Gli Italiani che fecero l’impresa
Sono quelli del Mylius 15e25 Ars Una, unici italiani ad aver partecipato alla mitica Rolex Fastnet Race di 607 miglia. E hanno anche rischiato di vincere
Lo scoglio del Fastnet dai porti italiani dista in media non meno di duemila miglia, per una barca tricolore arrivare fin lassù è una sfida non da poco, farlo partecipando alla mitica Rolex Fastnet Race e piazzandosi bene in classifica ha il profumo dell’impresa. Lo ha fatto il Mylius 15e25 Ars Una di Vittorio Biscarini, andando a regatare nel tempio dello yachting mondiale: prima la Cowes Week e poi la leggendaria regata del Fastnet, che si disputa ogni due anni. Il risultato è stato di prim’ordine, 11mo posto overall e secondo di classe, ma più di questo conta forse la passione e la determinazione per portare a termine un simile progetto. Senza dubbio quella di Ars Una è una delle storie veliche di questo 2017 proprio perché rappresenta un sogno realizzato. Impostare una trasferta simile per una barca italiana è qualcosa di molto complesso. Anche perché l’imprevisto può essere sempre dietro l’angolo. Ars Una ha avuto un enorme imprevisto: la nave sulla quale doveva essere caricata la barca con destinazione Inghilterra a pochi giorni dalla partenza ha dato forfait. Per realizzare il sogno del Fastnet restava un’unica soluzione: raggiungere Cowes via mare. Un lungo trasferimento dalle calde acque tirreniche a quelle fredde e grigie dell’Inghilterra. Il resto è una storia che racconta del sogno che si realizza: le regate della Cowes Week per prendere confidenza con il clima anglosassone. La messa a punto della barca e dell’equipaggio, la preparazione di una cambusa speciale per quelle 607 miglia che ogni velista almeno una volta nella vita ha sognato. E poi c’è stato lui, il mitico faro del Fastnet, che emette un lampo bianco ogni 5 secondi, raggiunto da Ars Una quando era leader della classifica provvisoria. Un risultato parziale ottenuto con un bordeggio preciso nella risalita di bolina nel mar d’Irlanda. Meno fortunata la discesa verso il traguardo, quando alle portanti le barche pure da regata hanno fatto valere le loro caratteristiche ma, almeno per questa volta, il risultato conta ma non troppo, perché quella di Ars Una è una bellissima storia di vela.