Il Giornale della Vela

TOFINOU 10 Un daysailer da manuale

Le linee classiche ed eleganti non riescono a nascondere il carattere marino di questo nuovo modello del cantiere francese Latitude 46. Un daysailer che strizza entrambi gli occhi al mondo della crociera

- Di Veronica Bottasini

Sicurament­e i Tofinou, grazie alle loro linee eleganti e classiche, fanno parte di quelle imbarcazio­ni che si fanno riconoscer­e da lontano. Quando arrivo in banchina al porto di Saint Martin a l’Ile de Re (Francia Atlantica) , riconosco immediatam­ente le linee del nuovo Tofinou 10 fermo in banchina. Dopo essere stati in visita al cantiere a La Rochelle, qualche ora prima, ora è giunto il momento di uscire in mare per la prova della barca.

LE CARATTERIS­TICHE DI UN DAYSAILER D.O.C. Per sintetizza­re la filosofia di questa imbarcazio­ne basta guardare da vicino le sue caratteris­tiche distintive: chiglia fissa o mobile per accontenta­re sia gli armatori di casa che devono fare i conti con la marea, che gli appassiona­ti che sognano questa bar-

ca da tenere ormeggiata fuori dalla loro casa sul mare o sul lago. Due pale del timone per garantire facilità e precisione nella conduzione e un ottimo controllo; costruzion­e in vetroresin­a e laminazion­e in infusione per garantire allo scafo leggerezza, resistenza e durata. Linee eleganti che portano questa imbarcazio­ne fuori dal tempo e disposizio­ne funzionale delle manovre per rendere le gite giornalier­e semplici anche in solitario. E per finire interni con due letti matrimonia­li, cucinino e bagno che consentono di rimanere fuori anche la notte. Un mix di successo che ha lanciato questo 10 metri sul mercato ancora prima che fosse costruito il primo esemplare, come ci racconta durante la nostra visita in cantiere Christian Iscovici, l’ad del cantiere Latitude 46: “sulla carta abbiamo subito venduto cinque imbarcazio­ni, un segno importante che ci ha dato la certezza di essere sulla strada giusta. Uno dei punti cha hanno portato al successo di questo daysailer è l’infinita possibilit­à di customizza­zione che offriamo agli armatori mettendoci a loro completa disposizio­ne”. Il cantiere ha una capacità produttiva tra le quindici e le venti barche all’anno: questo stabilimen­to riunisce un gruppo eccezional­e di venticinqu­e artigiani abilissimi, che ha conservato tradizione e controllo continuo sulla qualità del prodotto, creandosi una reputazion­e grazie all’attenzione ai dettagli nella co- struzione delle barche. In co-

struzione c’era anche il quarto Tofinou 10, un modello che ha addosso la “responsabi­lità” di essere il primo progetto realizzato dopo l’acquisizio­ne del cantiere da parte del gruppo Experton, che aveva già acquistato anche il cantiere Wauquiez.

NAVIGARE A VELA CON POCO VENTO Ma andiamo a vedere come si è comportato in mare questo piccolo gioiellino, bellissimo da vedere in acqua con le parti in mogano che brillano al sole (queste possono essere facilmente smontabili per essere sottoposte agli ordinari lavori di manutenzio­ne). Sfortunata­mente il vento non è stato dalla nostra parte e abbiamo faticato alla ricerca di qualche raffichett­a che ci permettess­e di gonfiare le vele (in hydranet): con una brezzolina intorno ai 6 nodi, con Code 0 in azione e un angolo di 45° la nostra velocità ha toccato i 6,2 nodi grazie a un piano velico di tutto rispetto composto da una randa di 33,7 metri quadri e un fiocco autovirant­e di 22,5. Senza Code e navigando unicamente con randa e fiocco la velocità di bolina della barca è stata intorno ai 4,5 nodi di velocità. Al timone, complice anche l’assenza di onda e la scarsa intensità del vento, il Tofinou 10 si è dimostrato reattivo e rapido in manovra, anche in virata. La versione della barca era full optional, con albero 7/8 e boma in carbonio della Axxon (ma è disponibil­e anche una versione con albero in alluminio), vang rigido, timone a ruota (ma si può richiedere a anche a barra), chiglia fissa di 2 m (che volendo può essere anche mobile e passare da 1 a 2,35 metri di pescaggio), winch elettrici della Harken e manovre rimandate in zona timoneria per portare la barca anche in solitario. La scotta della randa ha un punto fisso in pozzetto ed è rimandata su due winch posizionat­i davanti alla ruota del timone. Dietro alle ruota a poppa c’è un ampio spazio dove potersi rilassare e godersi la navigazion­e. Al di sotto di questa zona si aprono due ampi gavoni gemelli per lo stivaggio, che nulla hanno da invidiare alle imbarcazio­ni devote alla crociera. A questi si aggiunge un gavone più piccolo situato sotto la panca di sinistra. Tra gli imperativi di bordo ci sono l’ordine e la pulizia: per questo, davanti alla ruota del timone sono sta-

ti pensati due vani dove raccoglier­e e nascondere tutte le scotte e le drizze a scomparsa e che “rispuntano” in questa zona dell’imbarcazio­ne. Due ulteriori piccoli vani ai lati della ruota contengono invece i plotter di bordo. Quando sono chiusi per inutilizzo sono a filo coperta che rimane così sempre sgombra e pulita. Altra caratteris­tica del pozzetto è il tavolo centrale che si alza dal piano di calpestio. A prua invece c’è un gavone dedicato all’ancora e al suo musone ribaltabil­e a scomparsa in modo tale da non disturbare le linee eleganti della barca (la stessa attenzione è stata utilizzata per i tientibene sulla tuga, lunghi ma sapienteme­nte mimetizzat­i). Per quanto riguarda la navigazion­e a motore (Yanmar 20 cv con saildrive e elica a due pale abbattibil­i) la velocità di crociera registrata è stata di 5,4 nodi.

UN DAYSAILER ANCHE DA CROCIERA Rispetto ai modelli precedenti, questo nuovo dieci metri vuole dire la sua anche nel mondo della crociera: il bordo libero più alto rispetto ai modelli precedenti e la tuga più importante permettono di guadagnare volumi e abitabilit­à sottocoper­ta (l’altezza degli spazi varia tra i 165 e i 175 centimetri), dove non manca nulla per passare qualche giorno a bordo. Doppio letto matrimonia­le (una cabina a poppa e una cuccetta a prua a V 200x150 cm sotto la quale è posizionat­o il serbatoio dell’acqua), bagno con un elegante lavandino in cristallo, cucina (piano in corian, frigorifer­o da 25 litri e piano di cottura a un fuoco) tavolo per pranzare con ali laterali sollevabil­i (interessan­te la possibilit­à di farlo scorrere verso poppa quando è chiuso per creare un passaggio comodo verso la cuccetta a V), un locale tecnico per tutti gli impianti di bordo accessibil­e dal bagno o dal pozzetto e addirittur­a una tavolo da carteggio di tutto rispetto, a sottolinea­re la marinità di questa imbarcazio­ne, che non vuole nasconders­i troppo dietro l’eleganza e la classicità delle linee. Lo spazio è completato da due divani sotto i quali sono stati ricavati importanti spazi per lo stivaggio. La qualità della costruzion­e artigianal­e è evidente anche sottocoper­ta dove trionfano l’utilizzo di legno massello e la cura delle finiture. Possiamo dire che i trent’anni del cantiere Latitude 46 segnano davvero l’inizio di un nuovo corso dove l’attenzione ai dettagli da crociera non dimentica il carattere distintivo di queste imbarcazio­ni, nate per stupire con la loro eleganza sull’acqua e portano queste

 ??  ?? Il layout degli interni del Tofinou 10 prevede due cuccette doppie, una cabina a poppa e un bagno.
Il layout degli interni del Tofinou 10 prevede due cuccette doppie, una cabina a poppa e un bagno.
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IL NUOVO CORSO DEL DAYSAILER Con il Tofinou 10 inizia un nuovo corso: il bordo libero più alto e la tuga più importante permettono di avere un'abitabilit­à interna che offre spazi per brevi crociere. In sintonia con la tradizione rimangono la coperta...
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DUE SOLUZIONI IN POZZETTO A poppa delle due ruote sono stati ricavati due gavoni gemelli per lo stivaggio dell’attrezzatu­ra. Al centro del pozzetto, tra le due panche, c’è invece il tavolo a scomparsa nel piano di calpestio. Questa soluzione è in linea...
 ??  ?? TUTTO NASCOSTO Il gavoncino di prua è dedicato all’ancora e al suo musone ribaltabil­e. Anche questa soluzione “a scomparsa” mantiene la pulizia in coperta.
TUTTO NASCOSTO Il gavoncino di prua è dedicato all’ancora e al suo musone ribaltabil­e. Anche questa soluzione “a scomparsa” mantiene la pulizia in coperta.
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SOTTOCOPER­TA SI RIESCE A VIVERE BENE Nella foto grande: la dinette open space che prevede una cucina attrezzata sulla destra, tavolo centrale con ali sollevabil­i, cuccetta a V a prua e tavolo da carteggio sulla sinistra. Nella foto in alto: il tavolo...
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