Il cantiere e la sua squadra
prie esigenze funzionali ed estetiche, sino a dove esse siano realizzabili. La prima scelta dell’armatore è questa, ed è quella fondamentale. Nel nostro caso l’armatore si è rivolto a chi la barca l’aveva costruita all’origine, ovvero al cantiere Ice Yachts. Io sono a capo della sezione refitting e faccio questo lavoro da tanto tempo. Con Marco Malgara, di Ice abbiamo scelto come base logistica il cantiere Ornic Srl a Marina Di Carrara di Mario e Serena Testai. Questi ultimi specializzati in questo tipo di operazioni hanno fornito una preziosissimo supporto in ogni situazione. Fondamentali i miei ragazzi e le figure chiave in Ice Yachts. Loro sono eccezionali, tanti hanno navigato tanto…come il mio alter ego Matteo Bassan (nove traversate atlantiche), Sandro Manzani che con un Moana 33 autocostruito è arrivato in Malesia e sta sei mesi in barca, Marco Malingri che con Renzo e Andrea Ricci si occupa della parte rifacimento coperte in teak e poi Daniele, Andrea, Giuliano, Alessio, Max e tutti gli altri che hanno collaborato. Non si riesce a fare un lavoro di alta qualità senza questo tipo di approccio, noi lavoriamo e forniamo soluzioni all’armatore come se la barca fosse nostra. Non spingiamo mai l’armatore a fare lavori inutili, anzi cerchiamo sempre di limitarli, quello che ci preme è la marinità della barca, le prestazioni, la sicurezza, che sia tutto pronto per vivere a bordo e navigare.