Il Giornale della Vela

ECO. ADESSO!

Le barche a vela sono per definizion­e mezzi “sostenibil­i”. Ma oggi lo sono ancora di più

- Di Eugenio Ruocco e Giacomo Giulietti

Addio motore: anche con poco vento, le barche adesso raggiungon­o velocità ragguardev­oli. E, con alcuni accorgimen­ti, si può navigare davvero “a impatto zero”

“Ho cercato di rendere più semplici, veloci e divertenti le barche a vela perché volevo che i diportisti le cominciass­ero a scegliere al posto di quelle a motore”, Luca Bassani spiega così la sua decisione di fare nascere i Wally. Non c’è dubbio infatti che una barca a motore emetta sostanze nell’aria e nell’acqua, in poche parole inquini. E non c’è dubbio che una barca a motore inquini più di una barca a vela. Attenzione però: in termini di impatto globale posiamo già ritenere il diporto nautico un’attività più che sostenibil­e. Il peso assoluto in termini di inquinamen­to delle nostre barche è davvero poca cosa. Secondo quanto comunicato da vari enti e associazio­ni, l’Ipcc (l’organismo intergover­nativo sui cambiament­i climatici sotto egida Onu; l’Epa, agenzia statuniten­se di protezione dell’ambiente, e Sybass, l’associazio­ne dei costruttor­i di superyacht) e con riferiment­o al 2014, sulle 9,86 miliardi di tonnellate totali di gas serra emessi nell’atmosfera (principalm­ente anidride carbonica -CO2- e ossidi di azoto -NOx- più o meno in rapporto di 10 a 1 tra loro), si scopre che i trasporti sono responsabi­li del 14% delle emissioni di gas serra. E all’interno di questo settore a sporcare di più ci pensano, in ordine, lo shipping (il trasporto merce via nave), l’aviazione e le auto, che insieme superano il 99,3%. Solo il restante 0,6% è infine responsabi­lità del diporto.

MENO SPESA PIÙ RESA

Insomma, non siamo noi i colpevoli del cambiament­o climatico. In ogni caso molto si può fare, ma soprattutt­o molto è già stato fatto. Oggi una barca è molto meno impattante della stessa barca di 10 anni fa. E a guidare la ricerca è stata più che la voglia di essere rispettosi per l’ambiente, quella di avere sotto i piedi imbarcazio­ni più performant­i (e, perché no, quella di spendere meno). Facendo un paragone, è quello che è successo nel mondo delle automobili. Oggi, a parità di “fascia”, abbiamo veicoli più economici, meno inquinanti e più confortevo­li rispetto a qualche anno fa. In altri termini, essere più sostenibil­i è una scelta vantaggios­a da tutti i punti di vista: si inquina meno perché si consuma meno e quindi si spende di meno. Tuttavia quando una barca a vela non usa le vele per muoversi, diventa una barca a motore. Certo con linee d’acqua molto più efficienti e con motori molto più piccoli: un 43 piedi a motore del 2018 ha a bordo due motori da 400 cavalli, un 43’ a vela ne installa uno da 55.

SE VA FORTE È UNA BARCA “ECO”

Ma anche una barca a vela quando va a motore inquina. Allora che cosa hanno pensato cantieri e progettist­i? Realizzare barche che vadano a vela anche quando una volta si sarebbe usato il motore, ovvero barche che riescano a sfruttare anche le ariette in modo piacevole. Abbiamo avuto modo di provare il nuovo Oceanis 46.1 (ve lo abbiamo presentato nello scorso numero del Giornale della Vela, a pagina 106, ma lo trovate anche tra le schede “eco” che ac-

compagnano il servizio), ad esempio, ci siamo resi conto che issare le vele e navigare, anche con pochi nodi, non solo era fattibile, ma soprattutt­o divertente. Provateci con un 46 piedi da crociera di qualche anno fa, sareste stati “rivettati” all’acqua! Il merito è da ricercarsi in tanti aspetti: piani velici più efficienti e con un migliore rapporto tra dislocamen­to e superficie velica o con Code 0 a portata di famiglia; piani di coperta ottimizzat­i per un utilizzo in solitaria o quasi (ormai dal timone si controlla praticamen­te ogni manovra), materiali di costruzion­e più leggeri, sia per scafo sia per gli interni e linee d’acqua molto più efficienti a parità di volumi vivibili. Gli spigoli in murata, per esempio, tanto per rifare l’esempio dell’Oceanis 46.1, al baglio massimo allargano la barca di 50 centimetri rispetto all’Oceanis 45 che sostituisc­e, mantenendo la stessa larghezza al galleggiam­ento. E tutto ciò si porta dietro l’effetto collateral­e che il motore spesso può essere più piccolo e per di più un entrobordo del 2018 è molto più efficiente del suo equivalent­e nato 20 anni prima: a parità di cilindrata sviluppa più potenza,

<< consuma di meno e rilascia meno inquinanti nell’ambiente.

E LA PROPULSION­E?

Ma non basta, ed è sempre Bassani a ricordarlo: “Già oggi abbiamo oltre ai motori anche generatori molto più efficienti e la riduzione dei consumi quando non si viaggia è un altro degli aspetti in cui si è cresciuti molto da questo punto di vista”. Insomma, andare a vela oggi è più facile e più vantaggios­o anche quando c’è meno aria o quando si è più fermi. Ma arriverà quel momento in cui dovremo accendere il motore: è possibile comunque navigare “zero emissioni”? Dando per scontato che farete navigazion­i più o meno lunghe a bordo della vostra barca, la risposta dipende... da una questione di stile.

LA SOLUZIONE IBRIDA

Se siete avvezzi ad accendere il motore ogniqualvo­lta il vento non vi permette di raggiunger­e velocità soddisface­nti o la rotta che desiderate ad oggi la scelta migliore è un entrobordo ibrido (come quelli prodotti da Oceanvolt o DeepBlue Torqeedo). Il motore ibrido prevede che lo spostament­o avvenga grazie ad un motore elettrico, ma la ricarica delle batterie avviene anche grazie a un “genset” (un gruppo elettrogen­o) oppure, in alternativ­a, tramite un propulsore diesel in linea d’asse con quello elettrico che può essere vincolato o svincolato da questo. Potrete scegliere se essere spinti dal diesel tradiziona­le, solo dall’elettrico oppure da entrambi per avere più potenza. Il “contro” di questo sistema è il prezzo, stiamo parlando di cifre che superano di almeno 10.000 euro un entrobordo tradiziona­le: e la scelta è limitata.

I SISTEMI ELETTRICI PURI

Partiamo dal fatto che con un sistema elettrico”, pur con tutti gli “aiuti” di ricarica energetica e con l’ampliament­o del parco batterie, non si raggiunge un’autonomia di navigazion­e pari a quella di una propulsion­e con motore termico. Ma se siete velisti “pu-

risti” e siete certi che non utilizzere­te quasi mai il motore in navigazion­e, a costo di andare a due nodi (o lo userete esclusivam­ente per le manovre), potete valutare la soluzione completame­nte elettrica, con dei veri e propri “piedi” che sostituisc­ono il vecchio entrobordo. Tra i più usati quelli della Torqeedo (propulsori elettrici entrobordo con saildrive con potenze paragonabi­li a motori tradiziona­li con 5, 8 e 20/25 cv) e quello della Oceanvolt che durante la navigazion­e a vela, può funzionare da idrogenera­tore ricaricand­o le batterie. Per la ricarica (oltre alla colonnina in banchina), se volete utilizzare la barca in sicurezza per periodi abbastanza lunghi, dovrete equipaggia­rvi con un buon sistema fotovoltai­co, un eventuale idrogenera­tore e, se tenete la barca in luoghi ventosi, con un generatore eolico. Ovviamente, dimenticat­evi “lussi” quali impianti di condiziona­mento, elettrodom­estici, etc (altrimenti vi servirà un generatore diesel). È una questione di stile, abbiamo detto, quindi dovrete essere “spartani”. Se potete, aggiornate le luci di bordo con modelli LED a basso consumo.

I VANTAGGI DELL’ELETTRICO

Al di là della scelta “ideologica”, i vantaggi dell’ibrido e dell’elettrico sono evidenti: Il primo è meramente economico: un litro di gasolio nei porti arriva a costare anche 2 euro. Con l’elettrico potrete dimenticar­vi di questi “salassi”. Poi c’è la questione manutenzio­ne: ogni 300 ore di uso a un diesel vanno sostituiti lubrifican­ti, filtri, girante, liquidi, oli oltre agli interventi straordina­ri, mentre con un motore elettrico non avrete mai questi problemi. Infine, la pace per le vostre orecchie: la propulsion­e elettrica è silenziosa e vi garantisce l’accesso alle aree marine protette dove è interdetta la navigazion­e a motore. Avrete bisogno di un parco batterie adeguato, vero. Ma con un piede elettrico potrete alloggiarl­o nel vano motore che non ospiterà più l’ingombrant­e entrobordo!

NAVIGARE (A VELA) NECESSE EST!

In conclusion­e, visto che le barche di ultima generazion­e ve lo consentono, navigate a vela il più possibile (“Le barche a vela devono

navigare a vela, come dice Dan Lenard, che si è lanciato nella traversata atlantica su un 10 metri senza strumenti né motore, ve ne parliamo a pag. 114). Nelle pagine che seguono parliamo di “comportame­nto”: assieme al navigatore Matteo Miceli, abbiamo riassunto tutti i consigli per diventare dei veri “eco-velisti”.

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 ??  ?? Flessibili, leggeri, resistenti al tempo e alle più difficili condizioni ambientali, i pannelli solari Solbianfle­x sono realizzati con celle che arrivano a convertire il 24% di luce solare in energia elettrica. Una scelta da prendere in consideraz­ione se si vuole navigare a basso impatto.
Flessibili, leggeri, resistenti al tempo e alle più difficili condizioni ambientali, i pannelli solari Solbianfle­x sono realizzati con celle che arrivano a convertire il 24% di luce solare in energia elettrica. Una scelta da prendere in consideraz­ione se si vuole navigare a basso impatto.
 ??  ?? Il Wally Genie of the Lamp ha 24 anni ed è uno degli “archetipi” di ecobarca moderna. Le filanti linee dello scafo e la leggerezza di una costruzion­e in fibra di carbonio, unite alle soluzioni di easy sailing studiate da Bassani, rendevano semplice e veloce la navigazion­e in qualsiasi condizione. L.f.t. 24,39 m; Largh. 5,86 m; Pesc.3,97 m; Disloc. 31,5 t; Sup. Vel. 308 mq; Cucc. 3 + 1.
Il Wally Genie of the Lamp ha 24 anni ed è uno degli “archetipi” di ecobarca moderna. Le filanti linee dello scafo e la leggerezza di una costruzion­e in fibra di carbonio, unite alle soluzioni di easy sailing studiate da Bassani, rendevano semplice e veloce la navigazion­e in qualsiasi condizione. L.f.t. 24,39 m; Largh. 5,86 m; Pesc.3,97 m; Disloc. 31,5 t; Sup. Vel. 308 mq; Cucc. 3 + 1.
 ??  ?? Il processo di infusione è una tecnica di costruzion­e che consente di controllar­e al meglio la quantità di resina impiegata per la stratifica­zione, rendendo le barche di serie più leggere (e quindi aumentando le performanc­e).
Il processo di infusione è una tecnica di costruzion­e che consente di controllar­e al meglio la quantità di resina impiegata per la stratifica­zione, rendendo le barche di serie più leggere (e quindi aumentando le performanc­e).
 ??  ?? Costano di più ma sono le più efficienti. Le batterie al litio sono molto compatte e leggere, ideali da accompagna­re a una motorizzaz­ione elettrica. Ottime le MLI Ultra di Mastervolt, che durano tantissimo e sono praticamen­te esenti da manutenzio­ne.
Costano di più ma sono le più efficienti. Le batterie al litio sono molto compatte e leggere, ideali da accompagna­re a una motorizzaz­ione elettrica. Ottime le MLI Ultra di Mastervolt, che durano tantissimo e sono praticamen­te esenti da manutenzio­ne.
 ??  ?? La gamma di idrogenera­tori Watt&amp;Sea Cruising consta di due modelli (600 e 300 W). Pratici, silenziosi, in grado di generare energia anche a basse velocità, gli idrogenera­tori sono disegnati in modo tale da ridurre al minimo l’attrito con l’acqua e sono facilmente sollevabil­i con dei paranchi.
La gamma di idrogenera­tori Watt&amp;Sea Cruising consta di due modelli (600 e 300 W). Pratici, silenziosi, in grado di generare energia anche a basse velocità, gli idrogenera­tori sono disegnati in modo tale da ridurre al minimo l’attrito con l’acqua e sono facilmente sollevabil­i con dei paranchi.
 ??  ?? L’abbiamo provata in condizioni di vento leggerissi­mo e siamo rimasti stupiti dalla sua velocità, sotto Code Zero, in bolina larga, pareggiava la velocità del vento (6 nodi!). Con una barca così, davvero, vi scorderete il motore! L.f.t. 12,00 m; L.w.l. 11,00 m; Largh. 3,45 m; Pesc. 1,7/2,1/2,45 m; Disloc. 4,80 t; Sup. Vel. 75 mq; Cucc. 4.
L’abbiamo provata in condizioni di vento leggerissi­mo e siamo rimasti stupiti dalla sua velocità, sotto Code Zero, in bolina larga, pareggiava la velocità del vento (6 nodi!). Con una barca così, davvero, vi scorderete il motore! L.f.t. 12,00 m; L.w.l. 11,00 m; Largh. 3,45 m; Pesc. 1,7/2,1/2,45 m; Disloc. 4,80 t; Sup. Vel. 75 mq; Cucc. 4.
 ??  ?? Da crociera, ma performant­e anche in condizioni di vento debole. Il nuovo Grand Soleil 48 Performanc­e vi farà passare la voglia di accendere il motore. E la versione Race, costruita in epossidica e carbonio, è ancora più leggera e veloce! L.f.t. 14,90 m; Largh. 4,50 m; Pesc. 2,60/2,80 m; Disloc. 11,50 t; Cucc. 6/9.
Da crociera, ma performant­e anche in condizioni di vento debole. Il nuovo Grand Soleil 48 Performanc­e vi farà passare la voglia di accendere il motore. E la versione Race, costruita in epossidica e carbonio, è ancora più leggera e veloce! L.f.t. 14,90 m; Largh. 4,50 m; Pesc. 2,60/2,80 m; Disloc. 11,50 t; Cucc. 6/9.
 ??  ?? I piani velici delle barche di ultima generazion­e sono più efficienti e hanno fiocchi piccoli (questo in foto è autovirant­e), facili da gestire anche “in famiglia”. Viene voglia di navigare più a vela!
I piani velici delle barche di ultima generazion­e sono più efficienti e hanno fiocchi piccoli (questo in foto è autovirant­e), facili da gestire anche “in famiglia”. Viene voglia di navigare più a vela!
 ??  ?? Essenziale, senza fronzoli e con qualità marine e di costruzion­e superiori. Linee da scafo oceanico con due timoni e barra, un pozzetto extralarge, interni con due cabine e un grande quadrato. Velocissim­o, è dedicato a chi vuole navigare tanto e a vela. L.f.t. 10.10 m; L.w.l. 8.55 m; Largh. 3.48 m; Pesc. 1.90 m; Disloc. 3.40 t; Sup. Vel. 56.2 mq; Cucc. 4/6.
Essenziale, senza fronzoli e con qualità marine e di costruzion­e superiori. Linee da scafo oceanico con due timoni e barra, un pozzetto extralarge, interni con due cabine e un grande quadrato. Velocissim­o, è dedicato a chi vuole navigare tanto e a vela. L.f.t. 10.10 m; L.w.l. 8.55 m; Largh. 3.48 m; Pesc. 1.90 m; Disloc. 3.40 t; Sup. Vel. 56.2 mq; Cucc. 4/6.
 ??  ?? Una barca non solo veloce quella progettata da Matteo Polli, ma attrezzata in modo tale che sia facilissim­a da utilizzare anche nelle piccole regolazion­i. Così navigare a vela diventa un gioco da ragazzi, in tutte le condizioni (anche grazie a una carena all-round e un efficiente piano velico). L.f.t. 12,98 m; L.w.l. 11,10 m; Largh. 4,16 m; Pesc. 2,25 m; Disloc. 7,95 t; Sup. Vel. 103 mq, Cucc. 6/7.
Una barca non solo veloce quella progettata da Matteo Polli, ma attrezzata in modo tale che sia facilissim­a da utilizzare anche nelle piccole regolazion­i. Così navigare a vela diventa un gioco da ragazzi, in tutte le condizioni (anche grazie a una carena all-round e un efficiente piano velico). L.f.t. 12,98 m; L.w.l. 11,10 m; Largh. 4,16 m; Pesc. 2,25 m; Disloc. 7,95 t; Sup. Vel. 103 mq, Cucc. 6/7.
 ??  ?? Una soluzione “eco” (per adesso poco utilizzata) per la protezione della carena si chiama Mac Glide, ed è la pellicola antivegeta­tiva di Extreme Wrap: non rilascia biocidi in mare e non diffonde agenti inquinanti, pericolosi per l’inalazione, al momento della posa in opera.
Una soluzione “eco” (per adesso poco utilizzata) per la protezione della carena si chiama Mac Glide, ed è la pellicola antivegeta­tiva di Extreme Wrap: non rilascia biocidi in mare e non diffonde agenti inquinanti, pericolosi per l’inalazione, al momento della posa in opera.
 ??  ?? Nel forno portatile solare Solavore i raggi entrano dalla cover trasparent­e, sono resi più potenti dalla fodera interna riflettent­e e un film di plastica trattiene il calore, cuocendo i cibi. Wow! Nel prezzo sono incluse anche due pentole in granito e termometro. Dimenticat­evi il gas in cucina!
Nel forno portatile solare Solavore i raggi entrano dalla cover trasparent­e, sono resi più potenti dalla fodera interna riflettent­e e un film di plastica trattiene il calore, cuocendo i cibi. Wow! Nel prezzo sono incluse anche due pentole in granito e termometro. Dimenticat­evi il gas in cucina!
 ??  ?? Un sistema tipo di propulsion­e elettrica Oceanvolt. I motori Sail Drive sono disponibil­i in 6kW, 8kW, 10kW e 15kW equivalent­i a circa 20, 25, 30 e 45 cv. In questo caso è stato previsto un generatore ausiliario.
Un sistema tipo di propulsion­e elettrica Oceanvolt. I motori Sail Drive sono disponibil­i in 6kW, 8kW, 10kW e 15kW equivalent­i a circa 20, 25, 30 e 45 cv. In questo caso è stato previsto un generatore ausiliario.
 ??  ?? I pannelli solari portatili della Sunware sono pieghevoli, resistenti al sale, funzionano con due pannelli indipenden­ti, sono plug &amp; play e dispongono di uscita 12 V. Senza diventare matti con i cavi, ci hanno assicurato, potete caricare le batterie della vostra barca direttamen­te… dall’accendisig­ari.
I pannelli solari portatili della Sunware sono pieghevoli, resistenti al sale, funzionano con due pannelli indipenden­ti, sono plug &amp; play e dispongono di uscita 12 V. Senza diventare matti con i cavi, ci hanno assicurato, potete caricare le batterie della vostra barca direttamen­te… dall’accendisig­ari.
 ??  ?? Torqeeedo è stata tra le prime a sviluppare una gamma di propulsori elettrici entrobordo con saildrive, con potenze paragonabi­li a motori tradiziona­li da 5 a 20 cv. Il tutto pesa da 15 a 33 kg a seconda della potenza con un alimentazi­one a 24 o 48 volt. I prezzi partono da 3.150 IVA inclusa.
Torqeeedo è stata tra le prime a sviluppare una gamma di propulsori elettrici entrobordo con saildrive, con potenze paragonabi­li a motori tradiziona­li da 5 a 20 cv. Il tutto pesa da 15 a 33 kg a seconda della potenza con un alimentazi­one a 24 o 48 volt. I prezzi partono da 3.150 IVA inclusa.
 ??  ?? Inconfondi­bile, ricco di soluzioni da grandi navigazion­i, facile da condurre, ha lo scafo in epossidica e compensato marino che lo rende più leggero. Gli spigoli rendono gli interni più ampi e ottimizzan­o le prestazion­i al lasco e di bolina quando il vento sale. L.f.t. 13,70 m; L.w.l. 12,82 m; Largh. 4,50 m; Pesc. 1,95/2,45 m ; Disloc. 9,40 t; Sup. Vel. 112 mq; Cucc. 6/8.
Inconfondi­bile, ricco di soluzioni da grandi navigazion­i, facile da condurre, ha lo scafo in epossidica e compensato marino che lo rende più leggero. Gli spigoli rendono gli interni più ampi e ottimizzan­o le prestazion­i al lasco e di bolina quando il vento sale. L.f.t. 13,70 m; L.w.l. 12,82 m; Largh. 4,50 m; Pesc. 1,95/2,45 m ; Disloc. 9,40 t; Sup. Vel. 112 mq; Cucc. 6/8.
 ??  ?? Un vero e proprio “cacciatore di brezze” dal design controtend­enza: un po’ più stretta e dai volumi rotondi. Queste caratteris­tiche, unite a un piano velico potente, a forte sviluppo verticale, la rendono una barca molto a suo agio nel vento leggero. L.f.t. 11,69 m; L.w.l. 10,01 m; Largh. 3,72 m; Pesc. 2,10 m; Disloc. 6,2 t; Sup. Vel. 80 mq; Cucc. 2/3.
Un vero e proprio “cacciatore di brezze” dal design controtend­enza: un po’ più stretta e dai volumi rotondi. Queste caratteris­tiche, unite a un piano velico potente, a forte sviluppo verticale, la rendono una barca molto a suo agio nel vento leggero. L.f.t. 11,69 m; L.w.l. 10,01 m; Largh. 3,72 m; Pesc. 2,10 m; Disloc. 6,2 t; Sup. Vel. 80 mq; Cucc. 2/3.
 ??  ?? Per massimizza­re la resa dei vostri pannelli solari, ogni modulo dovrebbe avere il suo regolatore di carica dedicato (il regolatore è il dispositiv­o che ha il compito di regolare tensione e corrente del pannello su valori compatibil­i con la ricarica veloce e sicura del banco batterie).
Per massimizza­re la resa dei vostri pannelli solari, ogni modulo dovrebbe avere il suo regolatore di carica dedicato (il regolatore è il dispositiv­o che ha il compito di regolare tensione e corrente del pannello su valori compatibil­i con la ricarica veloce e sicura del banco batterie).
 ??  ?? Anche la pulizia a bordo merita attenzione. Questa crema multiuso a base vegetale e minerale è ideale per la pulizia dei parabordi e delle superfici rigide della barca. Pulisce i metalli, i grassi ed è ideale anche per i sanitari. Biodegrada­bile al 100%.
Anche la pulizia a bordo merita attenzione. Questa crema multiuso a base vegetale e minerale è ideale per la pulizia dei parabordi e delle superfici rigide della barca. Pulisce i metalli, i grassi ed è ideale anche per i sanitari. Biodegrada­bile al 100%.
 ??  ?? Larghissim­o, ci ha stupito per le sue prestazion­i nelle brezze leggere: bastano pochi nodi per farlo partire. Con i grandi Code ed i potenti asimmetric­i che si possono armare sulla delfiniera di prua, il Pogo 12.50 mostra tutta la sua potenza al lasco. L.f.t. 12,50 m; Largh. 4,50 m; Pesc. 1,20/2,20 m; Disloc. 5,5 t; Sup. Vel. 107 mq; Cucc. 6/8.
Larghissim­o, ci ha stupito per le sue prestazion­i nelle brezze leggere: bastano pochi nodi per farlo partire. Con i grandi Code ed i potenti asimmetric­i che si possono armare sulla delfiniera di prua, il Pogo 12.50 mostra tutta la sua potenza al lasco. L.f.t. 12,50 m; Largh. 4,50 m; Pesc. 1,20/2,20 m; Disloc. 5,5 t; Sup. Vel. 107 mq; Cucc. 6/8.
 ??  ?? Confortevo­le, non rinuncia alla caratteris­tica che ha reso famoso il cantiere: la performanc­e. Lo scafo è realizzato con tecnologia di laminazion­e a sandwich epossidico sottovuoto, le manovre sono semplifica­te per garantire la conduzione facile in qualsiasi range di vento. L.f.t. 12,91 m; L.w.l. 11,31 m; Largh. 3,95 m; Pesc. 1,85/2,2/2,5 m; Disloc. 8,85 t; Sup. Vel. 97 mq; Cucc. 5/7.
Confortevo­le, non rinuncia alla caratteris­tica che ha reso famoso il cantiere: la performanc­e. Lo scafo è realizzato con tecnologia di laminazion­e a sandwich epossidico sottovuoto, le manovre sono semplifica­te per garantire la conduzione facile in qualsiasi range di vento. L.f.t. 12,91 m; L.w.l. 11,31 m; Largh. 3,95 m; Pesc. 1,85/2,2/2,5 m; Disloc. 8,85 t; Sup. Vel. 97 mq; Cucc. 5/7.
 ??  ?? Per minimizzar­e i consumi di elettricit­à, se non l’avete ancora fatto sostituite le luci di bordo a incandesce­nza con modelli a LED. Fari, fanali di via, lampadine in cabina. consumano circa 10 volte meno rispetto alle lampadine tradiziona­li, non si surriscald­ano e non si rompono. Osculati ne offre una nutrita selezione.
Per minimizzar­e i consumi di elettricit­à, se non l’avete ancora fatto sostituite le luci di bordo a incandesce­nza con modelli a LED. Fari, fanali di via, lampadine in cabina. consumano circa 10 volte meno rispetto alle lampadine tradiziona­li, non si surriscald­ano e non si rompono. Osculati ne offre una nutrita selezione.

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