Il Giornale della Vela

CHIACCHIER­E IN BANCHINA

Ripercorri­amo il caso che ha sconvolto gli animi e ha mobilitato la comunità italiana dei velisti

- Gregorio Ferrari

Velisti dispersi in Atlantico: cosa è successo ad Aldo e Antonio?

Dal 2 maggio, data in cui l’Epirb, il dispositiv­o di localizzaz­ione satellitar­e, ha emesso il segnale di emergenza per poi spegnersi immediatam­ente, non si è più saputo nulla di Antonio Voinea e Aldo Revello, i due velisti che stavano navigando a bordo dell’Oceanis Clipper 473 Bright, nel corso del trasferime­nto che dalle Azzorre gli avrebbe dovuto portarli attraverso Gibilterra, a La Spezia, in Liguria. L’allarme è stato lanciato 330 miglia a Est-SudEst di Punta Delgada (Portogallo), in pieno giorno, alle 13.48 (ora locale), per poi non ripetersi più. Le condizioni meteomarin­e non erano proibitive (10-15 nodi di vento, 1-2 metri d’onda). A recarsi sul posto prima di tutti è stata una nave della Marina Portoghese che, però, dopo appena tre giorni, è rientrata alla base. A seguito delle pressioni da parte del Ministero degli Esteri italiano, incalzato anche dal popolo del web che chiedeva la ripresa delle perlustraz­ioni, i portoghesi sono tornati al lavoro, affiancand­o la fregata multi-missione Alpino della Marina Militare italiana, nel frattempo intervenut­a dopo aver deviato dalla sua missione iniziale verso gli Stati Uniti d’America. Dopo 48 ore nave Alpino, che con il suo elicottero

di bordo, un SH90, aveva setacciato oltre 5000 miglia nautiche quadre, è ritornata sulla sua rotta e un paio di giorni dopo anche la Marina del Portogallo ha concluso la missione di ricerca, lasciando un cosiddetto “warning”, un invito ai naviganti che transitano nella zona a prestare attenzione e a segnalare eventuali elementi riconducib­ili al naufragio o alla zattera. Il fatto che l’Epirb, ad attivazion­e manuale, abbia mandato la posizione della barca per appena una manciata di minuti, farebbe pensare ad una perdita del bulbo con conseguent­e scuffia e perdita del dispositiv­o. Date le dimensioni della barca, oltre 14 metri, i due potrebbero aver avuto il tempo di aprire la zattera a poppa e salirci sopra. È proprio sulla ricerca della zattera che si sono concentrat­e le operazioni dei soccorrito­ri, senza successo. Mentre le perlustraz­ioni ufficiali procedevan­o a singhiozzo, tra gli appelli disperati della moglie di Aldo, Rosa Cilano, c’é chi ha suggerito l’impiego di satelliti militari. E chi ha lanciato la raccolta fondi per finanziare le ricerche. Rimane dunque il mistero intorno a quanto accaduto ai due ragazzi: l’urto con un container? Un’esplosione a bordo? Pirati? O lo schianto con una grossa nave?

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 ??  ?? Antonio Voinea (30 anni), a sinistra e Aldo Revello (53 anni) sono scomparsi in mare lo scorso 2 maggio.
Antonio Voinea (30 anni), a sinistra e Aldo Revello (53 anni) sono scomparsi in mare lo scorso 2 maggio.

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