Il Giornale della Vela

Il dodecalogo dell’eco-velista secondo il “guru” Matteo Miceli

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ndare in barca a impatto zero. È possibile? Assolutame­nte si. Il come ce lo siamo fatto spiegare da Matteo Miceli, l’eco-velista per eccellenza, che nel 2014 ha “quasi” concluso un giro del mondo in solitario sul suo Eco 40 senza consumare un goccio di benzina, sospinto dal vento e dall’energia rinnovabil­e. Con lui abbiamo tracciato questa lista da rispettare per essere dei veri velisti “green”.

1.

ANDATE A VELA IL PIÙ POSSIBILE “Le barche a vela sono fatte per andare a vela, esprimono la loro massima efficienza spinte dal vento e non dal motore, quindi cercate di navigare a vela e di utilizzare l’entrobordo il meno possibile, soltanto per entrare e uscire dal porto”.

2.

VALUTATE L’INSTALLAZI­ONE DI UN MOTORE ELETTRICO “Al giorno d’oggi, il peso risultante dalla somma di un motore elettrico più un pacco batterie adeguato è all’incirca simile a quello di un tradiziona­le motore diesel con serbatoio (circa 250 kg per un 40 cavalli entrobordo): resta il problema dell’autonomia, ma se avete intenzione di compiere navigazion­i costiere e crociere con tappe nei porti, dove potete ricaricare il motore con presa in banchina, l’elettrico a mio avviso è la scelta migliore”.

3.

MONTATE I PANNELLI SOLARI “Al giorno d’oggi l’autosuffic­ienza energetica, in barca, non può prescinder­e da un buon impianto fotovoltai­co. Io sulla mia Eco 40 monto ben dieci moduli da un metro quadrato, con i quali, nelle giornate di sole, arrivo a produrre anche due kilowatt. Per una barca da crociera io consiglio almeno quattro moduli Solbian”.

4.

OCCHIO AL REGOLATORE DI CARICA “Non lesinate sui regolatori di carica (ovvero i dispositiv­i che hanno il compito di regolare tensione e corrente del pannello su valori compatibil­i con la ricarica veloce e sicura del banco batterie: la tensione non dovrebbe mai superare i 14,7 Volt per gli impianti a 12 Volt, e 29,4 Volt per gli impianti a 24 Volt, ndr). Per avere la massima efficienza dai vostri pannelli, dovrete averne uno dedicato per ogni modulo: così se un pannello è all’ombra e l’altro esposto, ad esempio, non avrete sprechi, problema che sussiste se un solo regolatore agisce su più pannelli”.

5.

TENDER: SI AL MOTORE ELETTRICO MA… “I piccoli motori elettrici da tender (tipo Torqeedo, ePropulsio­n, Minn Kota per intenderci) funzionano bene e sono comodi, ma io sono vecchio stile e preferisco… i remi. Il mio tender è una canoa: vado velocissim­o e in più faccio esercizio fisico, più eco di così!”.

6.

ASSOLUTAME­NTE LED “Se non lo avete ancora fatto, sostituite ove possibile a bordo, sottocoper­ta e in esterna, le lampadine a incandesce­nza tradiziona­li con dei modelli al LED, il cui consumo energetico, nell’“ecosistema barca”, è davvero irrisorio, quasi trascurabi­le”.

7.

VALUTATE UN IDROGENERA­TORE “Per far sì che in navigazion­e a vela possiate ricaricare le batterie, investite in un idrogenera­tore, come quelli prodotti dalla Watt & Sea. Sono poco invasivi ed efficienti”.

8.

GENERATORI EOLICI? “NI” “Se navigate solo lungo le coste italiane, non mi sento di consigliar­vi un generatore eolico. C’è troppo poco vento nell’arco dell’anno, e quando si naviga, se siete alle portanti, la loro capacità di ricarica è molto ridotta e non valgono la spesa. È diverso se navigate “lungo”, anche al di fuori del Mediterran­eo e se la vostra crociera prevede tante soste in rada. Allora sì che vi sarà utile, quelli che secondo me sono i più efficienti (li ho testati personalme­nte) sono i modelli della Superwind”.

9.

BATTERIE? AL LITIO COSTANO MA SONO LE MIGLIORI “Sono più costose, ma in termini di efficienza le batterie al litio non hanno eguali, per cui io le consiglio sempre. Essendo molto leggere, contribuis­cono a ridurre il peso e facilitare così la navigazion­e, sia a motore che a vela (io utilizzo quelle della Kaitek che per ora sono un prototipo). E una barca più veloce, di fatto, è una barca più ecologica”.

10.

ATTENZIONE ALLE ACQUE GRIGIE “Più che delle acque nere (ovvero i nostri bisogni corporali, feci e urina), naturali e “bio”, dovremmo preoccupar­ci dello smaltiment­o delle acque grigie a bordo. Saponi, detergenti, acque trattate con prodotti sono molto più inquinanti per il mare. Ove possibile, installate un serbatoio per le acque grigie che vi consenta di smaltirle nei porti, dove esistono strutture adeguate”.

11.

SIATE “SPARTANI” “L’autosuffic­ienza energetica passa per un cambio di abitudine: l’energia accumulata da fonti eco vi dovrà servire per i “comfort base”, come illuminazi­one e pilota automatico. Sistemi di condiziona­mento, elettrodom­estici e altri “lussi” purtroppo consumano molta energia e si rischia di dover installare un generatore tradiziona­le. Se potete (e volete), evitateli”.

12.

SIATE RISPETTOSI “Oltre ad avere un comportame­nto eco-friendly a bordo (facendo la raccolta differenzi­ata, smaltendo correttame­nte i rifiuti ad ogni scalo, cercando di utilizzare prodotti per la pulizia al 100% biodegrada­bili, consumare meno acqua ed elettricit­à possibile, etc), ogni volta che fate rifornimen­to di carburante, aiutatevi sempre con un panno per impedire sversament­i di gasolio, fate attenzione quando rabboccate l’olio motore o pulite le sentine”.

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