Gli ecoskiff nati sotto la Mole
Per partecipare alla regata universitaria 1001VelaCup gli skiff realizzati dagli atenei devono essere lunghi un massimo di 4,60 metri, con larghezza fuori tutto di 2,10. La superficie velica non deve superare i 33 metri quadri totali. Inoltre è richiesto l’utilizzo per il 70% del peso della barca di materiali naturali, oppure il 75% se si utilizzano materiali riciclabili e bio. Ecco tutte le creazioni del Polito Sailing Team.
EVA Realizzato nel 2014 per la 1001VelaCup, Eva è lungo 4,53 metri con un baglio massimo di 2 metri (comprese terrazze). Lo scafo è in sandwich, costituito dalla pelle di fibra di lino e core di balsa, mentre per la coperta e la struttura è stata usata una pelle in fibra di vetro. Pesa 100 kg.
ATKA Vincitore dell’argento alla 1001VelaCup del 2018, Atka è il prototipo realizzato nel 2015. È più leggero rispetto ad Eva grazie allo scafo in un sandwich di balsa, fibra di vetro e basalto per le pelli e balsa per il core; la coperta e la struttura interna sono in compensato okumé. Lungo 4,60 m e largo 2,10, pesa 80 kg.
NUMEN Tra il 2016 e 2017 arriva Numen, il primo prototipo di skiff realizzato interamente dal team universitario torinese, utilizzando in larga parte fibra di lino e balsa. Lungo 4,6o m e largo 2,1 terrazze incluse, pesa 85 kg.
ITA38 E ITA48 Le ultime due fatiche del Polito Sailing Team sono ITA38 (4,60 m x 1,48 m, peso 47 kg) e ITA 48 (4,60 m x 1,20 m, peso 45 kg): entrambi in fibra di basalto, sono frutto di approfonditi studi di fluidodinamica. ITA48 è stato concepito per essere perfomante con i venti leggeri.