LE BARCHE
L’11.98 del cantiere francese bissa alla Middle Sea Race la vittoria ottenuta dalla sorella minore nel 2017. Ecco i segreti del successo di queste barche
JPK 11.80, J/99, Swan 65, Oceantec 50
IJPK, dell’omonimo cantiere francese, sono ormai una “dinastia” di progetti che hanno il vizietto della vittoria nelle super classiche dell’altura. I JPK, e l’11.80 vincitore della Middle 2018 in particolare, (sorella maggiore del 10.80 che ha già vinto Fastnet e Middle), sono barche espressamente pensate per le regate offshore e la crociera molto sportiva, progetti concepiti per il regolamento IRC, disegnati da Jacques Valer – uno dei grandi interpreti del mondo IRC – ma con caratteristiche generalmente all round. Baglio massimo pronunciato, quello dell’11.80 è di 3,95 mt, e arretrato per avere potenza e stabilità nei laschi con vento forte e onda. Leggero spigolo a poppa, che termina molto prima di mezza nave, per navigare al meglio di bolina con molto vento, ma volumi anteriori fini e rotondi per non essere penalizzati nel vento leggero. L’11.80 non ha una carena sbilanciata in maniera assoluta verso le andature portanti, lo spigolo non è troppo duro, la barca ha comunque forme di carena rotonde, il che gli consente di avere prestazioni “all round” pur privilegiando le andature portanti. Non a caso Courrier era tra le primissime barche anche al passaggio di Favignana e fin li la regata si era corsa con una parte di vento leggero e una di bolina con vento forte, situazioni teoricamente meno favorevoli. L’immersione della chiglia a 2,34 m con un dislocamento di appena di 5900 kg di cui 2650 in chiglia, accoppiati a una superficie di bolina di 89 mq e uno spinnaker di 134 danno la dimensione del rapporto peso/potenza di questa barca e spiegano il perché nella grandi surfate del Canale di Sicilia non ci sia stata storia contro le barche di vecchia generazione più dislocanti.