CATABOOM! VAI
Vi spieghiamo tutti i motivi per cui i multiscafi rappresentano ormai una fetta importante del mercato e come stanno cambiando. E cosa hanno messo “sul piatto” i cantieri italiani ed esteri
Tra derive e barche a chiglia, o meglio, tra derive e barche da crociera, la differenza salta agli occhi, come avrebbe detto Buffalo Bill di Francesco de Gregori parlando di bufalo e locomotiva. Ma ancora più ampia era la distanza che si avvertiva tra il catamarano da spiaggia, per esempio l’immortale Hobie Cat 16, e il catamarano grande, da crociera. Tanto dinamico, adrenalinico e veloce il primo, quanto pacioso, flemmatico e comodo il secondo. Questa distanza ha contribuito a limitare l’appeal dei multiscafi di grandi dimensioni presso i velisti nostrani. Chi amava il monoscafo difficilmente era attratto dai multi. Poco sicuri, si diceva, possono avere problemi strutturali se le traverse non tengono gli scafi solidali. In più, se scuffiano non si raddrizzano e chi amava il beach-cat non trovava nel corrispettivo da crociera le emozioni veliche cui era abituato. In più, per anni, c’è stato il vincolo del posto barca: un catamarano è largo circa il doppio di un monoscafo di pari lunghezza, ergo pagava un canone di ormeggio circa doppio rispetto alla sua cugina con uno scafo solo. Le cose sono però cambiate. I catamarani
con la loro doppia galleggiabilità sono di fatto inaffondabili. Per cui è meglio essere tratti in salvo aspettando su una barca che, seppur capovolta, galleggia piuttosto che affondare con un monoscafo dritto. Di sicuro sul posto barca la musica è diversa. Oggi molti marina offrono zone per multiscafi a prezzi interessanti e paragonabili a quelli di un monoscafo pari misura. E in ogni caso, in molti porti al momento ci sono più posti che barche ormeggiate. Per quanto riguarda le prestazioni, oggi a parità di dimensioni e di tipologia (cat da crociera vs. monoscafo da crociera, cat da regata vs. equivalente mono da regata) i catamarani sono più veloci dei monoscafi. Il “segreto” è nella loro ridotta superficie bagnata rispetto a un equivalente monoscafo e la possibilità di mandare più tela a riva, in genere circa il 40% in più. E navigare su una barca veloce, oltre a essere più divertente, garantisce di togliersi dagli impicci in minore tempo. Sulla sicurezza si è già accennato poco sopra. Al di là dell’evento eccezionale tuttavia, il catamarano durante la normale navigazione sbanda poco o per nulla e ciò rende lo spostarsi in coperta e all’interno molto più sicuro e facile. La stabilità è un plus certo in termini di comfort: i multi sono assai meno soggetti al rollio di un mono
scafo, anzi praticamente non esiste. Questo limita anche i disagi di chi si trova poco a suo agio con i movimenti della barca all’ancora: per esempio chi soffre di mal di mare ne trae un gran vantaggio. I catamarani fanno risparmiare gasolio, nel caso di trasferimenti a motore. Visto che hanno dei volumi immersi ridotti sono molto più efficienti dal punto di vista del consumo di carburante: a parità di lunghezza al galleggiamento hanno molta meno opera viva. In più, in condizioni di vento leggero, possono utilizzare anche un solo motore per spingere la barca veloce.
UNA CASA SUL MARE
Sul layout interno i punti di vantaggio per i multi sono... molti. Intanto il quadrato, largo il doppio rispetto a un mono, e tutto sullo stesso livello. Inoltre le versioni armatoriali dei cat offrono la cabina armatoriale grande quanto un intero scafo: la larghezza si riduce, è vero, ma lo sviluppo in lunghezza della zona notte non dà rimpianti di sorta. Qualche perplessità è manifestata per la manovrabilità, vista la larghezza. Se è vero che sono più lenti in virata c’è anche da dire che a motore sono estremamente maneggevoli grazie alla loro doppia dotazione. Avere due eliche ad almeno sei metri di distanza tra di loro elimina la necessità del bow thruster. Poi pescano meno di un mono e così permettono di avvicinarsi di più a terra. Questo diventa anche un vantaggio per chi non dovesse trovare posto in un marina durante gli affollati 15 giorni di agosto: ancora vicino a terra e tender per lo spostamento. Soluzione che rende il tutto persino più semplice che ormeggiare un monoscafo. Altro elemento cui prestare attenzione è la... duplicità. Con i catamarani si ha a bordo “due di tutto”. Questo è sicuramente uno svantaggio in termini di costi d’acquisto e di manutenzione, ma diventa un inequivocabile vantaggio se si parla di affidabilità e ridondanza. Tanto per cominciare si ha sempre un backup. Anche del motore. Per quanto riguarda il costo d’acquisto, di sicuro i monoscafi sono avvantaggiati, se non altro perché, vele a parte, nel cat, come si è visto è tutto doppio. Tuttavia questo maggior costo garantisce anche un maggior valore dell’usato. Oggi, soprattutto, i catamarani hanno un grande valore di rivendita e un tasso di ammortamento molto basso grazie alla loro sempre crescente popolarità, e di solito si vendono più velocemente dei monoscafi. Da tenere conto dei costi di manutenzione, che sono significativamente più elevati rispetto a quelli di un monoscafo, e devono essere presi in considerazione al momento della decisione di acquisto.