Il Giornale della Vela

SUN ODYSSEY 319

Una barca assolutame­nte docile sotto tela, facile da gestire anche con un equipaggio ridotto: a vela perdona gli errori dei meno esperti e al suo interno si presenta accoglient­e, ben rifinita e con ottime volumetrie

- Di Mauro Giuffrè

La crociera per la famiglia

Cannes ci accoglie in una bella giornata di sole per il primo giorno di test dedicati alle due novità Jeanneau, il Sun Odyssey 319 e il 490. Temperatur­a tiepida, ottima visibilità mare calmo ma….dov’è il vento? La prima prova in programma è la “piccola” entry level Sun Odyssey ma dobbiamo attendere un po’ che la brezza, assente a inizio mattinata, si faccia viva.

FILOSOFIA CRUISE

Sfruttiamo l’attesa per studiare nel dettaglio la barca nelle sue caratteris­tiche funzionali ed estetiche. Il 319 ha numerosi e chiari elementi in comune con gli altri membri della famiglia Sun odyssey, a cominciare dalla tuga che mostra il classico disegno “tondeggian­te” già visto sul 349 e su altre barche della gamma, con la chiara firma stilistica data dalla finestratu­ra continua. Il 319 è caratteriz­zato dalla poppa aperta, dove si apprezza un comodo scalino fondamenta­le per una facile discesa in acqua durante l’estate, e da una carena a spigolo abbastanza pronunciat­o nella parte anteriore. I volumi di prua sono consistent­i con una prua retta, doppia pala del timone a poppa, forse non del tutto giustifica­ta dalla larghezza della barca ma utile a consentire un agevole controllo a barca molto sbandata anche per un timoniere alle prime esperienze. In pozzetto è presente un intelligen­te tavolo ripiegabil­e a ridosso della colonnina della ruota del timone, soluzione a nostro avviso utile perché garantisce un piano indispensa­bile per i pranzi in pozzetto durante la crociera ma al tempo stesso, essendo ripiegabil­e, non ingombra minimament­e quando si manovra a vela. A prua spazio a una robusta delfiniera per proteggere l’ancora e armare potenti

asimmetric­i. Internamen­te la barca colpisce per un’altezza in dinette prossima ai 2 metri, non del tutto usuale su modelli di queste dimensioni. Cucina a sinistra e tavolo da carteggio a destra la cui seduta viene ricavata da uno dei due divani della dinette. Una cabina a poppa oltre all’armatorial­e a prua, più il bagno posizionat­o a poppa. Sobrio e senza forzature il gusto del design interno, più che buoni gli spazi di stivaggio. Più che buone complessiv­amente le finiture del mobilio, di qualità consideran­do che si tratta di una barca prodotta in grande serie.

IN NAVIGAZION­E CON VENTO LEGGERO

Finalmente è il momento di alzare le vele, la brezza, intorno ai 7 nodi, ha riempito il litorale di Cannes e possiamo finalmente saggiare le performanc­e di questa “piccola”. Il primo dato, importante, riguarda la facilità nella gestione delle manovre. Buono il dimensiona­mento dei winch primari, Harken di serie, che consentono di cazzare la vela di prua, dalla posizione del timoniere, utilizzand­o senza problemi una sola mano, almeno in condizioni di aria leggera. Data la carena a spigolo e la doppia pala, che con poca aria determinan­o una resistenza idrodinami­ca inevitabil­e, il 319 non va forzato troppo sugli angoli di bolina ma va accompagna­to dolcemente all’orza aspettando che i numeri salgano gradualmen­te. Orzare senza avere raggiunto una sufficient­e velocità è controprod­ucente, meglio partire dalla bolina larga, entrare in accelleraz­ione e poi portare la barca al suo massimo angolo al vento. Così la barca non fatica a raggiunger­e i 40 gradi di apparente, toccando con 8 nodi i 4.2 di velocità gps. In virata la perdita di velocità è di poco più di un nodo. In definitiva l’impression­e complessiv­a della barca è quella di un tranquillo modello per la crocera familiare, con una carena equilibrat­a e un piano velico non esasperato che da probabilme­nte il suo meglio nelle brezze medie ma consente l’errore anche al velista poco esperto.

MANOVRE FACILI

Il layout delle manovre è quello tipico dei cruise moderni, con i due winch delle vele di prua a ridosso della timoneria. Ci è piaciuta meno la posizione della scotta randa sul winch della tuga, ma si tratta di un particolar­e superabile scegliendo un’opzione di layout differente. Buona la qualità dell’attrezzatu­ra di coperta interament­e firmata Harken, così come ottimo ci è sembrato il dimensiona­mento che aiuterà con aria sostenuta a gestire le manovre senza troppa fatica, in linea con la filosofia easy sailing.

 ??  ?? I NUMERI DEL SUN ODYSSEY 319 Lungh. f.t.: 9,80 m Lungh. scafo: 9,40 m Largh max: 3,46 m Pescaggio: 1,85 m Disloc.: 5100 Kg Cabine: 2 Acqua: 150 lt Carburante: 100 lt Motore: 21 hp Sup. vel. bolina: 47,6 mq Progetto: Jeanneau Design Cantiere: Jeanneau...
I NUMERI DEL SUN ODYSSEY 319 Lungh. f.t.: 9,80 m Lungh. scafo: 9,40 m Largh max: 3,46 m Pescaggio: 1,85 m Disloc.: 5100 Kg Cabine: 2 Acqua: 150 lt Carburante: 100 lt Motore: 21 hp Sup. vel. bolina: 47,6 mq Progetto: Jeanneau Design Cantiere: Jeanneau...
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 ??  ?? SCENDERE IN ACQUA È FACILE Vista da poppa si nota lo spigolo e la comoda discesa a mare. A destra il layout degli interni del modello da noi provato.
SCENDERE IN ACQUA È FACILE Vista da poppa si nota lo spigolo e la comoda discesa a mare. A destra il layout degli interni del modello da noi provato.

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