LA BARCA DEI MIEI SOGNI CON MENO DI 40.000 EURO
Come si riesce con un budget limitato a conquistare la barca della vita? Una storia esemplare a lieto fine
Ho avuto sempre barche veloci, da regata, “tirate”, come si dice. Ma non mi appartenevano: erano loro a possedermi, con i loro rating, i loro materiali tecnologici, le tappe forzate, l’ansia di stare davanti. Diciamo che non ho mai navigato veramente, ho sempre corso. A un certo punto, complice lo scorrere del tempo, ho sentito il bisogno di una barca che fosse a mia disposizione, come ultimamente la sognavo: la barca della mia vita. Ma la barca del sogno doveva avere un’anima, una storia, un passato che comunque non doveva passare. Scelta difficile, con un budget basso (40.000 euro) e con un’esperienza non esaustiva. Ho cominciato la mia ricerca ma nulla mi soddisfaceva e stavo per mollare. L’estate scorsa, al largo di Ventotene, mentre navigavo con amici, impegnato dalla brezza tesa, mi sfila sottovento la barca che avevo in testa, ricorrente nel sogno. Un vecchio Grand Soleil 39, capolavoro di Alain Jezequel: avanzamento poderoso e leggero, scia delicata, linee armoniose: una piccola regina delle onde. “È lei! E’ questa la barca che voglio”, mi sono detto. LA (DIFFICILE) RICERCA SUL CAMPO Comincia la ricerca sul campo: a fine agosto seleziono alcuni Grand Soleil 39 ormeggiati nel Golfo della Spezia. La prima visita è a Lerici. Salgo a bordo: quanto sono belle le sue linee, quanto è raffinato e proporzionato il disegno degli interni… ma colgo subito un’impercettibile mancanza di feeling tra barca e armatore; la sento non amata, trascurata. Non mi convince: passo! La settimana successiva, compio un altro sopralluogo a Le Grazie. Più guardo il GS 39 più me ne innamoro: lo slancio delle linee d’acqua e della prua, la tuga sfuggente, il baglio arretrato sul limite necessario, nessun dettaglio esasperato. Questa barca ha fatto charter, lo denunciano soprattutto gli interni: solchi profondi sui paioli e nell’arredo. La strumentazione è ridotta all’osso e l’attrezzatura di coperta è logora. Non sono convinto e nonostante il prezzo molto conveniente decido di soprassedere. L’impressione è di… sfruttamento. Rimangono due contatti da valutare: in Sicilia c’è una barca plurivincitrice nelle regate locali, dotata di albero maggiorato, set di vele da regata, bulbo in piombo e