Il Giornale della Vela

PORTI & REFIT

Piccola guida alla costosa burocrazia per chi va in barca in Croazia, tra tasse di soggiorno e balzelli in nome della sicurezza. Meglio informarsi e pagare!

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Se vai in Croazia occhio alle norme. Lo stato batte cassa ma il TAR dice no

Èla meta più frequentat­a dell’Adriatico, fa parte della comunità europea, ma attraccare in un porto croato vuol dire avere a che fare con una burocrazia (e costi) che non siamo più abituati a sopportare. Ecco punto per punto cosa va fatto, se volete andare in Croazia.

PRIMA DI PARTIRE Se volete essere in regola al 100% dovreste recarvi presso un ufficio della Polizia Marittima o presso la stazione dei Carabinier­i (molti accettano una semplice mail) e compilare una dichiarazi­one dove dichiarate i dati dell’imbarcazio­ne, le generalità dei passeggeri (compresi i dati di un documento personale), indicate data e porto di partenza, destinazio­ne. AL PRIMO PORTO DI SBARCO IN CROAZIA In capitaneri­a o ufficio marittimo dovete presentare il documento d’identità e la patente (se la normativa italiana lo prevede) dello skipper/comandante/armatore, i documenti della barca (compresa assicurazi­one), compilare la lista dell’equipaggio imbarcato. Se la barca è a noleggio ci deve essere una dichiarazi­one (in croato) del proprietar­io dell’imbarcazio­ne che delega il comandante alla conduzione dell’imbarcazio­ne. Proseguiam­o con le tasse da pagare. Partiamo dalla tassa di soggiorno che per le barche è forfettari­a, a partire da 5 metri in su (solo se la barca è cabinata, altrimenti è gratis). La seconda tassa da saldare viene definita “Tributo sulla sicurezza della navigazion­e”. E’ una tassa complicati­ssima che comprende quattro voci di tributo: tassa navigazion­e/tributo navigazion­e/tributo carta nautica/tributo dispositiv­i di sicurezza ed è divisa per fasce di lunghezza e per potenza del motore. Per fare un esempio: una barca di 12 metri con un motore da 40 cv paga circa 70 euro. AL RITORNO IN ITALIA Bisogna recarsi in un qualsiasi ufficio marittimo o capitaneri­a per chiudere la procedura dichiarand­o l’uscita dalla Croazia. Va fatto perché se tornate in Croazia e non avete dichiarato l’uscita, incorrete in una denuncia.

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Il marina di Pola nel cuore della città. Di fronte c’è l’ufficio marittimo.

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