I GIOVANI ITALIANI CHE VINCONO
GLI AZZURRI FANNO SUL SERIO Il Nacra 17 di Ruggero Tita e Caterina Banti guida un movimento che sembra pronto a sbocciare anche con i giovani fenomeni del windsurf e le promesse del Laser. Ma le soddisfazioni non arrivano solo dalla vela olimpica
La generazione di talenti azzurri
C’è un’Italia giovane, bella e vincente. Credeteci, non è un entusiasmo forzato per convincersi di essere ottimisti. Questa volta stanno piovendo medaglie su medaglie da tutti i fronti, dalle classi olimpiche ma non solo da quelle, dai giovani e dai giovanissimi. Abbiamo in casa almeno due generazioni di velisti preparati, entusiasti, capillari nella preparazione e almeno in linea teorica pronti a conquistare il mondo e le medaglie ancora più pesanti. Non vinciamo una medaglia olimpica da Atene 2000, non è possibile aspettare oltre. IL NACRA 17 ITALIANO CI FA SOGNARE A guidare il movimento ci sono senza dubbio i due fenomeni del cat volante olimpico, Ruggero Tita e Caterina Banti, la coppia imbattibile del Nacra 17. Hanno vinto il secondo europeo di fila ed è la terza medaglia se consideriamo anche il bronzo mondiale nel 2017, senza contare la stagione in Coppa del Mondo dominata dove hanno vinto tutte le tappe alle quali hanno partecipato nel 2018. Un dominio praticamente totale e al momento incontrastato. Ovvio che non bisognerà sedersi sugli allori perché il livello della classe salirà vertiginosamente in avvicinamento alle Olimpiadi di
Tokyo 2020 e i rivali daranno presto del filo da torcere provando a studiare e a imitare proprio la tecnica dei nostri azzurri, ma il futuro dei due ragazzi può e deve essere brillante come il presente.
QUEI WINDSURFISTI TERRIBILI
Alle loro spalle scalpitano gli azzurri dell’RS:X. Se Mattia Camboni e Flavia Tartaglini sono la certezza di essere competitivi alle Olimpiadi, e lo hanno confermato ai Giochi del Mediterraneo vincendo rispettivamente l’oro e il bronzo, Nicolò Renna e Giorgia Speciale, classe 2000 e 2001, sono il futuro che avanza al galoppo a suon di medaglie, non a caso sono stati tra i nostri premiati alle ultime due edizioni del Giornale della Vela. I due hanno vinto l’oro, Speciale, e il bronzo, Renna, ai campionati giovanili RS:X per poi ripetersi poche settimane dopo al Mondiale ISAF giovanile in Texas dove hanno conquistato rispettivamente bronzo e argento. Ma tra i giovani windsurfisti che scalpitano va tenuto d’occhio anche Matteo Evangelisti, classe 1998, bronzo ai Giochi del Mediterraneo, un altro atleta che contribuisce ad alzare il livello tecnico della pattuglia azzurra della tavola a vela.
LASER E DINTORNI
Quelle di Renna e Speciale non sono state le uniche medaglie arrivate dal Texas, c’è anche l’argento nei nei Nacra 15 di Andrea Spagnolli e Giulia Fava, altra coppia da tenere in grande considerazione con uno sguardo verso il futuro. E poi ci sono le ragazze del Laser, una classe in cui soprattutto a livello femminile abbiamo molto faticato a livello internazionale negli ultimi anni. Silvia Zennaro è ormai nel giro nella nazionale da diverse stagioni, una carriere fatta di alti e bassi ma a livello di “garra” la chioggiotta non è certo seconda a nessuno e lo ha dimostrato con l’argento ai Giochi del Mediterraneo di Terragona Spagna. Grinta che non manca di certo anche a Carolina Albano, giovane triestina classe 1996 che a Danzica in Polonia ha centrato un bellissimo argento al Mondiale Laser Under 21. E poi c’è quel fenomeno di Sofia Tomasoni che nel kite, disciplina acrobatica TTR, è al secondo mondiale di fila vinto, non male per una ragazza di appena 16 anni. NON SOLO CLASSI OLIMPICHE
Come dicevamo, l’Italia non vince solo nella classi olimpiche. Di Ambrogio Beccaria nei Mini 650 ne parliamo in apertura di questo numero, ma non dobbiamo dimenticare Ettore Botticini che sul Lago di Ledro si è laureato campione del mondo di match race Under 23 con un equipaggio completato da Lorenzo Gennari e Simone Busonero. Il giovane timoniere toscano classe 1996 è ormai un nome fisso ai vertici della classifica di specialità mondiale di match race, in un periodo in cui si parla tanto di Coppa America ci auguriamo che anche il suo nome finisca sotto i riflettori.