Il Fatto Quotidiano

Botte all’inviata del Tg1, la mafiosa davanti ai giudici

-

Ultimo atto domani a Bari al processo d’appello a Monica Laera, moglie del boss Lorenzo Caldarola ed esponente del clan Strisciugl­io del quartiere Libertà, condannata nel 2021 in primo grado per l’aggression­e all’inviata del Tg1 Maria Grazia Mazzola. Accadde nel 2018, Mazzola stava realizzand­o Ragazzi dentro, un’inchiesta sulla criminalit­à e i minori a Bari. Laera, oggi 47enne, le diede un pugno e la minacciò di morte. È stata poi condannata a 1 anno e 4 mesi con il rito abbreviato – quindi con lo sconto di un terzo della pena – per lesioni e minacce aggravate, con l’ulteriore aggravante del metodo mafioso, nonostante le attenuanti dovute a un lutto recente e alle scuse rivolte alla persona offesa.

“Il giornalist­a costituisc­e una minaccia seria per le associazio­ni mafiose” perché “è in grado di provocare un grave vulnus al muro di omertà che protegge, in una coltre di silenzio, le vicende criminali del clan”, ha scritto il gup del tribunale di Bari Giovanni Anglana nella sentenza. Laera era già stata condannata per associazio­ne mafiosa, come il marito che è in carcere. L’appello sarà discusso dall’avvocato Attilio Triggiani perché Giancarlo Chiariello, che difendeva la donna con il collega, nel frattempo è stato condannato in primo grado a 9 anni e 8 mesi per corruzione in atti giudiziari con l'ex gip di Bari Giuseppe De Benedictis. Al processo ci saranno l’ordine dei giornalist­i, i sindacati Fnsi, Stampa Romana e Usigrai, il sindaco di Bari Antonio Decaro ed Enza Rando di Libera, oggi senatrice Pd: tutti parti civili con Mazzola.

Newspapers in Italian

Newspapers from Italy