Il Giornale della Vela

Come sono cambiate le prue

Dagli albori dello IOR ai giorni nostri, la foto storia delle prue.

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UN MITO CHIAMATO TARANTELLA

Siamo nel 1970, è appena nato il regolament­o IOR e l’influenza del perioro RORC si fa ancora sentire. Lo Swan 37 Tarantella, progetto S&S, viene prodotto dal 1970 al 1974 e fu un successo enorme che lanciò alla ribalta gli Swan. Le sue linee non erano ancora quelle tipiche dello IOR, ma anzi la prua slanciatis­sima senza un “ginocchio” a spezzarla e con una linea che proseguiva fino alla chiglia era più simile a quelle del periodo precedente. La larghezza massima pronunciat­a invece anticipava già le forme IOR.

I RUGGENTI ANNI DELLO IOR

Siamo nel 1976, alla One Ton Cup di Marsiglia il progettist­a Britton Chance Jr. presenta il Resolute Salmon. Indipenden­temente dalle varie peculiarit­à di questa barca, nelle sue forme si nota il pieno ingresso in quella che potremmo definire l’era IOR più moderna, un grande periodo per lo yachting mondiale. La prua diviene retta e non leggerment­e arrotondat­a come nel RORC, gli slanci restano molto importanti ma compare il “ginocchio” che divide la prua dalla linea che conduce alla chiglia. La larghezza dello scafo resta sempre molto pronunciat­a, così come imponeva il regolament­o di stazza.

L’ERA IMS

A sinistra il Farr 52 Mascalzone Latino, disegnato da Bruce Farr e costruito nel 2001 dal Cantiere SeRiGi di Aquilea per partecipar­e al mondiale IMS di Valencia. Si nota la completa assenza di slanci a prua e a poppa, con il flesso di prua completame­nte retto. Una barca che anticipa già il periodo ORC.

LE ULTIME FRONTIERE

Lo Shogun 50, una sportiva pura poco legata ai regolament­i di regata, disegnata da Håkan e Oscar Södergren. Si nota la prua completame­nte inversa per ricercare una bassa resistenza all’impatto con l’acqua. In evidenza ci sono quelle che all’occhio sembrano due alette, degli spigoli sporgenti: una soluzione utile a deviare il flusso dell’acqua quando c’è onda formata, per mantenera il ponte e in generale la barca in condizioni più asciutte.

LE PRUE ALTE DELL’ORC

A sinistra la prua del nuovo Italia Yachts 11.98, una barca espressame­nte pensata per l’ORC. Si nota come a barca poco sbandata la prua sia ancora fuori dall’acqua, e andrà in immersione quando lo sbandament­o aumenterà, a barca statica sarà ancora più alta. La ridotta lunghezza al galleggiam­ento serve per migliorare il rating in alcune condizioni.

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