Navigare più comodi, felici e in sicurezza
Abbiamo selezionato otto consigli, indispensabili per stare in barca ancora più comodi, navigare meglio e in sicurezza. Usateli!
1. L’ELENCO DEI LAVORI EFFETTUATI
Compilate con costanza un file in cui inserite tutti i lavori effettuati sulla barca con la descrizione dell’intervento e la data di effettuazione. Ha una doppia funzione: la prima è di avere traccia di tutti i lavori fatti a bordo e la seconda è, nel caso di vendita, la dimostrazione all’acquirente della cura con cui è stata tenuta.
2. IL WINCH ELETTRICO
Regalatevi il lusso di avere un winch elettrico per diminuire la fatica in crociera. Vi servirà per per issare la randa ma anche per cazzare le scotte del genoa con vento forte o salire in testa d’albero con una sola persona in coperta. Ne basta uno, da installare in modo tale che sia comodo per la drizza randa. Poi, sta a voi, con un po’ di ingegno e pratica predisporre rinvii per usarlo per cazzare le scotte del fiocco o per salpare l’ancora.
3. IL GRIPPIALE
Consigliato in caso di ancoraggio in baie affollate o se dovete passare la notte in rada, il grippiale (la boetta di segnalazione della posizione dell’ancora) fa sì che chi arriva dopo di voi non butti la sua ancora sopra la vostra. Poi, in caso di incaglio sarà più facile recuperarla. Trovate un posto al grippiale nella zona dove è stivata la catena dell’ancora. Dovrete avere una cima o fettuccia sui 25 metri con un moschettone o sistema comodo di gancio/sgancio che va attaccato al fuso dell’ancora.
4. LA TRINCHETTA CON IL FRULLINO
Se siete degli appassionati della trinchetta, la piccola vela da posizionare tra il fiocco e la randa, il metodo più semplice è quello di dotare la trinchetta di un frullino da gennaker o Code 0 a cima continua. Facilissimo da srotolare e arrotolare quando non lo si usa, mantenendolo armato, senza doverlo riporre.
5. GENNAKER O CODE 0, SACCO A PRUA
Le vele da andature portanti facili da usare come i gennaker e i Code 0 non sono dotate di protezione anti raggi UV e quindi se si lasciano issate arrotolate sul frullone, si rovinano. Per non fare la fatica di dover spostare il sacco della vela per riporlo nel gavone che quasi sempre è a poppa, mettete il sacco a prua. Trovate il posto giusto, ad esempio ben attaccato lateralmente alle draglie a circa un metro o due dal punto di mura.
6. UNA FETTUCCIA DA 50 METRI DA TENERE A POPPA
Cosa c’è di meglio di una fettuccia in poliestere (carico 4.000 kg) arrotolata su di un tamburo che viene fissato al pulpito di poppa? Dovete attaccarvi al volo in un ancoraggio con cime a terra, entrare in banchina di poppa in una condizione in cui dovete dare al volo una cima a terra, disincagliare l’ancora, lanciare al volo una cima se qualcuno è caduto in mare o semplicemente fare il bagno mentre navigate a vela? Se l’avete, non dovrete ogni volta tirare fuori dal gavone una pesante cima, magari attorcigliata.
7. ANTIVEGETATIVA? AUTOLEVIGANTE!
Diffidate dei sistemi alternativi alle antivegetative tipo ultrasuoni e simili. Meglio la vecchia cara antivegetativa: scegliendo quella autolevigante che rilascia lentamente il “veleno” antialghe, autopulendosi quando la barca naviga. In più “consumandosi” con l’uso non crea spessori eccessivi sull’opera viva ad ogni applicazione e riduce quindi nel tempo il costoso lavoro di rimuovere gli strati di antivegetativa per riportare a nudo lo scafo immerso.
8. LA MINI BOMBOLA DA SUB
Basta una piccola bombola da sub di quelle usate per le emergenze o come aiuto per lo snorkeling per risolvere il problema di un’ancora incagliata. Ma anche se volete dare una bella pulita alla linea di galleggiamento della barca o alla carena. La minibombola da sub/snorkling che fornisce aria da 10 a 30 minuti è piccola, è facile da usare e ha un costo accettabile a partire da 100 euro circa.