpire il territorio russo, l’ha dichiarato lord Cameron, il ministro degli esteri inglese, a Zelensky nell’incontro volto ad approvare un pacchetto di quasi quattro miliardi di dollari all’anno finché l’ucraina lo vorrà. “Questa è un’escalation diretta di tensioni intorno al conflitto ucraino, che potrebbe potenzialmente rappresentare una minaccia per la sicurezza europea” ha dichiarato il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov, riferendosi anche a Macron.