QUESTA È UNA SUPER BARCA
Disegnata da Felci, costruita da Persico Marine, il nuovo P65 ha unito due eccellenze italiane per realizzare un cruiser racer di razza
“Persico Marine non è solo il cantiere che costruisce le Formula 1 del mare come i Volvo 65 o le barche da Coppa America, ma siamo anche un cantiere che realizza barche custom di alto livello che rappresentano un perfetto equilibrio tra regata e crociera. Questi sono per esempio i Wally da noi costruiti, e così è la nostra ultima creatura, il P65 su progetto Felci Yachts”, ci ha raccontato Marcello Persico in una chiacchierata. Ed eccola una di queste barche custom performance-cruiser in navigazione, il P65 firmato da Felci Yachts e co
struito da Persico Marine nella divisione “Cruising” del cantiere a Carrara, che affianca quella di Nembro (Bergamo), dedicata ai racer.
COME NASCE IL P65
“Una barca come il P65 nasce da un’idea del cliente che ha scelto un progettista e si è rivolto a Persico proponendo un disegno e la sfida di realizzarlo. Il compito del nostro cantiere, dei nostri tecnici, dei nostri progettisti e strutturisti, è stato quello di sapere indirizzare quest’idea, di fare le scelte giuste da un punto di vista costruttivo, dando spazio all’esigenza di personalizzazione dell’armatore ma al tempo stesso cercando di consigliarlo per il meglio, con l’obietivo di fare una barca costruita al meglio per essere anche leggera e performante”
IL CONCETTO DI BARCA
Il nuovo P65 disegnato da Felci Yachts racchiude in se elementi che arrivano da diversi mondi. I volumi di prua e la larghezza della barca strizzano l’occhio al mondo dei racer oceanici, pensati per le lunghe planate alle andature portanti. Il bordo libero della barca è contenuto, la tuga appena accennata, e la coperta all’insegna della massima pulizia, come avviene per esempio nel mondo dei maxi e mini maxi sportivi.
Il tutto su una barca che nelle intenzioni non vuole essere troppo complessa da condurre, ma anzi accessibile, e non vuole rinunciare ad alcune caratteristiche proprie delle barche da crociera. In questo senso la scelta dello studio Felci da parte dell’armatore è risultata piuttosto azzeccata, si tratta infatti di uno dei nomi che meglio ha interpretato il concetto di performance cruiser in questi anni. Se infatti una buona parte dei disegni Felci nell’ultimo decennio è legato al marchio Dufour, quindi alla crociera, non bisogna dimenticare che il progettista italiano è stato, ed è, uno dei maggiori interpreti del mondo
performance, una matita capace di dettare tendenze e ideare forme sempre originali e mai scontate.
PARLA IL PROGETTISTA
Umberto Felci ci ha raccontato la genesi del progetto e la filosofia dietro il P65: “Gli input iniziali, ricevuti dal cliente, sono stati quelli di creare uno yacht unico, capace di partecipare con ottime potenzialità le regate d’altura, ma nello stesso tempo di essere perfetto per comode e rilassanti crociere. Siamo partiti da un foglio di carta bianco, avendo quindi la possibilità di sviluppare davvero qualcosa di speciale, che potesse apportare elementi tecnologicamente ed esteticamente innovativi nel campo dei cruiser – racer. Un tema progettuale, quello dei fast cruiser a noi particolarmente caro e che affrontiamo sempre con maggiore esperienza e dedizione. Miscelare elementi così diversi è una cosa complessa e certamente si deve avere una piena conoscenza dei due mondi, quello “regata” e quello “crociera”, per riuscirci. Il fatto di poter elaborare una “progettazione integrata”, sviluppando il progetto a 360° internamente a Felci Yachts, in unica interfaccia con il cantiere e con l’armatore, è un grosso vantaggio per il conseguimento di questo difficile obiettivo.
Lo scafo risulta molto filante, grazie al bordo libero basso e al ridotto dislocamento”, spiega Felci.
“La carena è estremamente performante, caratterizzata da sezioni a calice, in grado di offrire grande stabilità e potenza agli alti angoli di sbandamento e ridotta resistenza a carena diritta. Stiamo parlando di uno yacht di 20 metri che pesa solamente 18,5 tonnellate, questo grazie ad una costruzione d’avanguardia, a interni realizzati interamente con materiale alleggerito e ad una lifting keel che ha permesso di abbassare il siluro sino a 4,4 metri. Scelte di impostazione funzionalista hanno guidato il disegno del ponte e del piano di coperta, sempre ricercando soluzioni innovative a livello realizzativo, tese alla migliore ergonomia e utilizzando eccellente componentistica. L’attrezzatura di coperta è di primissima qualità e ha una disposizione ideale sia per regate offshore, che per navigazioni con equipaggio ridotto. Dal punto di vista estetico molti sono i segni caratterizzanti di questa nuova linea di fast cruiser, sia a livello di opera morta che di sovrastrutture. La delfiniera avviata con il dritto di prua rovescio, la svasatura molto accentuata a prua e le forme della tuga con le sue vetrate che lo riprendono, danno grande dinamicità e
movimento al progetto, caratterizzandolo formalmente e offrendo vantaggi a livello aerodinamico”.
Anche se Marcello Persico, durante la nostra chiacchierata, era restio a parlare di produzione in serie, appare chiaro che una barca come questa segna un solco e accentua una tendenza già in corso: portare nel mondo delle barche da crociera le linee che sono state inaugurate nel mondo dei racer. Ancora una volta lo studio Felci si fa portatore quindi di un processo di innovazione e il supporto tecnologico di Persico Marine appare decisivo.
Un cantiere che ha sfornato negli ultimi anni alcune delle barche più belle naviganti al mondo, come i Wally, ma al tempo stesso lavora sulle frontiere della tecnologia con barche come gli IMOCA 60 o i foiler della prossima America’s Cup.
IL P65 in sintesi è una grande sfida vinta, quella di trovare un equilibrio tra tecnologia, velocità da racer e soluzioni intelligenti per il comfort.
Una barca nata dall’esigenza precisa dell’armatore di coniugare il mondo delle regate d’altura con quello del comfort di una conduzione facile