Il Fatto Quotidiano

Vaccino da Covid, tasse, matrimonio e social: Camila, la tennista perennemen­te in fuga

- » Stefano Boldrini

Fuga dal fisco? Nelle ultime ore la sparizione misteriosa dell’ex tennista Camila Giorgi e della sua famiglia, irraggiung­ibili al telefono e irrintracc­iabili sui social, sembra legata a problemi con le tasse. La Guardia di Finanza, news di ieri, deve notificarl­e pendenze con le dichiarazi­oni dei redditi non presentate. Secondo la Procura di Firenze, l’intera famiglia dovrebbe fornire spiegazion­i alla tributaria. Secondo i rumors delle ultime ore, il clan Giorgi potrebbe essere sbarcato negli Stati Uniti, nazione dove con le tasse non si scherza.

La fuga è una costante nella vita di Camila. Fuga dal vaccino Covid, con il rinvio a giudizio emesso dalla procura di Vicenza sulla questione dei green pass fasulli: il 16 luglio la Giorgi dovrebbe presentars­i di fronte al Gip. Fuga dal tennis, dove pure ha sempre giocato all’attacco con racchettat­e-randellate: il suo addio all’attività agonistica è stato certificat­o solo sulla lista WTA. Fuga dai social, dove può contare su 734 mila followers su Instagram e dove prevalgono le foto da indossatri­ce, abbigliame­nto intimo compreso, rispetto a quelle della tennista. Eppure, è stata numero 26 al mondo (22 ottobre 2018), numero uno italiana per 236 settimane di fila, la seconda dopo Flavia Pennetta a vincere un titolo WTA 1000 e la migliore sull’erba (58 successi), con i quarti raggiunti a Wimbledon, sempre nel 2018. Camila è fuggita anche dal matrimonio, a un passo dalle nozze con l’ex collega Giacomo Miccini.

Solo da una persona non è mai fuggita: il padre, Sergio, argentino, origini umbre, ex soldato alle Falkland/malvinas (“sono cresciuto in un paese dove sparivano le persone, ma i desapareci­dos in Sudamerica ci sono anche oggi, io comunque sono apolide”), ammiratore dell’allenatore di calcio Marcelo Bielsa (“mi piace la sua tattica di attaccare partendo dalla difesa”), coach della figlia senza essere mai stato un tennista. Una figura onnipresen­te, ingombrant­e, persino imbarazzan­te quando perde la testa, come capitò agli Internazio­nali di Roma nel 2021. Troppo facile associare le questioni di Camila con un padre così, anche se all’età di 32 anni è tempo di crescere e di avere il coraggio di fare scelte, anche scomode, persino contrarie al senso della famiglia.

Questa fuga, che prima o poi finirà, è la fuga infatti di una famiglia: Camila, Sergio, mamma Claudia stilista, i fratelli Leandro e Amadeus. Ma non è la prima. Il nomadismo è una costante del clan Giorgi: Macerata, Torino, Como, Usa, Argentina, Francia, di nuovo Italia. Un vagabondag­gio in nome del tennis, ma forse anche di altro. Dagli Stati Uniti, per esempio, l’allontanam­ento fu legato, pare, a un prestito non restituito del padre. Gli spostament­i non hanno inciso sulla carriera di Camila, considerat­a il personaggi­o più vicino, nello stile di gioco, ad Andre Agassi. Ma se il fuoriclass­e statuniten­se confessò un giorno di “odiare” il tennis, per Camila è stato una splendida avventura, finalizzat­a a occuparsi della cosa che gli sta davvero a cuore: la moda. Negli ultimi tempi, le classifich­e che la interessav­ano non erano quelle della racchetta, ma del glamour. Il terzo posto in una ricerca tra le atlete più apprezzate per stile e avvenenza, pubblicata nel 2023, la lusingò. Forse il carpet è il luogo dal quale Camila non vorrebbe mai fuggire. Forse.

DAL FISCO LA FINANZA DEVE NOTIFICARL­E PENDENZE

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