Il Giornale della Vela

LE STORICHE

La storica imbarcazio­ne reale, dopo un primo tentativo non andato a termine, verrà ricostruit­a in alluminio e portata in Nuova Zelanda nel 2021

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Il Britannia rinasce ancora; Panerai, addio vele d’epoca

Un nome che ha fatto la storia dello yachting mondiale, una delle più belle imbarcazio­ni da regata classiche mai realizzate: stiamo parlando del Britannia, prima cutter bermudiano poi convertito in J Class, che rivivrà in tutto il suo splendore in una versione moderna.

UNA BARCA REALE

Progettato da George Lennox Watson e costruita dai cantieri Henderson sul fiume Clyde in Scozia, nel 1893 per il figlio della regina Vittoria, Albert Edward, allora Principe del Galles. Oltre a essere usato in regata, durante gli anni che precedette­ro la prima guerra mondiale, il Britannia fu impiegato principalm­ente per la crociera dal re Edoardo VII e poi, dopo la sua morte nel 1910, dal figlio ed erede Re Giorgio V. Negli anni ‘30, dopo alcuni cambiament­i nella regola di classe con cui si disputavan­o le regate delle grandi barche in quell’epoca, l’arDa mo fu cambiato in sloop e il Britannia fu dotato di un albero alto addirittur­a 53 metri, il più grande mai costruito in legno. Nel gennaio 1936 dopo la morte di re Giorgio V, fu annunciato che, in accordo con i desideri del sovrano, il Britannia sarebbe stato affondato. Il 10 luglio 1936 fu rimorchiat­o fino a St. Catherine's Deep vicino all'Isola di Wight e affondato.

LA DOPPIA RINASCITA

Nella seconda metà degli anni 90 una prima ricostruzi­one fu avviata dall’imprendito­re norvegese Sigurd ma, dopo oltre un decennio di lavori e nonostante fosse stato già realizzato lo scafo in legno di pino, problemi finanziari ne interruppe­ro il completame­nto. Lo scafo fu nel frattempo rilevato dalla K1 Britannia Foundation, società che ha come obiettivo progetti di beneficenz­a in varie zone del mondo e che ha deciso di usare il Britannia come veicolo della sua attività. qui l’idea di realizzare nuovamente da zero un nuovo Britannia, non più in legno ma in alluminio, come era già stato ipotizzato dal suo progettist­a. La sua costruzion­e inizierà quindi nel 2019 e l’obiettivo è quello di portare il Britannia nel 2021 in Nuova Zelanda, ad Auckland, in occasione della Coppa America. “La visione della K1 Britannia è quella di riportare in vita questa straordina­ria imbarcazio­ne e utilizzarl­a sia per il diporto che per le regate del circuito J che soprattutt­o per gli scopi benefici che sono negli obiettivi della società", ha spiegato Priya Thirumur della Britannia K1. "Sarà uno dei più grandi yacht classici di tutti i tempi, immediatam­ente riconoscib­ile, il futuro del Britannia sarà quello di essere equipaggia­to per una nuova epoca nella nautica da diporto, mentre servirà anche come un fiore all'occhiello internazio­nale per iniziative per i giovani a tema nautico”.

 ??  ?? IL BRITANNIA Lungo 37 mt, largo 7,21, a sinistra lo scafo della prima ricostruzi­one non completata, sotto una foto d’epoca del Britannia già nella versione J Class.
IL BRITANNIA Lungo 37 mt, largo 7,21, a sinistra lo scafo della prima ricostruzi­one non completata, sotto una foto d’epoca del Britannia già nella versione J Class.

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