SUN ODYSSEY 410
Lombard prosegue la strada già tracciata da Briand, una barca ricca di soluzioni originali che ha un occhio attento anche alle performance
L’innovazione Jeanneau non si ferma. Il nostro test
Se fino ad oggi la scelta era tra la comodità e le prestazioni, Jeanneau, con il nuovo Sun Odyssey 410, nella versione Performance da noi provata, vuole strizzare l’occhio a entrambe. Una versione che non si differenzia di molto dalla versione standard, se non per alcuni particolari che ne migliorano le manovre e il rapporto peso/potenza. Il Sun Odyssey 410 è una barca che ci ha impressionato positivamente fin da subito. L'albero in alluminio è più alto di 20 cm rispetto alla "sorella non performance". La barca è estremamente bilanciata, tanto da poter lasciare tranquillamente la ruota del timone, senza che questo cambi la rotta di un solo grado. I timoni a doppia pala sospesa, le boccole autoallineanti ed i cavi in tessile rendono eccellente la morbidezza della timoneria, ne migliorano la sensibilità ed il controllo, facendo provare a chi è al timone la sensazione di essere al comando di un vero e proprio
"derivone". Lo scafo è molto agile e risponde in modo repentino a quella che è la volontà del timoniere, non dimostrando affatto i suoi 7900 kg di dislocamento a vuoto, che comunque è un peso del tutto ragionevole per una barca da crociera di queste dimensioni.
COPERTA E MANOVRE
Tutte le manovre sono rinviate in pozzetto in modo molto efficace ed insieme alla presenza di un winch eletpossibilità trico, ed il bow-thruster, rendono la conduzione e la manovra dell'imbarcazione molto facile anche in solitaria. Interessante è la posizione del rimando del barber del fiocco, presente in questa versione più sportiva. La sagolina che lo regola, sostituendo l'avanzamento e la retrocessione del carrello del fiocco, è rimandata alla parte più poppiera del pozzetto, davantistante alla timoneria e non a centro barca come è usuale in altre imbarcazioni. Questo ci permette di avere massima di regolazione delle vele, senza allontanarci dalla postazione di comando. La sagola del rollafiocco invece è stata rimandata sulla tuga, nel blocco di strozzatori del winch elettrico e non verso il pulpito di poppa. Questo agevola di gran lunga la manovra di rollaggio della vela in solitaria, eliminandone, naturalmente, la fatica.
LA PROVA A VELA E A MOTOREI
Con un vento apparente di 13
nodi, in condizioni di poca o quasi nulla onda,, l'angolo migliore di bolina che la barca riesce a tenere è di 25° mantenendo una velocità (SOG) di 5.8 nodi. Decisamente un buon compromesso per la tipologia di barca di cui stiamo parlando. Al traverso/lasco stretto la velocità aumenta anche grazie all'ausilio del Code Zero che avevamo in dotazione per il nostro test. Con un angolo al vento di 104° ed un’intensità di 12.6 nodi la velocità GPS dell'imbarcazione si manteneva stabile sopra i 6.5 nodi con frequenti punte a 6.8. Poggiando ancora verso il lasco più profondo le prestazioni sono calate anche per la mancanza di una vela dedicata a quest’andatura, come un vero gennaker o un asimmetrico con una “spalla” generosa. Con un angolo apparente di 157°, e un vento intorno ai 9 nodi, la velocità si è mantenuta intorno ai 4.5, ma dobbiamo tenere a mente che stiamo sempre parlando di una barca da crociera. Una vela adatta renderà divertente anche la conduzione a questi angoli. Per quanto riguarda le prestazioni a motore, importanti quando si pensa a una barca da utilizzare anche in lunghe crociere, il 410 del nostro test era motorizzato con il nuovo Yanmar 4JH45 Common Rail (45hp) a linea d'asse ed elica tripale abbattibili. Le prestazioni della barca durante la navigazione a motore sono nella norma: al massimo di giri/min, 3000, la barca arriva a toccare 8.5 nodi, mentre ad un regime di crociera, 2300 giri/min, la velocità rilevata è di 6.5 nodi.
INNOVAZIONI E SOLUZIONI PER GLI ESTERNI
Focalizzandoci su alcuni dettagli interessanti con cui Jaenneau ha caratterizzato questa barca, troviamo, primo tra tutti, il passavanti a discesa. Tra il pozzetto e la prua, infatti, è stato eliminato il classico "gradino", agevolando notevolmente il passaggio. É stata eliminata qualsiasi tipo di rotaia. In alternativa a quella del fiocco sono stati adottati i barber, per la randa invece un semplice sistema alla tedesca. La posizione della strumentazione relativa al motore (quadro di accensione, contagiri, etc...) è speculare alla seduta del timoniere dal lato di manovra, ovvero quello di dritta, in modo da essere sempre sott'occhio, senza dover accucciarsi ai piedi della timoneria in posizioni scomode e talvolta pericolose, durante le procedure di manovra. Tutte le manovre a bordo sono a vista. Anche se ad
La luminosità a la cura degli interni, oltre al loro comfort, sono i punti di forza del 410
un occhio più esigente le drizze e le scotte che passano a vista sulla tuga possono sembrare "brutte", la sicurezza che deriva dalla facilità di ripassaggio immediato nei passacavi, qualora ce ne fosse la necessità, è massima e decisamente apprezzata.
INTERNI
L'Architetto Marc Lombard è riuscito a sfruttare al meglio lo spazio interno di questa barca. Il quadrato è davvero ampio, con un altezza massima di 1.98 m. I due lavelli, il frigorifero da 190 lt, il forno a microonde ed i due fornelli, non tolgono lo spazio in cucina alla possibilità di stivaggio. Altri gavoni molto ampi li troviamo sotto la seduta del tavolo, del carteggio, sotto il paiolato e sotto la chaise longue, che diventa comodamente, se necessario, seduta del tavolo da pranzo. Interessante la "cantinetta dei vini", soluzione porta bottiglie in legno a nido d'ape, sotto un paiolo a centro barca. Le due cuccette di poppa (una delle soluzioni proposte) hanno un’altezza max di 1.90 m, una grande possibilità di stivaggio e dotate di materassi ampi e comodi (2,015 x 1,38/1,22 m). Entrambe si dividono un bagno con la doccia separata. Per chi pensasse che il passavanti a discesa possa togliere spazio alle cuccette di poppa... niente paura! La progettazione dell'interno è riuscito a mitigare molto bene questa peculiarità della coperta dell'imbarcazione. La cabina armatoriale, con il bagno privato, anch'esso con la doccia separata, è davvero ampia. Con 1,87 m d'altezza max, molto luminosa ed accogliente, ha ampi armadi e un materasso rettangolare 2.00 x 1,50 m. L'albero non è passante ed il puntone non da troppo fastidio al passaggio verso la cabina armatoriale.