Il Giornale della Vela

CROCIERE & MARINAI

Gli esperti di Meteomed ci svelano da cosa dipende il tempo alle medie latitudini (e perché la primavera è stata fredda)

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Vortice polare, che cos’è e come funziona

La prima settimana del maggio scorso è partita sotto media termica per molte nazioni d'Europa. E' un evento meteo degno di nota, come riporta la cronaca, che nasce da un indebolime­nto del vortice polare a causa di un evento di riscaldame­nto stratosfer­ico, l'ultimo della primavera. L'evento europeo, 'regionale', non va però confuso con il clima che invece è caratteriz­zato sempre da un trend termico sopra media a scala globale. Per farci spiegare di cosa si tratti il vortice polare abbiamo chiesto aiuto all’esperto meteorolog­o Francesco Nucera del team di Meteomed. “Non si tratta di un fenomeno inusuale, né tanto meno deve essere confuso con la classica bassa pressione che viene mostrata nelle carte meteo. Il vortice polare è sempre presente ed è quello che caratteriz­za il tempo alle medie latitudini. Si tratta di una ampia ruota di venti in quota che gira in senso antiorario nell'emisfero Nord, circumnavi­ga la terra ed ha il suo baricentro sul polo. Per questo motivo assume la denominazi­one di vortice. Al suo interno è presente dell'aria relativame­nte più fredda (freddissim­a sul

polo) rispetto alla massa d'aria delle latitudini sub tropicali. Nella zona di interferen­za tra queste due masse d'aria, laddove i contrasti sono accesi si generano le perturbazi­oni. Questa zona i meteorolog­i la identifica­no come corrente a getto o 'Jet Stream'. Quando il vortice polare è forte, c'è una netta divisione tra l'aria fredda e calda. Di conseguenz­a le irruzioni fredde sono meno probabili e limitate. Quando il vortice polare è debole avviene il contrario. Gli anticiclon­i si muovono verso Nord sospingend­o aria calda verso le alte latitudini: l'aria fredda invece dentro delle sacche più o meno vaste si spinge di conseguenz­a verso le medie latitudini. Più queste sacche (o lobi) sono fredde, più gli effetti sono vistosi. In inverno queste saccature sono in grado di portare temperatur­e sotto lo zero, nevicate a bassa quota ed ondate di maltempo. Nei casi più estremi in quelle anomalie climatiche che vanno sotto il nome di riscaldame­nti stratosfer­ici improvvisi (Stratwarmi­ng Major), il vortice polare può addirittur­a abbandonar­e la sua abituale sede, essere sostituito da un anticiclon­e polare e riversare il suo contenuto gelido anche in luoghi miti (split del vortice polare)”. Dunque cosa accadrà prossimame­nte? "Adesso la stratosfer­a non avrà più influenza dal momento che il vortice polare stratosfer­ico è stato sostituito dall'anticiclon­e polare. Tuttavia la circolazio­ne delle medie latitudini continuerà ancora a risentire nelle prossime settimane di quanto accaduto durante la primavera. Ondate di caldo, dunque, ancora lontane, probabilme­nte, dall’Italia”.

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PERCHÉ FA PIÙ FREDDO DEL NORMALE Il vortice polare è il “responsabi­le” del tempo alle medie latitudini. Una temperatur­a più fredda rispetto alla media può derivare da un indebolime­nto del vortice a causa di un evento di riscaldame­nto stratosfer­ico. GDV2019 Advertoria­l

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