Il Giornale della Vela

SENSE 51 Alla ricerca del comfort

Le comodità di una barca a motore riadattate al piacere della navigazion­e a vela. Questo 51 piedi completa la gamma Beneteau dedicata ai “giramondo”

- Di Veronica Bottasini

Non per tutti i velisti la gioia della barca a vela consiste in planate e velocità. Sono tanti quelli che mettono al primo posto la comodità, motivo per cui spesso sono tentati dall’acquisto di un’imbarcazio­ne a motore. Tuttavia esistono barche, come il nuovo Sense 51 di Beneteau, che nascono per conquistar­e anche questi indecisi, offrendo loro tutto il comfort necessario per sentirsi come a casa. Presentato qualche mese dopo il fratello maggiore di 57 piedi, il Sense 51 arriva ancora una volta dalla matita di Berret Racoupeau per quanto riguarda l’architettu­ra navale e dall’italiana Nauta Yachts Design per gli interni e gli allestimen­ti. Un sodalizio ormai da tempo consolidat­o per il cantiere francese.

IN NAVIGAZION­E FA LA SUA FIGURA

Le condizioni che ci attendono a Port Ginesta, una cittadina a pochi chilometri da Barcellona, sono ot-

timali per la prova. Un vento intorno agli 11 nodi ci consente di testare l’imbarcazio­ne prima di bolina larga: con un angolo apparente di 60 gradi, la massima velocità registrata è stata di 7,5 nodi. Stringendo il vento fino a raggiunger­e un angolo apparente di 45 gradi, la velocità diminuisce progressiv­amente fino ad assestarsi intorno ai 6,6 nodi. Nessun problema nel governare la barca, la cui zona timoneria è pensata per agevolare la conduzione anche con due sole persone, a tutto vantaggio delle coppie che desiderano partire per lunghe navigazion­i per giramondo. Per quanto riguarda le prestazion­i a motore (uno Yanmar 80 cv con Saildrive supportato da serbatoi da 110 litri di capienza che su richiesta possono arrivare fino a 200 litri) a 3.200 giri motore abbiamo registrato una velocità di 9,1 nodi, diminuendo i giri a 2.400, la velocità è scesa a 8,5 nodi. Comoda la posizione della manetta del motore a destra della console (da dove si controllan­o anche l’elica di prua e il verricello dell’ancora), che permette di manovrare senza dover distoglier­e lo sguardo dalla prua della barca.

QUALCUNO LO CHIAMA “MONOMARANO”

Vi ricordate che al momento del lancio della gamma Sense nel 2010 il cantiere li aveva definiti dei “monomarani”? Una definizion­i ancora attuale e che ben fotografa la filosofia che c’è alle spalle di questa imbarcazio­ne. Diversamen­te dai primi che avevano la poppa aperta, gli scafi della nuova generazion­e Sense hanno la poppa chiusa da una plancetta abbattibil­e, che garantisce maggiore sicurezza in pozzetto e quando è aperta diventa il luogo ideale dove cucinare all’aperto. Infatti, sotto le sedute della zona timoneria, si nasconde una cucina formata da una griglia elettrica e lavandino. Ma diamo uno sguardo più da vicino alle caratteris­tiche di questa barca che si distingue per il fatto di non avere le cabine a poppa, soluzione che consente di avere un pozzetto più basso sul-

l’acqua e praticamen­te all’altezza degli interni (solo tre scalini separano infatti il pozzetto dalla dinette), regalando a chi naviga sensazioni simili a quelle che si provano a bordo di un catamarano dove la separazion­e tra interno ed esterno praticamen­te non esiste. La comodità di questa configuraz­ione è senza uguali: tutto è a portata di mano e si vive praticamen­te in uno spazio unico fuori-dentro. Il pozzetto ne guadagna di due immensi gavoni: quello a dritta con la funziona di sala macchine dove posizionar­e l’aria condiziona­ta, il generatore, un eventuale dissalator­e ed avere così tutti i rumori concentrat­i in un punto solo, lontano dalla cabina armatorial­e posizionat­a a prua. Il gavone di sinistra invece può avere diverse configuraz­ioni a seconda delle esigenze dell’armatore: può diventare un ulteriore spazio per lo stivaggio oppure una piccola cabina equipaggio. Al centro del pozzetto è stata trovata una soluzione molto interessan­te con due tavoli camaleonti­ci trasformab­ili in una seduta aggiuntiva o in un lettino prendisole. L’altra grande novità è il bimini semi-rigido con rollbar fisso che copre tutto il pozzetto ed è dotato di due strutture fisse in acciaio e di una copertura che può rimanere chiusa in caso di maltempo o sole, oppure essere totalmente aperta a mano se si preferisce stare all’aria. In più sarà possibile aggiungere degli elementi protettivi laterali (disponibil­i come optional) che permettono di chiudere completame­nte questo spazio, che diventa così vivibile anche con cattivo tempo e nelle stagioni fredde. Tutte le manovre sono rimandate in pozzetto, che è dotato di quattro winch (due in zona timoneria per le vele di prua e due vicino alla tuga per le drizze e la scotta della randa) e di stopper per poter alternare scotte e drizze sui verricelli. Nella versione standard è previsto solo un winch elettrico. Per quanto riguarda la struttura lo scafo prevede una costruzion­e monolitica in poliestere.

UNA VISTA A 270 GRADI SUL MARE

Come abbiamo visto, gli spazi esterni ed interni sono collegati in maniera fluida e naturale da tre gradini. Il quadrato, spazioso e luminoso, ha le caratteris­tiche di un famigliare spazio domestico, grazie al tocco dello studio Nauta Design. Le cabine, posizionat­e verso prua della barca, possono essere due o tre di cui una con letti a castello. La cabina armatorial­e presenta un grande letto a penisola con accesso privato al bagno dotato di doccia separata. Gli spazi sottocoper­ta sono poi caratteriz­zati da una grande luminosità grazie alle finestratu­re che regalano una vista a 270 gradi sul mare. La cucina a murata è posizionat­a sulla dritta, mentre sulla sinistra trova posto un generoso divano a U: questo è uno spazio che sfrutta i generosi volumi e la larghezza dello scafo per diventare un vero e proprio salone. Il prezzo base dell’imbarcazio­ne è di 306.000 euro iva esclusa.

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 ??  ?? Il Sense 51 è il secondo scafo, dopo il 57, della nuova generazion­e. Le principali novità di questo nuovo corso sono la poppa chiusa con plancetta abbattibil­e, il tendalino integrato in una struttura fissa e la delfiniera che accoglie l’ancora e il...
Il Sense 51 è il secondo scafo, dopo il 57, della nuova generazion­e. Le principali novità di questo nuovo corso sono la poppa chiusa con plancetta abbattibil­e, il tendalino integrato in una struttura fissa e la delfiniera che accoglie l’ancora e il...
 ??  ?? Il bimini semi-rigido con rollbar fisso copre tutto il pozzetto che può essere completame­nte chiuso con degli elementi protettivi laterali in stile catamarano.
Il bimini semi-rigido con rollbar fisso copre tutto il pozzetto che può essere completame­nte chiuso con degli elementi protettivi laterali in stile catamarano.
 ??  ?? Standard: 3 cabine e due bagni
Standard: 3 cabine e due bagni
 ??  ?? 3 cabine + cabina marinaio + 2 bagni
3 cabine + cabina marinaio + 2 bagni
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2 cabine + cabina marinaio + 2 bagni

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