CROCIERE&MARINAI
I suoi dipinti sanno di mare appena li vedi e ti viene voglia di possederli per sognare di essere li, anche tu a bordo. Ecco come Corrado Cohen riesce a trasmettere le sue atmosfere
Il pittore che dipinge le barche sulle carte nautiche. Perché a volte le previsioni toppano?
APortofino se vi capita di avere la fortuna di incontrare un bel signore con i fluenti capelli candidi che sta dipingendo, avvicinatevi. Scoprirete uno dei più originali pittori di barche e di mare. Si chiama Corrado Cohen, ha inventato una tecnica pittorica del tutto particolare: dipinge barche inserite armoniosamente all’interno di carte nautiche. Corrado che usa tecniche spaziano dall’acquarello, all’olio, alla tempera all’uovo ed al pastello è un artista che attinge alle sue grandi esperienze veliche. Un bel vantaggio se si tratta di riprodurre barche in azione. Grande è la precisione, non c’è mai un errore “velico”, come tanti grandi pittori che hanno immortalato velieri hanno fatto in passato. Per capire meglio il personaggio, Corrado a 70 anni si presentava a regatare sul suo amato Dinghy con giacca, pantaloni di lino bianco, sigaro e panama in testa. Non arrivava primo, ma era l’idolo dei suoi amici concorrenti. Bizzarro, ma capace di cogliere il vero spirito della vela, Corrado Cohen ha radunato alcune delle sue opere e una sua storia artistica in un bel sito, www.corradocohen.com. Ecco cosa ci ha raccontato di lui suo figlio Marco.
CORRADO RACCONTATO DAL FIGLIO
Racconto della attività velica di mio padre Corrado Cohen, passato alla storia più per la sua impeccabile eleganza) che per i risultati sporti- vi. Inizia negli anni 70 alternando regate offshore col mitico Guia (il primo) di Giorgio Falck a triangoli con un bellissimo Finn in legno. Segnalo in quegli anni pure un improbabile campionato italiano Finn a cui partecipa sotto bandiera ospite per la Grecia (all’epoca aveva passaporto greco). Finisce su un Soling a fine anni 70 regatando contro (si fa per dire) una leggenda della vela: un giorno mentre lo aspetto sulla banchina (avevo 10 anni) chiedo a un signore elegante e robusto con la barba come mai lui era gia arrivato e mio papà era ancora in mare… era Paul Elvstrom che nelle regate dello Yacht Club Italiano a Genova regolarmente dava una mezz’ora al mio genitore timoniere. Gli anni 80 lo vedono timoniere e armatore di un meraviglioso Swan 44, il Fiesta, con cui partecipa a tutte le regate del Mediterraneo, Giraglia in testa e pure la prima Swan Cup a Porto Cervo. Scende dallo Swan e acquista il sesto J24 italiano partecipando a numerose regate. In quegli anni ci facciamo conoscere come il vascello fantasma… perché anche quando non ci vedevano ci sentivano visto le continue discussioni a bordo. Finisce la carriera di velista su un Dinghy dove regata fino alle porte dei suoi 80 e diventa commodoro. L’ultima sua regata è per adesso la Vela Cup di due anni fa, fresco 80enne, dove si presenta in giacca e occhiali da ghiacciaio. Dipinge a portofino dal 2000 dove ha lo studio e la sua figura in completo bianco e papillon con l’immancabile panama fa ormai parte del paesaggio di Portofino da cui è ormai adottato come Pittore onorario.