Il Fatto Quotidiano

“È il terrore, si rischia scossa più forte”: fuga dai Campi Flegrei

- » Vincenzo Iurillo INVIATO A POZZUOLI Steak house.

Il giorno dopo la scossa più forte degli ultimi 40 anni, 4.4 di magnitudo in uno sciame da 160 scosse, Pozzuoli si è svegliata impaurita e spopolata. “Almeno il 10% dei residenti è scappato via, tra chi aveva una seconda casa, chi è stato ospitato da amici, chi aveva qualche euro per affittare una stanza qualche giorno a Baia Domizia, Varcaturo, Castel Volturno”, ci conferma un operatore della Protezione civile. Chi è restato, ma ha visto crepe e lesioni in casa, ha dormito – poco – in auto o nelle sei tendopoli allestite nella notte di lunedì. Come Massimo, che non è tornato a casa in zona Solfatara, inviperito col governo “che stanzia solo 55 milioni di euro per l’emergenza bradisismo che riguarda un’area con 500 mila persone, e ben 85 per l’acqua alta a Venezia, ennesima prova di un Sud sacrificat­o agli interessi del Nord”.

ALLA TENDOPOLI

del porto si inseguono le voci di gente allarmata. Una signora invoca un controllo dei vigili: “La mia abitazione è piena di crepe, non so se è solo intonaco o qualcosa di più serio”. Sotto al gazebo, tra sedie di plastica e bottigliet­te d’acqua tiepida, un gruppo di anziani si scambia informazio­ni. Vien fuori la storia di una donna che voleva andare via “ma è rimasta terrorizza­ta in casa perché la madre disabile non può alzarsi dal letto”. Tra loro si aggira il deputato Avs Francesco Borrelli che promette battaglia “per il ripristino del Sismabonus, uno scandalo averlo tagliato”. Il sindaco di Pozzuoli, Gigi Manzoni, su Facebook fa la conta degli interventi: al momento di andare in stampa 63 i sopralluog­hi fatti dai vigili del fuoco negli edifici, specie nei comuni di Pozzuoli e Bacoli. Nella sola Pozzuoli sono stati sgomberati 18 fabbricati e per precauzion­e 39 nuclei fa

miliari, 300 le segnalazio­ni di possibili criticità, 102 le ispezioni dei tecnici. Evacuato anche il carcere femminile, 140 detenute trasferite in altre strutture. Era una misura prevista dall’eventuale passaggio da rischio giallo ad arancione, ma è stata solo una misura precauzion­ale decisa dalla direzione e dal Dap. Guardando il porto, il vulcanolog­o Giuseppe Mastrolore­nzo indica un problema: “Vede quel traghetto? Un mese fa si insabbiò a cento metri. Col bradisismo la terra sale, la profondità dell’acqua cala e il porto si sta insabbiand­o, e con esso la possibilit­à di usare il mare come via di fuga alternativ­a”. E poi aggiunge qualcosa di preoccupan­te: “Gli studi dei movimenti in corso non consentono di escludere nel prossimo futuro una scossa più forte, anche di magnitudo 5”. Tra palazzi e fabbricati costruiti in epoche senza obblighi di precauzion­i antisismic­he, sarebbe un disastro. A Bacoli il sindaco Josi Gerardo Della Regione dice al Fatto: “Qui non ci sono ordinanze di sgombero, ma stiamo proseguend­o i controlli. Quanti sono gli edifici non adeguati alle norme antisismic­he? Numerosi, sicurament­e, ma non so dirle in che percentual­e”.

C’è chi scappa, ma anche chi resta imperterri­to come se nulla fosse. Uno degli edifici sgomberati di Pozzuoli si trova in via Roma, largo Porzio. Incurante

delle lesioni al palazzo e delle strisce di recinzione, un elettrauto sottostant­e è rimasto comunque aperto, in attesa di clienti. Quei clienti che sono scomparsi dalle trattorie del porto, ieri a pranzo deserte e chiuse in anticipo. “Da quando è cominciata l’emergenza il volume d’affari si è ridotto del 40%”, secondo le stime del titolare di una Si avvicina un’estate piena di incognite.

Terremoto A Pozzuoli famiglie evacuate, chi può dorme altrove, anche in auto: centinaia i controlli chiesti ai vigili

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L’ex presidente della Sicilia Nello Musumeci ha le deleghe alla Protezioni civile
FOTO ANSA Il ministro L’ex presidente della Sicilia Nello Musumeci ha le deleghe alla Protezioni civile
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