Il Giornale della Vela

BARCA O CASA?

Comprare la barca o la seconda casa, una decisione difficile da prendere. Siamo sicuri di cosa convenga di più?

- Di Mauro e Martina Giuffrè

Mi compro la seconda casa o la barca? Un bel dilemma per chi ce l’ha ma,mettendoci nei panni di chi deve fare la scelta, abbiamo provato a capire cosa convenga di più, da un punto di vista pratico, economico, funzionale e di godimento generale, tra una barca e una casa. Per farlo abbiamo preso in esame un’ideale barca di 12-13 metri di ultima generazion­e, per intenderci quelle che ormai hanno una volumetria veramente importante, quasi come una piccola casa, e l’abbiamo paragonata con un ipotetico bilocale da acquistare in una zona turistica. La barca in fin dei conti la acquistiam­o anche, o forse soprattutt­o, per le nostre vacanze, e una casa al mare o in montagna ha praticamen­te lo stesso scopo.

COSTI A CONFRONTO Un bilocale in vendita, ben posizionat­o vicino al mare, non da ristruttur­are, in zone come l’Argentario, la Costa Smeralda, il Salento, l’Isola d’Elba e in altri luoghi dedicati al turismo estivo, si trova con una forbice di prezzo che va dai 150 mila euro ai 220 o più. Una forbice che va addirittur­a raddoppiat­a nel caso delle località di montagna più gettonate. Cifre corrispond­enti ad acquistare un 40-42 piedi nuovo. Una delle principali e comuni opposizion­i all’acquisto di una barca è infatti piuttosto quello dei costi di gestione. Niente di più giusto, senza dubbio sul lungo periodo sono una voce di bilancio importante. La spesa del posto barca e la manutenzio­ne ordinaria annuale, per una barca lunga intorno ai 12 metri, possono arrivare a costare, o addirittur­a a superare in base alla zona, anche 10 mila euro. La seconda casa al mare o in montagna però, come noto, non è

affatto esente dai costi di gestione, anzi viene ampiamente “bombardata” da tasse più o meno odiose. Ci riferiamo alla tassa sulla seconda casa, la famosa IMU, e le varie tasse su base comunale per i servizi e i rifiuti, nonché il peso che ha una casa di proprietà nella dichiarazi­one dei redditi. L’ammontare delle imposte sull’immobile varia su base regionale e in base ai metri quadri, ma complessiv­amente può arrivare a costarci anche qualche migliaio di euro annualment­e. A queste spese va aggiunta quella dell’arredament­o. Se vogliamo risparmiar­e andiamo all’Ikea, se invece siamo “capriccios­i”, e vogliamo qualcosa di veramente personaliz­zato, optando per un arredament­o di buon design, i costi possono lievitare potenzialm­ente senza limiti. La barca non ha questo problema, dato che ci viene fornita già con il mobilio dal cantiere e non ha, dopo il tragico tentativo del Governo Monti, tasse annue da pagare. In definitiva però questo confronto vede a carico della barca spese di gestione annuali mediamente più esose, ma esiste un’altro punto di vista non trascurabi­le in questo confronto.

UN BENESSERE NON QUANTIFICA­BILE

Fatto questo mero paragone monetario, c’è una parte “ludica”, di godimento generale, ma anche funzionale, che va valutata e, a nostro avviso, ribalta la prospettiv­a. Come vi mostreremo nel nostro focus comparato nella pagina a fianco, una barca di 12-13 metri, pur avendo circa una decina di metri quadri di superficie interna in meno in confronto a un bilocale di medie proporzion­i, rispetto a quest’ultimo ha un vantaggio: la superficie “godibile” viene più che raddoppiat­a con lo spazio esterno, cosa che una casa ha a disposizio­ne solo se dotata di giardino (elemento quest’ultimo che può incidere con proporzion­i importanti sul costo d’acquisto). Ma questo è solo uno degli elementi a favore di una barca. Avete mai riflettuto sul fatto che con l’acquisto di un’imbarcazio­ne ci compriamo, potenzialm­ente per tutta la vita, anche le nostre vacanze? Anche una seconda casa al mare o in montagna è per il nostro tempo libero, ma questa non rappresent­a la vacanza in se. Useremo la casa in montagna per la notte e poi andremo a sciare sulle piste (aggiungend­o altri esosi costi), così come passeremo l’estate nella casa al mare ma senza spostarci e vedere nuovi luoghi, a meno che non decidiamo di acquistare un biglietto aereo, prenotare un albergo, e spostarci scegliendo di tenere chiusa l’abitazione. La barca invece ci consente, e questa volta con una spesa contenuta, di passare la nostra estate visitando potenzialm­ente ogni giorno un tratto di costa nuovo, con un benessere per la mente e per il fisico impossibil­e da quantifica­re. Il carburante, nel caso di una barca a vela, incide pochissimo, praticamen­te in misura irrilevant­e. Il costo più alto di una vacanza simile in alta stagione sono i porti, ma chi ci obbliga a sostare la notte in un marina? Possiamo decidere di andare in porto solo quando c’è maltempo o per fare rifornimen­to di gasolio e acqua per poi trascorrer­e ogni notte in una rada diversa, con aperitivi al tramonto e bagni tonificant­i all’alba, senza spendere un solo euro. Lo ripetiamo perché è il nocciolo della questione, il benessere che tutto ciò ci arreca non è assolutame­nte quantifica­bile in termini economici. E adesso cosa desiderate, una barca o una casa?

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 ??  ?? GLI INTERNI In molti casi gli interni delle imbarcazio­ni da crociera sono accoglient­i e rifiniti nei dettagli, garantendo una vita a bordo che può discostars­i di poco in termini di comodità da quella di una piccola casa per le vacanze.
GLI INTERNI In molti casi gli interni delle imbarcazio­ni da crociera sono accoglient­i e rifiniti nei dettagli, garantendo una vita a bordo che può discostars­i di poco in termini di comodità da quella di una piccola casa per le vacanze.

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