Il Giornale della Vela
MOLLARE GLI ORMEGGI
In sei mosse, ecco come salpare in tutta tranquillità anche se dovete eseguire la manovra da soli
Ègiunto il momento di mollare gli ormeggi. Prima di tutto, la parola d’ordine è “calma” anche se c’è vento. Non serve agitarsi, correre o urlare ordini. Serve solo avere chiaro in mente come si comporta la barca in funzione: a) della direzione del vento al momento in cui si fa la manovra b) dell’azione combinata di timone e motore. Andiamo a vedere nel dettaglio la manovra.
Meglio non rischiare che nel momento in cui si accende motore, uno dei testimoni della trappa finisca nell’elica: il testimone è abbastanza leggero e, quando la barca è vicina al pontile, il rischio è concreto. Dovrete quindi allontanarvi dal pontile senza usare il motore: è sufficiente filare 1/ 1,5 metri delle cime di ormeggio e la barca si allontanerà da sola.
A questo punto possiamo serenamente utilizzare il motore. Se il vento arriva da poppa possiamo liberare le trappe di prua. Anche se il vento arriva da un’altra direzione, possiamo ugualmente far liberare le trappe se avremo l’accortezza di inserire la marcia avanti e tenere il timone all’orza.
Per far ciò, se siete da soli o in compagnia di un equipaggio inesperto, bloccate il timone all’orza sfruttando la ghiera centrale. Liberate la cima di poppa sottovento e tenendo soltanto quella di sopravento, inserite la marcia avanti.
Ora potrete recarvi a prua, con la massima tranquillità, a liberare la trappa (o le trappe). Timone all’orza, cima di sopravento e marcia avanti impediranno alla prua di scadere.
Ora non vi resta che occuparvi della cima di poppa sopravento: mettete in folle per allentare la tensione e liberatela, poi ingranate la marcia avanti per uscire dall’ormeggio.
Ritornate in pozzetto, sempre con calma, in modo tale da trasmettere sicurezza totale all’eventuale equipaggio inesperto che vi accompagna.