Marinedi
Il primo network che sviluppa il turismo nautico
I l turismo nautico in Italia si è finalmente rimesso in piedi dopo un periodo di crisi aggravata dagli infelici provvedimenti fiscali che hanno colpito il settore, dimostrando un potenziale di sviluppo ad ogni livello: produzione cantieristica, servizi, indotto. La strada di innovazione e servizi riguarda anche i porti turistici che stanno cambiando, sempre più vicini al mondo dell'hotelerie. La differenza tra un porto turistico e un Marina Resort è molto concreta, come ci spiega Renato Marconi, AD di Marinedi, la prima rete di marinas (all’inglese) che unisce un mondo di naviganti, italiani e stranieri, con un’unica passione per il mare, per il sole, per l’ambiente pulito, per la bellezza delle coste e delle tradizioni locali. “È in atto una trasformazione molto importante, non solo formale ma sostanziale e sta rapidamente cambiando i criteri di ospitalità e di servizio a favore dei diportisti. Per Marinedi questa trasformazione è in atto già da qualche anno, da quando il mondo della nautica internazionale ha cominciato a dettare le nuove regole per creare uno standard unico di qualità. Non volevamo farci trovare impreparati e abbiamo iniziato una riqualificazione delle funzionalità di base e dei servizi di “concierge” in grado di creare un rapporto più stretto e dedicato alle esigenze dei diportisti. Siamo partiti dalla riqualificazione dei servizi di base per allargare l’offerta includendo quelle attività che rispondono a nuove esigenze: poiché il cambiamento climatico sta diventando una discriminante seria può capitare che anche in piena estate ci siano giorni di maltempo. Qualche anno fa, organizzare un programma alternativo all'ultimo momento era difficile. Oggi le segreterie dei nostri marina offrono questo servizio connettendo il porto al territorio in modo efficace. Il porto diventa porta d’accesso al territorio portando avanti una integrazione che è stata sottovalutata perché non viene offerta con una modalità accessibile e “invitante”. Per esplorare le bellezze ambientali, culturali ed enogastronomiche, e per muoversi in un raggio ampio al di fuori del marina, stiamo creando le cosiddette “Isole Verdi” dove i diportisti posso trovare veicoli elettrici di ogni tipo per muoversi in modo conveniente e soprattutto ecologico. A Marina di Villasimius abbiamo realizzato la prima “isola” con risultati importanti e stiamo portando la mobilità elettrica anche a Marina di Teulada, Chiavari Calata Ovest, Procida e proseguiremo entro la fine dell’anno fino a dotare tutti i nostri marina di questo servizio. A Marina di Capo d’Anzio siamo molto avanti per i temi legati alla salvaguardia dell’ambiente e alla raccolta dei rifiuti”.