Il Giornale della Vela

GLI ACCESSORI

Interament­e automatizz­ate, autoportan­ti e rotanti a 360°, le ali ammainabil­i Oceanwings ideate da VPLP sono il futuro delle barche da crociera?

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L’ala che si ammaina, l’era 2.0 delle vele, la batteria giusta

Se le carene e le appendici hanno conosciuto delle evoluzioni incredibil­i negli ultimi anni, sono molto meno radicali i cambiament­i avvenuti nelle attrezzatu­re veliche. Eppure a partire dal 2010 quando BMW Oracle vinse la 33° edizione della Coppa America, l’efficacia delle ali rigide rispetto alle vele tradiziona­li è incontesta­bile. Qual è il problema che rende non applicabil­e sino ad ora l’ala come mezzo di propulsion­e velica? La ragione fondamenta­le è la loro rigidità. Sino ad ora il loro limite è tutto nella impossibil­ità della riduzione di superficie e l’impossibil­ità di ammainarle, come accade su di un armamento classico. Il sistema Oceanwings ideato da VLPL Design, quelli che hanno inventato l’ala rigida di BMW Oracle nel 2010, promette di risolvere questo problema. Interament­e automatizz­ato, autoportan­te e rotante a 360° questo armamento permette di adattare l’incidenza dell’ala in qualunque andatura della barca per ottenere una costante propulsion­e ottimale tanto quanto la regolazion­e dell’incidenza rispetto al vento permette di dosare la potenza. “La sua efficacia” sostengono gli ideatori dello studio VPLP Design “permette a dislocamen­to equivalent­e di ridurre di circa la metà la superficie velica delle barche che saranno equipaggia­te con Oceanwing. Questa propulsion­e velica non è vantaggios­a solo per le barche da diporto ma anche per le navi che, adottando Oceanwing, che non necessita di competenze veliche ma è completame­nte automatizz­ato, potranno ridurre il consumo di carburante dal 18 al 42%. Secondo VPLP Design entro il 2030 da 3.700 a 10.700 navi andranno a vela. www.vplp.fr

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