COME FUNZIONANO I FOIL SU UNA BARCA CHE POTETE COMPRARE ANCHE VOI!
Ecco come funzionano sul nuovo Figaro 3
Ci sarà o non ci sarà? Quando sono arrivata in banchina a Port Ginesta (un marina a pochi chilometri da Barcellona) per le prove del cantiere francese Beneteau, il mio sguardo lo cercava disperatamente, non avevo la certezza che ci sarebbe stato, dipendeva dalla condizioni del mare dato il trasferimento dalla Francia atlantica verso il Meditrraneo. E invece eccolo: il Figaro 3 era in banchina con la randa già mezza issata, come per dire “cosa stai aspettando, andiamo?”. Usciamo subito e mi metto al timone, perché non vedo l’ora di provare questa barca, che seguo da quando ho visto i primi progetti disegnato dallo studio Van Peteghem LauriotPrévost (VPLP), i progettisti che hanno vinto gli ultimi tre Vendée Globe. Il Figaro 3 è la prima imbarcazione di serie dotata di foil e pensata come monotipo per partecipare alla prossima Solitaire du Figaro (regata in solitario a tappe, super classica della course au large d’oltremanica), per la quale è in programma la costruzione di trenta o quaranta barche. Finalmente usciamo dal porto. Al timone tutto è subito facile, le condizioni in maresono perfette per il test, con vento intorno ai 10-12 nodi e onda quasi assente. La sensazione è quella di navigare su una derivona, il timone è morbido e reattivo, la barca reagisce in fretta e accelera ad ogni stimolo dato in maniera corretta. È subito sorriso a trentasei denti, si vola, navighiamo sempre sopra gli otto nodi e quando poggiamo per issare il gennaker arriviamo a toccare i nove.