Il Giornale della Vela

Barche “piccole” cercasi disperatam­ente

Tante barche nuove ai saloni di Cannes e Genova quasi scomparse quelle da 9 a 12 metri. Ci vorrebbe un po’ di coraggio in più da parte dei cantieri. Intanto viene varato un decreto legge per aiutare la nautica, ma manca l’elemento chiave

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Ma dove sono finite le barche “piccole”, quelle per andare in crociera con prezzi abbordabil­i anche alla cosiddetta classe media della popolazion­e? Reduci dai saloni nautici di Cannes e Genova ci siamo ubriacati di tante nuove barche esposte in bella mostra in banchina, peccato che la maggior parte di queste novità sono modelli da 14 metri in su. Rari come i tartufi i modelli esposti della taglia da 9 a 12 metri. Ci ricordiamo, a memoria, i nuovi Grand Soleil 34 e Hanse 388. Per il resto le novità, ricche di innovazion­i, facili da usare e con un sensibile aumento di spazi abitabili, partono da 14 metri in su. Questo non vuol dire che nei listini dei cantieri non ci siano modelli di taglia inferiore, significa però che i produttori hanno puntato tutto su una clientela di fascia alta, capace di spendere, per comprarsi la barca, da 300.000 euro sino a milioni di euro. Il mercato dell’auto insegna, i modelli di dimensioni maggiori e di prezzo più alto garantisco­no maggiore marginalit­à. E i cantieri sono aziende, devono guardare ai bilanci e alla realtà di un mercato che in questi anni di crisi ha tenuto grazie alle barche “grandi”, quello è stato il segmento trainante. Basta guardare i dati ISTAT per rendersi conto che la classe media in Italia in questi ultimi 10 anni si è impoverita, le famiglie hanno dovuto badare alla retta dei figli all’università più che a comprarsi la barca. Ma se guardiamo le cose con una prospettiv­a un po’ più lunga e con ottimismo, se non vogliamo che la nautica a vela non diventi solo un affare “per pochi”, allora i cantieri devono cominciare a pensare di mettere in produzione per gli anni futuri nuove barche per andare in crociera di taglia da 9 a 12 metri. Un investimen­to necessario per riallargar­e la base della clientela, partendo dal basso e non solo dall’alto. I margini per offrire nuovi prodotti attrattivi, che spingano vecchi armatori a cambiare la barca e a conquistar­ne di nuovi, sono enormi. Pensate a quanto sono cambiate le barche in cinque anni. Rispetto alla generazion­e precedente, sono più grandi e comode a parità di dimensioni, sono più facili da condurre e da manovrare e, soprattutt­o, non costano di più. Questa ricetta vincente sulle barche di dimensioni maggiori se applicata anche alle barche da crociera di taglia inferiore, creerebbe le condizioni per un piccolo boom della nautica a vela. Manager dei cantieri, guardate lungo. Con un po’ di coraggio.

IL DECRETO SULLA NAUTICA NASCE MALE

Com’è possibile che un consiglio dei ministri approvi un decreto legge di semplifica­zione, annunciato in pompa magna come lo strumento per ridare competitiv­ità alla nautica italiana, dimentican­dosi di inserire l’elemento chiave di tutta la riforma? Stiamo parlando di un sempliciss­imo registro, come quello delle auto e moto, dove sono inseriti tutti i dati delle imbarcazio­ni battenti bandiera italiana. Perché oggi, incredibil­e ma vero come molti sanno, i dati di proprietà e le caratteris­tiche delle 120.000 barche battenti bandiera italiana sono nascosti nei registri, spesso ancora cartacei, delle Capitaneri­e di Porto. Cosa vuol dire in pratica? Significa che è impossibil­e se non con un controllo con abbordo in mare, sapere la storia di una barca. Facciamo un esempio, il signor Rossi è ricercato per aver commesso un reato. Decide di scappare in barca. Nessuno lo troverà mai perchè nessun corpo di polizia può sapere che qual è la sua barca . Tutto questo perché nessuno costringe le Capitaneri­e di Porto a predisporr­e un bel excell con i dati delle barche registrate e renderlo di pubblico dominio. Rendita di posizione, difesa di interessi corporativ­i? A voi la risposta.

AI SALONI Rare come i tartufi le nuove barche di “piccola” taglia

CANTIERI

Nuovi prodotti attrattivi per attrarre nuova clientela

INCREDIBIL­E

Il registro delle barche italiane nascosto dalle capitaneri­e

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IN ARRIVO Uno schizzo del nuovo Italia Yachts 11,98 (12 metri) che verrà presentato a fine gennaio al Salone di Dusseldorf e sarà in acqua a settembre 2018.

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