Il Giornale della Vela

Per vincere me la prendo comoda

Vincenti, moderne e dalla doppia anima: hanno successo in regata ma vanno anche in crociera, SuperNikka e Ribelle sono due delle italiane che hanno trionfato sotto il Maestrale alla Maxi Yacht Rolex Cup

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Spettacolo puro a Porto Cervo per la maxi Yacht Rolex Cup dello Yacht Club Costa Smeralda. Per l’edizione 2017 erano 50 gli iscritti di cui cinque correvano per il mondiale Maxi 72. Grandi protagonis­te le italiane con “Ribelle”, il 32 metri di Salvatore Trifirò, e SuperNikka, il Vismara 62 Mills di Roberto Lacorte, sugli scudi: si sono aggiudicat­e due delle categorie più combattute, la Super Maxi e la Mini Maxi Rc1. Due barche che conciliano design ricercato, prestazion­i elevate, ma anche spazi per grandi crociere. Con un look più da vera sportiva SuperNikka, più votata verso il blue water cruising Ribelle ma senza mettere in secondo piano il piacere di navigare a vela al top.

UN RIBELLE PER LA CROCIERA EXTRA LUSSO Lungo 32,64 metri, costruito dai cantieri olandesi Vitters su progetto di Malcom McKeon, Ribelle è una delle novità di questa stagione. Una superbarca che fa del titanio e del carbonio i suoi elementi principali (pesa 84 tonnellate). Larga 7,72 metri con un pescaggio di 6,05. Una delle caratteris­tiche che la contraddis­tingue è la tuga tondeggian­te e in vetro, che assicura una visione interno/esterno a 360 gradi. La linea dello scafo si caratteriz­za per un leggero spigolo che corre fino a prua. Un elemento con una triplice funzione: aumenta la stabilità a barca sbandata; garantisce un piccolo guadagno di spazio all’interno e in caso di mare formato taglia il flusso dell’acqua mantenendo il ponte asciutto.

LOOK DA RACER MA... SuperNikka è una delle eccellenze del made in Italy nella nautica. La costruzion­e high tech del cantiere Vismara e il progetto di Mark Mills hanno dato vita a un binomio che si è rivelato vincente da subito. Per Roberto Lacorte è la seconda vittoria in tre anni alla Maxi Yacht Rolex Cup: SuperNikka bissa il risultato del 2015 vincendo la classifica della categoria Mini Maxi RC1, dopo una settimana di regate combattuti­ssime decise all’ultima prova. A guardarla da fuori sembra una barca interament­e votata alla regata nello stile dei mini maxi da “battaglia” moderni: tuga praticamen­te flush deck, volumi anteriori affilati e bordo libero basso sull’acqua. In realtà SuperNikka è una barca dalla doppia pelle. Luisa Cognetti, moglie di Roberto Lacorte, ha dato il suo tocco agli interni. Spazi funzionali, design moderno e componenti modulari che in pochi passaggi possono essere trasformat­i dalla modalità crociera a quella regata. Ed ecco che una barca che vince alla Maxi Yacht Rolex Cup può letteralme­nte cambiare anima e partire per la crociera, cosa che fanno puntualmen­te i suoi armatori. Del resto, chi lo ha detto che in vacanza dobbiamo navigare a vela lentamente?

 ??  ?? In alto Ribelle, il maxi da crociera dal design ricercato. La tuga è una delle “chicche” che ne impreziosi­sce un’estetica quasi futurista. In basso SuperNikka, la barca che cambia anima passando dalle crociere estive alle planate, vincenti, della Maxi...
In alto Ribelle, il maxi da crociera dal design ricercato. La tuga è una delle “chicche” che ne impreziosi­sce un’estetica quasi futurista. In basso SuperNikka, la barca che cambia anima passando dalle crociere estive alle planate, vincenti, della Maxi...
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