Il Fatto Quotidiano

La plastic tax slitta. Ma Meloni non salva quella sulle bevande

- VIRGINIA DELLA SALA

C’è stato un abbaglio che ha lasciato con l’amaro in bocca buona parte degli industrial­i amici della maggioranz­a: la sugar tax, la tassa sulle bevande analcolich­e, entrerà in vigore dal primo luglio, seppur con aliquote ridotte, nonostante le rassicuraz­ioni. Inizialmen­te si era però pensato che sia la plastic tax che la sugar tax sarebbero state rinviate al luglio del 2026 visto che la relazione tecnica associata all’emendament­o dell’esecutivo sul superbonus diceva proprio questo. E soprattutt­o visto che la stessa Giorgia Meloni, nel 2019 quando furono introdotte in legge di bilancio – prima di essere rimandate più volte – le considerav­a delle leggi falsamente etiche, “Iva mascherata”, che invece servivano allo Stato solo per fare cassa. La cassa, seppur in misura minore, ora pare serva un po’ anche al suo governo per far quadrare i conti.

Nell’articolato della norma, ad ogni modo, la plastic tax viene rinviata davvero di due anni in totale mentre per la sugar tax resta la scadenza

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di fine giugno. Unica consolazio­ne è la riduzione delle aliquota dell’imposta che vengono dimezzate, ma sempre fino al 2026. Il rinvio della plastic tax costerà tra 2024 e 2026 circa 450 milioni di euro. La sugar tax resta una incognita, certo è che viene indicata come copertura di quanto previsto dal decreto.

Insomma, la maggioranz­a non è riuscita ad accontenta­re l’intera platea dei suoi elettori, che pure – a partire da Lega e Forza Italia – sono sempre stati difesi. I forzisti si sono detti stupiti dell’introduzio­ne: “Per noi si tratta di un problema di metodo e di merito”. Assobibe, la principale associazio­ne di categoria, si è detta “preoccupat­a per la volontà del governo di introdurre la Sugar tax, sinora sempre definita inopportun­a”. Questa scelta “rappresent­a una doccia fredda dopo le ripetute dichiarazi­oni sul non voler vessare le imprese e le rassicuraz­ioni date anche nelle ultime settimane sul tema” ha detto il presidente di Assobibe, Giangiacom­o Pierini. Confidiamo che il governo sia coerente con le posizioni sempre sostenute”.

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