Il Giornale della Vela

NOLEGGIARE & IMPARARE

Dieci consigli per prepararvi adesso alla prossima crociera estiva. Sono utili in ogni caso e conviene sempre tenerne conto. Risultato garantito

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Per godervi la vacanza a noleggio fate così

1 La regola aurea è avere il giusto equipaggio. In barca si vive a stretto contatto fisico: si condividon­o gli spazi, i pasti, le cuccette, le decisioni (tranne quelle dello skipper), i dentifrici e le creme solari, detestate dall’armatore. Non cercate provetti marinai ma compagni di viaggio: amici che amano il mare, il vento, la vela; che si adattano agli inevitabil­i imprevisti di una crociera. 2 Cambusa e cantina devono essere impeccabil­i, ben fornite di eccellenti vini e di cibo fresco. La crociera non è una prova di sopravvive­nza e non c’è alcun motivo per infliggers­i deprimenti cene a base di carne in scatola e liofilizza­ti. Una birra gelata dopo un bordo di bolina è impagabile. E ogni angolo del Mediterran­eo è uno scrigno di sapori, prodotti tipici, erbe aromatiche, pesci e molluschi appena pescati. 3 Controllat­e che ci siano altoparlan­ti nella dinette e nel pozzetto. Avere a bordo della buona musica aiuta a stemperare i momenti di tensione, rendere più piacevole la navigazion­e e aumenta il godimento del relax in rada. 4 Non intestardi­rsi sulle rotte. Sono il vento e il mare a indicare il percorso da seguire. Bisogna prevedere un programma di massima, ma essere pronti a cambiarlo in ogni momento sulla base delle condizioni meteo. Con 20 e anche 30 nodi di vento in poppa o al traverso si fila via alla grande; se di bolina, è tutta un’altra storia… 5 Via dalla pazza folla. D’estate, specie in agosto, il mare nostrum si popola all’improvviso di ogni sorta di natante a motore: gommoni, motoscafi, gozzi, moto d’acqua, mega yacht. Ma si possono adottare efficaci contromisu­re. Come stare alla larga dalle zone più frequentat­e e navigare controcorr­ente: uscire in mare quando quasi tutti, puntualmen­te, rientrano in porto. 6 Avere – oltre ai portolani – una fornita libreria di bordo, cartacea o digitale. In barca c’è finalmente tempo per leggere, o rileggere, i libri che durante l’inverno si sono accatastat­i sul comodino. Consigliat­i i racconti di mare, storie di naufragi, Capo Horn…In barca si può, si deve sognare. 7 Evitare, quando è possibile, i porti e i marina. Ci vado solo se devo fare rifornimen­to o c’è cattivo tempo. Passare la notte alla fonda in una baia deserta – cosa purtroppo sempre più rara – è la gioia suprema. 8 Non farsi ossessiona­re dal meteo. Bisogna, ovviamente, conoscere l’evoluzione generale del tempo. Ma in estate, alle nostre latitudini, restare incollati al Vhf o al computer per monitorare di ora in ora le variazioni della pressione atmosferic­a, la direzione dei venti e l’andamento del moto ondoso è un esercizio inutile. Acquazzoni e raffiche improvvise sono spesso inevitabil­i: non tutto, per fortuna, si può prevedere. 9 Navigare. Per andare a fare il bagno e tornare in tempo per l’aperitivo è più comodo un gommone. Issate le vele per navigare, meglio se lontano da costa. Le traversate notturne con la luna piena sono indimentic­abili. 10 Esplorare. Si naviga per raggiunger­e una meta, per gettare l’ancora in un’isola, in un porto sconosciut­o. È il tempo di scendere a terra e di esplorare. E il Mediterran­eo è pieno di segreti: un mercato, un museo, una fortezza, il dipinto in una chiesa, un reticolo di strade medievali, un sito archeologi­co, una moschea, un’antica tonnara…

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